"...La fine di un
viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è
visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in Primavera quel
che si era visto in Estate, vedere di giorno quel che si è visto di
notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi,
il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non
c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per
tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre. "
(Josè Saramago)
Quest'estate, a parte una breve trasferta "un po' lontana" di Teresa che si è recata a New York (*v. prossimo post) abbiamo deciso di fare le "turiste a chilometro zero". Abitiamo in provincia di Torino (Piemonte, Italia) città ammantata di storia in cui le ricchezze aristocratiche del passato si
fondono con la modernità del presente.
Torino è una città che invita al rigore, alla linearità, allo stile. Invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia - Italo Calvino-
La città metropolitana di Torino merita di essere
visitata e vissuta ritrovando nelle piazze, nei castelli, nei musei e nelle sue vie tutto lo splendore di una storia millenaria che
continua ancora oggi.
Così ci siamo procurate la tessera musei: un abbonamento annuale che offre libero accesso ai musei e ai beni convenzionati e permette di avere sconti, e con scarpe da ginnastica, borraccia dell'acqua e "gambe in spalla" ci siamo riempite gli occhi e lo spirito di arte e cultura.
Non preoccupatevi non vogliamo fare un trattato lungo e pesante di ogni monumento, palazzo, castello e mostra visitata, ma solo raccontarvi la nostra esperienza estiva soffermandoci su quello che ci ha colpito maggiormente e magari incuriosirvi e darvi qualche informazione e input.
Il post era molto lungo e così abbiamo deciso di suddividerlo in due parti. In questa prima parte: la Reggia di Venaria, i Musei Reali con "Animali a Corte. Vite mai viste nei Giardini Reali" e Palazzo Madama con "invito a Pompei" ; nella seconda parte e nuovo post: la GAM , la Pinacoteca Agnelli e il Castello di Rivoli .(*v. prossimo post)
Sacra di san Michele - Comune di S. Ambogio (TO)
* Il post sulla Sacra di San Michele (comune di Sant' Ambrogio (TO) è stato già pubblicato in anteprima perchè il 29 settembre è la festa di San Michele Arcangelo con i relativi festeggiamenti. *v.post
REGGIA DI VENARIA
la Reggia di Venaria
Venaria è un Comune a circa 10 chilometri da Torino; la Reggia è una delle residenze sabaude che l'UNESCO ha riconosciuto come Patrimonio dell'umanità dal 1997. La reggia, commissionata dal duca Carlo Emanuele II, fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte. Nel 2018 è risultata il settimo sito museale statale italiano più visitato; nel 2017 la Guida Michelin ha assegnato alla reggia di Venaria la terza stella e nel 2019 il giardino della Reggia è stato eletto parco pubblico più bello d'Italia.
Lo sguardo d'insieme alla reggia permette di percepire un
complesso straordinario e unico anche per le differenti fasi storiche che evoca,
dovute a cambiamenti architettonici attuati negli anni da vari architetti tra cui Filippo Juvarra
cappella di Sant'Uberto,fa parte del complesso della Reggia di Venaria Reale, considerata uno dei capolavori del barocco internazionale. Fu edificata nel '700, su progetto dell'architetto messinese Filippo Juvarra.
interno della chiesa
Avevamo visitato più volte gli interni spettacolari della Reggia attraversando le sue maestose sale, ammirando la collezione permanente e le mostre temporanee con importanti opere di arte contemporanea: ne consigliamo vivamente la visita.
galleria grande
in questa visita abbiamo "cercato le novità" e così dopo aver assistito allo spettacolo scenografico e suggestivo delle fontane danzanti: Il Teatro d’Acqua della fontana del cervo (XVII sec),
con i suoi 100 ugelli d’acqua alti fino a 12 metri, i proiettori
colorati, la colonna sonora e i condotti di vapore abbiamo
I giardini sono un misto tra antico e moderno, con insediamenti archeologici come la monumentale statua dell'Hercolerealizzato tra il 1669 e il 1672 posta nel complesso della Fontana dell’Ercole Colosso che era il luogo dedicato alle feste dei nobili.
Abbiamo deciso anche di esplorare i giardini in modo diverente con il trenino Freccia di Diana
trenino freccia di Diana
un percorso guidato nel parco basso di circa mezz'ora alla scoperta dei gardini
Giardino nell'Allea Reale. Foto di Dario Fusaro
e dei Potager Royal, rifacimento degli orti che nel seicento e settecento fornivano i prodotti per la gastronomia di corte, e ispirato all’antico disegnodove sono presenti aree coltivate, vasche, fontane,
alberi da frutto e pergole su cui cresceranno fioriture e ortaggi.
Potager Royal - Foto di Dario Fusaro
Potager Royal - Foto di Dario Fusaro
Curiosità
1. La Venaria Reale è un edificio di mq. 80.000
2. I giardini reali si estendono per 60 ettari
La reggia è adiacente al Parco della Mandria, riserva di caccia dei Savoia, composta da altri 3600 ettari recintati con un muro in mattoni lungo 35 Km.
I Musei Reali di Torino si trovano nella piazzetta reale nel centro della città e comprendono il Palazzo Reale, i Giardini Reali, la Biblioteca e
l'Armeria Reale, la Galleria Sabauda, il Museo Archeologico, il pian
terreno di Palazzo Chiablese e la Cappella della Sacra Sindone.
Curiosità: nella Biblioteca Reale di Torino è conservato l'Autoritratto di Leonardo da Vinci: è un disegno a sanguigna su carta, databile 1517 circa.
E' presente anche il Codice sul volo degli uccelli. Entrambe le opere non sono facilmente visibili per problemi di conservazione, sono esposte per tre mesi ogni 4 anni.
La visita ai musei reali è altamente consigliabile perchè si è catapultati nella vita di corte con uno stile architettonico che ricorda Versailles e si è immersi nella magnificenza di sale da ballo e da pranzo, stanze, arredi, dipinti, arazzi, statue.
Anche in questa occasione avendo visitato più volte le sale del palazzo reale, ci siamo concentrate sui giardini reali e in particolare su una nuova proposta artistica: " Animali a Corte". Vite mai viste nei Giardini Reali" (nell’ambito del progetto "Vite sulla Terra" iniziato nel 2021 con la mostra Animali dalla A alla Z, con l'intento di sensibilizzare sulle forme di vita animali del pianeta; obiettivo strategico dell’Agenda ONU 2030)
Omaggio a Colbert, S. Bombardieri - resina e polistirolo
Il percorso della visita alle opere di arte contemporanea raffiguranti animali interpretati da numerosi artisti (tra cui esponenti della Cracking Art) si snoda con più di 25 installazioni dall'esterno all'interno in alcune sale. Una specie di zoo realizzato con materiali e tecniche esecutive diverse e colorate. La mostra sarà visitabile fino al 16 ottobre 2022.
Curiosità che cos'è la Cracking Art? E' un movimento artistico conosciuto per la creazione di installazioni urbane caratterizzate da animali giganti in plastica colorata rigenerata. Ufficialmente nasce a Biella nel 2001. Per approfondire v. *qui
Qui sotto alcune foto della mostra:
Cracking clan - Cracking Art - polietilene
Nicola Bolla Orpheus dream
Rigeneramento - Cracking Art - polietilene
PALAZZO MADAMA
mostra "invito a Pompei"
Il Palazzo Madama si trova in piazza Castello a Torino (adiacente a Palazzo Reale). E' patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO come parte delle Residenze Sabaude. Nel palazzo ha sede il Museo Civico di arte antica che ospita periodicamente mostre e rassegne artistiche. Al suo interno sono presenti varie collezioni artistiche con più di settantamila opere, oltre ad una serie di oggetti artistici provenienti dalla collezione delle meraviglie di Carlo Emanuele I di Savoia.
All'interno del museo abbiamo avuto la fortuna di poter visitare "Invito a Pompei": un invito a entrare nelle case e nelle atmosfere pompeiane. Il percorso si snoda in vari ambienti rappresentativi delle case più lussuose del I° secolo d.C. dove si sono potute osservare 120 opere tra arredi, gioielli, statue, bronzi, vetri, decorazioni il tutto perfettamente conservato e, molto emozionante e triste, il calco di alcune vittime tra cui un povero cane legato a catena tutto contorto nell'intento di liberarsi e fuggire
Erma femminile e quadretto con scena iliaca, I sec. d.C. Affresco Pompei, Casa del Criptoportico
Arcangelo Michele- Guido Reni -1630 - chiesa di Santa Maria della Concezione, Roma
(In questo dipinto seicentesco del pittore Guido Reni, San Michele Arcangelo è raffigurato
come un bellissimo giovane combattente con la spada
sollevata in alto mentre calpesta sotto i suoi piedi Satana,
manifestando così l’antagonismo tra il bene e il male e il trionfo del primo sul secondo.)
Che se gli Avi ti sacraro
Un votivo monumento
E Tua gloria tramandaro
Alla più remota età,
Tempii avrai ben cento, e cento
Ch’ogni cor l’innalzerà.
Inno a S. Michele Arcangelo, Michele Genova (1806-1860)
Cari lettori, per statuto evitiamo argomenti religiosi o politici ma siamo così affascinate dalla Sacra di San Michele, dall'architettura romanica e gotica, dalla sua storia più che millenaria, dalle leggende e da quell'aura di energia positiva che emana che non possiamo fare a meno di parlarvene.
Se amate la storia e l'arte questo è un monumento da visitare, resterete stupiti e increduli di fronte a tanta bellezza, forza e maestosità che l'opera emana. Un luogo "magico" e ricco di leggende; noi abitando nelle vicinanze, ci andiamo spesso e ogni volta ne rimaniamo incantate.
Sacra di San Michele
La Sacra di San Michele (o Abbazia di San Michele della Chiusa) è un complesso architettonico arroccato sulla vetta del monte Pirchiriano (m. 962), all'imbocco della val di Susa, nel comune di Sant'Ambrogio in provincia di Torino (Italia).
La Sacra è stata per secoli la prima tappa della via Francigena in territorio italiano, accoglieva i pellegrini provenienti dall'Europa occidentale, in particolare dalla Francia, che si recavano a Roma proseguendo poi verso la Puglia e la Terrasanta.
la Sacra vista dalla Val di Susa
la Sacra vista dalla Val di Susa
Sepolcro dei monaci, parzialmente crollato verso il 1600
E' ritenuto una cappella cimiteriale,
ma la forma ottagonale ricorda il Santo Sepolcro
veduta dalla salita che porta alla Sacra
facciata principale alta m.41
E' stata costruita tra il 983 ed il 987, ad opera di Hugon di Montboissier, detto Ugone, (oppure "lo scucito", per la sua tendenza a sperperare) ricco e nobile signore francese che in segno di penitenza finanziò l'opera. Egli nominò il primo abate, Adverto, che insieme a 5 frati benedettini creò il primo nucleo conventuale.
La leggenda vuole che il vescovo di Ravenna, San Giovanni Vincenzo, ritiratosi nella zona della Sacra ebbe la visione dell'Arcangelo Michele che gli ordinò di erigere un santuario. La costruzione iniziò sul monte Caprasio (=delle capre) ma ogni notte il materiale spariva portato dagli angeli sul monte Pirchiriano (dei maiali) così si decise di costruire in questo luogo, accanto a due chiese primitive, la terza cappella dedicata a San Michele Arcangelo, più ampia delle prime due, anch’essa addossata alla roccia. Gli stessi angeli avrebbero consacrato la cappella, che di notte fu vista dalla popolazione come avvolta da un grande fuoco. Notizie su queste tre cappelle ve le forniremo più avanti nel testo.
Il progettista della Sacra come la conosciamo oggi fu il maestro d'opera Guglielmo da Volpiano (responsabile anche della costruzione dell’abbazia di Mont Saint-Michel, della quale disegnò personalmente la chiesa). Si racconta che mentre saliva sul monte Pirchiriano il suo cavallo scivolò in un dirupo ma miracolosamente non riportò alcun danno.
La Sacra sorge su uno sperone di roccia alto 26 metri che funge da solido basamento ed è così abbarbicata alla pietra che parti di essa costituiscono solide pareti interne. E' composta dall’Abbazia, a cui si sono aggiunti negli anni successivi, la Foresteria, il Monastero Nuovo, la Nuova Chiesa e la torre della Bell’Alda.
La foresteria è stata edificata verso la fine dell'anno 1000 per accogliere i pellegrini.
Il monastero costruito tra il XII e il XIV secolo sul lato nord della Sacra, era la parte destinata alla vita dei monaci e disponeva di: celle, biblioteca (i monaci furono amanuensi), cucina, refettorio e officine. Purtroppo rimangono solo rovine.
La nuova chiesa: si tratta di un santuario in stile romanico-gotico i cui lavori di costruzione iniziarono tra il 1148 ed il 1170.
torre della bell'Alda
La torre della bell'Alda, fu aggiunta per ultima ed è isolata dall'edificio principale. La leggenda, nata all'epoca del Barbarossa, narra di una bellissima fanciulla che per sfuggire ad un manipolo di soldati pregò intensamente, si gettò dalla torre e fu salvata dagli angeli. Questo episodio la inorgoglì a tal punto che ripetè l'impresa per scommessa ma si sfracellò al suolo.
'Scalone dei morti', in pietra verde, con parete parzialmente rocciosa
Il nome gli deriva dall'usanza di seppellire i monaci in nicchie poste lungo lo scalone che simboleggia la vita terrena e la faticosa ascesa fino alla porta dello zodiaco (Purgatorio) che permette l'accesso alla chiesa (Paradiso).
Curiosità: il numero di scalini per arrivare al 'Paradiso' sono 243, secondo la Cabala ebraica (=insieme degli aspetti esoterici e mistici della bibbia), se si sommano 2+4+3 si ottiene 9 che è formato da 3x3, i numeri della perfezione e della Trinità.
scalone
veduta della valle
archi rampanti
La Porta dello Zodiaco, opera di maggior pregio artistico della Sacra (Niccolò, XII° secolo) in stile Romanico.
E' così denominata perché gli stipiti nella facciata rivolta verso lo scalone sono scolpiti a destra con i dodici segni zodiacali e a sinistra con le costellazioni australi e boreali (ben 16). Nei capitelli sono rappresentati: un leone con testa di drago, Caino che uccide Abele (dietro Caino c'è il volto del diavolo!), due donne che allattano serpenti (forse è la rappresentazione della lussuria, oppure è simbolo della madre terra che nutre tutti i viventi), Sansone che scuote le colonne del tempio, alcuni esseri umani che litigano tirandosi i capelli, quattro falconi che si appoggiano ad un cerchio. Nelle basi delle colonne, due grifoni beccano la testa di un uomo e tre leoni si rincorrono.
Situata al culmine dello Scalone dei Morti, dà l'accesso al piano di base della Chiesa.
Porta dello Zodiaco
Sul portone d'ingresso della chiesatroviamo rappresentati altri simboli: sono presenti le armi di San Michele e due diavoli con il corpo di serpente e la testa umana.
La chiesa, i cui lavori di costruzione iniziarono tra il 1148 ed il 1170, è in stile romanico-gotico
L'interno è luminoso, prevale lo stile gotico nelle tre brevi navate (=suddivisione interna di un edificio) e sui pilastri del XIII sec., le forme romaniche sono presenti nelle tre absidi (=strutture architettoniche semicircolari con cupola) del XIIsec.
navata centrale della chiesa
La chiesa è abbellita da numerosi affreschi e quadri, ne riportiamo alcuni.
Grande affresco dell'Assunzione (1505) di Secondo Delbosco di Poirino
Nella parte superiore dell'affresco, a destra della Madonna Assunta in cielo, vi è inginocchiato S. Tommaso con una cintura in mano.
La leggenda narra che l'apostolo, incredulo, si recò al sepolcro di Maria, il corpo era scomparso ed al suo posto restava solo la cintura.
da sinistra: Santa Lucia, Madonna con il bambino che allatta, Antonio Abate e Giacomo de Compostela
Trittico di Defendente Ferrari (Chivasso, fra il 1480 e il 1485 – Torino, 1540 circa)
al centro la Madonna che allatta il Bambino
a sinitra l'Arcangelo Michele
a destra San Giovanni Vincenzo che presenta Maria ad Urbano di Miolans, Abate commendatario della Sacra dal 1503 al 1522
nelle formelle l'incontro di Maria con Santa Elisabetta,
la nascita di Gesù e l'Epifania
nei divisori i quattro profeti
pietra bianca triangolare, vicino alla porta d'entrata della chiesa.
(foto di Elio Loccisano)
La leggenda vuole che la pietra sprigioni energia positiva e le persone che la calpestano ne traggono forza vitale.
Da dove proverrebbe l'energia? Da sette santuari della Linea di San Michele:
Skelling Michael (Irlanda),
St. Michael's Mount (Gran Bretagna),
Mont Saint Michel (Francia),
La Sacra di San Michele(Piemonte)
Santuario di Monte Sant'Angelo (Puglia),
il Monastero di San Michele (Grecia) e
il Monastero di Monte Carmelo (Israele).
Questa perfetta linea retta è come un colpo di spada che San Michele avrebbe tracciato per invitare i fedeli alla rettitudine.Pare che la Sacra di San Michele si trovi esattamente a metà della via Michelita, a mille chilometri da Mont Saint Michel in Francia e a mille chilometri dal Santuario di Monte Sant'Angelo in Puglia.
Curiosità: la Linea Sacra è in perfetto allineamento con il tramonto del sole nel giorno del Solstizio di Estate.
poster all'interno della chiesa
uno dei 16 grandi sarcofagi in pietra verde di Malanaggio (=cave in Piemonte nella Val Chisone), collocati nel 1937 nella chiesa. Sono le tombe di 24 principi di casa Savoia precedentemente sepolti nelle cripte sotto la chiesa
abside
abside
tomba gotica dell'abate Guglielmo III
Le sorprese della Sacra
Inglobate nella Sacra, sotto l'altare, vi sono tre antichissime cappelle una delle quali risalirebbe all'epoca romana, costruita all'inizio del IV secolo, dopo l'editto di Milano 313 (=editto di Costantino che concedeva la libertà di culto). La seconda cappella è longobarda quindi edificata dopo il 570. La terza cappella fu costruita da San Giovanni Vincenzo, arcivescovo di Ravenna all'inizio del 900. Purtroppo non sono visitabili, si intravedono da un cancello al fondo di una breve scalinata.
cappella primitiva, quello che si intravede dal cancello
cappella primitiva
cappella primitiva
terrazzo posto accanto all'entrata della chiesa. Questa foto, scattata da noi, ci ha stupite perchè ha una lama/spada di luce che l'attraversa
esterno chiesa
panorama dalla terrazza
ghiacciaia: in inverno veniva stipata la neve che si conservava per molti mesi fungendo da frigorifero naturale
ghiacciaia, la cupola ha un gancio per appendere il cibo
cisterna: garantiva ai monaci l'autonomia idrica
CURIOSITA'
1. nel 1980, lo scrittore Umberto Eco si ispirò a questa abbazia per ambientare il suo più celebre romanzo, "Il nome della rosa". Inizialmente, fu anche proposto di girarvi le scene dell'omonimo film scelta poi scartata dai produttori a causa dei costi elevati
2. Massimo D'azelio ha descritto e disegnato la Sacra di San Michele in un libro del 1829. Ha raccontato la leggenda della Bell'Alda ne "I miei ricordi"
3. Adelchi, tragedia di Manzoni, è ambientata in Val di Susadove il re dei Longobardi Desiderio ed il figliofurono sconfitti dai Franchi.
4. In una guida per giapponesi la Sacra è citata come il più impotante munumento del Piemonte, da non perdere
5. Il 29 settembre è la Festa Patronale di San Michele Arcangelo.
6. il monumento è il simbolo della regione Piemonte