tessitura fai da te

riparare la vela- Joaquin Sorolla - 1896

"Se tesso la tela  sono Penelope,  
se tendo la vela sono Ulisse,
io sono Ulisse e Penelope di me,
 il ragno d'amore triste e perfetto
 che da sé si crea le travi, il tetto,
la bava – e la mosca nel letto.“
- Aldo Busi -

Il post su fili, intrecci e nodi  ha avuto molte visite e commenti, così abbiamo pensato di approfondire l'argomento della tessitura. Ormai sapete che ci piace sperimentare e ogni tanto creiamo nuovi manufatti, con caratteristiche diverse dai precedenti magari già pubblicati.  Così ecco questo nuovo post sulla tessitura artigianale

tappetino colori del mare e bracciale "tessuto" a  macrame

Cos'è la tessitura?  

La tessitura è l'arte di costruire un tessuto, intrecciando  fili di ordito -i fili verticali che restano tesi grazie al telaio- con quello di trama- che viene creata dal filo che intreccia l'ordito passando da una parte all'altra.  E' un'attività artigianale, un'arte che è andata di pari passo con  l'evoluzione dell'umanità dal neolitico, passando per la rivoluzione industriale, fino ai giorni nostri.  

tappetini trasformati in trousse e bracciale tessuto a macrame

Cosa si può realizzare con la tessitura artigianale?

La tessitura  permette di realizzare vari manufatti quali tappeti, sciarpe, borse, coperte,  maglie, bracciali e monili, fasce per capelli, quadretti ecc.. 

fili e di cotone e lana

Cosa occorre per iniziare una tessitura artigianale fai da te? 

Telaio, filati, ago, forbici, spoletta (può essere anche un semplice bastoncino del gelato, una matita o  un ago lungo o semplicemente un mini gomitolo), un pettine a denti larghi. 

In commercio vendono piccoli telai artigianali, non particolarmente costosi, ma non è difficile costruirsene uno anche  da soli, in particolare se si è all'inizio e si sperimenta per imparare come facciamo noi; in rete potete trovare molti tutorial dedicati a questo argomento, è ovvio che  la qualità e la  dimensione del tessuto ottenuto dipendono dalla caratteristiche tecniche del telaio utilizzato. 

E' un lavoro  lungo ma piacevole e  regala soddisfazione, i risultati che si ottengono  sono quasi una piccola magia. Si parte da semplici fili e si ottiene un tessuto che emoziona..è indicato da proporre anche ai  bambini.

   I nostri telai sono super artigianali, fai da te  e poveri e i filati usati sono avanzi di lana e cotone

Un semplice cartone rinforzato su due lati, con taglietti distanziati della stessa misura uno dall'altro   tra i quali passare e fissare  i fili di ordito;

Un piano di legno - riciclato,  rinforzato  su due lati - e  con chiodini a distanza di 1 cm.

 

Una cornice in legno che non utilizzate, su due dei lati opposti inserite a distanza costante delle puntine da disegno o, meglio, dei chiodini

 

 

Per realizzare braccialetti di perline invece abbiamo acquisitato un piccolo telaietto di legno da pochi euro, (ma che ci permette un lavoro preciso); per questa attività  occorre infatti che  l'ordito sia ben teso e a distanza minima. 

 

Si poteva anche usare la tecnica Peyote

Il punto peyote , noto anche come punto zucca , è una tecnica di tessitura di perline fuori telaio . Il punto peyote può essere lavorato con un numero pari o dispari di perline per riga. I pezzi di peyote con conteggio pari e dispari possono essere tessuti come strisce piatte, in una forma rotonda piatta o come un tubo. Il peyote tubolare viene utilizzato per realizzare buste o per decorare oggetti come bottiglie o manici a ventaglio. Molte culture in tutto il mondo hanno usato il punto peyote nelle loro perline. Esempi di punto peyote sono stati trovati in manufatti dell'Antico Egitto e il punto è stato utilizzato anche in perline storiche e contemporanee dei nativi americani . Il nome "punto peyote" deriva dall'uso di questo punto per decorare oggetti usati nelle cerimonie del peyote dai membri della chiesa dei nativi americani . Il nome "punto zucca" deriva in modo simile dall'uso del punto nella decorazione di contenitori di zucca. Punto peyote - https://it.qaz.wiki/wiki/Peyote_stitch

 per la tessitura delle perline a mano con ago e filo, senza l'uso del telaio, ma abbiamo preferito un supporto fisso. 

(Il punto Peyote può essere lavorato con varie  perline,  le striscie di perline possono essere  tessute come strisce piatte, rotonde o tubolari.  Molte culture in tutto il mondo hanno usato il punto Peyote per le loro decorazioni. Il nome "punto Peyote" deriva dall'uso di oggetti decorati con questa tecnica e utilizzati  durante  cerimonie dei  nativi americani i cui shamani usavano una sostanza allucinogena ricavata dalla pianta omonima).

Il punto peyote , noto anche come punto zucca , è una tecnica di tessitura di perline fuori telaio . Il punto peyote può essere lavorato con un numero pari o dispari di perline per riga. I pezzi di peyote con conteggio pari e dispari possono essere tessuti come strisce piatte, in una forma rotonda piatta o come un tubo. Il peyote tubolare viene utilizzato per realizzare buste o per decorare oggetti come bottiglie o manici a ventaglio. Molte culture in tutto il mondo hanno usato il punto peyote nelle loro perline. Esempi di punto peyote sono stati trovati in manufatti dell'Antico Egitto e il punto è stato utilizzato anche in perline storiche e contemporanee dei nativi americani . Il nome "punto peyote" deriva dall'uso di questo punto per decorare oggetti usati nelle cerimonie del peyote dai membri della chiesa dei nativi americani . Il nome "punto zucca" deriva in modo simile dall'uso del punto nella decorazione di contenitori di zucca. Punto peyote - https://it.qaz.wiki/wiki/Peyote_stitch

 “Devi avere pazienza. Alcuni dicono che tessere è come meditare”.
- Herman Kühebacher - 

tessitore  a mano con filati naturali dell'Alto Adige 

1. TESSITURA CON I COLORI DEL MARE 

Fili di cotone nelle tonalità dell'azzurro intrecciati a formare  una specie di onde; il risultato è un  tappetino rettangolare che per sperimentare  abbiamo trasformato  in seguito in una trousse *v. foto più sotto al post  ( per cambiare colore si puo annodare un nuovo filo  al filo del  colore precedente, oppure chiudere una sezione di un colore e annodare il nuovo filo di colore diverso ad una estremità o in qualsiasi altro punto dell'ordito; i nodi  si possono poi far rientrare nella trama  in modo da nasconderli )

 il tappetino  è diventato trousse 

• Piegato a metà e cucito su due lati con lo stesso filo usato per la trama
  
• è stata cucita all'interno una fodera a misura (avanzo di un campionario);  volendo si poteva aggiungere  una cerniera
• la chiusura è realizzata con un cordino a nodo piatto e a treccia  e una perla di legno.

particolare della fodera

2. TESSITURA PRATO E CIELO 

Filo di cotone nelle tonalità verdi, gialle, azzurre; il risultato è un  tappetino rettangolare che abbiamo trasformato in seguito  in una trousse 

 *v. foto più sotto nel post

 il tappetino è diventato trousse 

• Piegato in tre parti per formare  la pattina e cucita sui due lati con lo stesso filo usato per la trama
  
• è stata cucita all'interno una fodera a misura  (avanzo di un capionario )
  
• la chiusura è realizzata con due cordini  a treccia  che si annodano e una perla di legno come decorazione . 

 

 

3.TESSITURA  A MACRAME' SENZA TELAIO

fonte web

Non è stato usato nessun telaio, ma solo le mani e i nodi (nodo cordoncino a barrette orizzontali);  il risultato è simile per cui abbiamo pensato di proporlo in questo post, è un bracciale   in tonalità dell'azzurro e del marrone a fasce con inserti di perline

*v. post braccialetti dell'amicizia

il bracciale sul tappetino colori del mare

il bracciale sul tappetino prato e cielo

4. TAPPETINI  DEI  "PRIMI ESPERIMENTI"

Nel post fili intrecci e nodi, avevamo postato tre tappetini come risultato dei primi esperimenti di tessitura che vi riproponiamo qui velocemente (per le altre foto e le spiegazioni  *v. post )

1.Tappetino realizzato con telaio di cartone e  fili, nastri, spaghi e cordini di recupero nelle tonalità del bianco, beige, tortora, viola, lavanda.

2.Tappetino  realizzato con un piano di legno riciclato rinforzato  su due lati e   chiodini. E' stato scelto un filato di lana nelle tonalità: azzurro, bianco, grigio chiaro e blu. L'attenzione all'abbinamento dei colori e alla loro alternanza crea un risultato più armonico. L'uso del filato di lana lo rende caldo e morbido adatto anche per la cesta del gattino

3. Tappetino realizzato con telaio ricavato da una cornice con chiodini; nastro dorato, passamaneria rosa, lana viola, cotone ecrù, spago bianco, rafia arancione, nastro sottile verde, merletto tortora, nastro trasparente rosso, merletto verde e lavanda, passamaneria bianca. Lo scopo era di visualizzare la resa di una tessitura con materiali diversi, una specie di campionario.

 

"Io credo che le pietre respirino.
Non riusciamo a percepirlo
con le nostre brevi vite."
Teeton Lakota(Capo Sioux)  

5. TESSITURA DI PERLINE A TELAIO

Questo  sarà l'oggetto del prossimo post;  abbiamo  da poco acquistato un telaietto di legno apposito per questo lavoro e stiamo sperimentando.

Con il telaietto,  perline colorate, ago per perline e  filo adeguato si possono realizzare bracciali molto originali e personalizzati. 

Colori e disegni che si ispirano ai disegni  e ai monili degli indiani d'america e ricordano i bracciali che le teen-ager indossavano negli anni '70. Ma si possono ottenere anche effetti meno "Hippy" e più chic e non solo bracciali, ma anche altri monili, cinture, bordure decorative, fibbie per capelli  ecc .

Non abbiamo resistito e in attesa del filo adeguato che dovrà arrivare a giorni abbiamo provato ...ecco un piccolo "assaggio ". Non è facilissimo, occorrono filo  e perline adatte, una postazione ben illuminata  e tanta ..ma tanta pazienza (almeno fino a quando non si sia presa la mano),  ma il risultato ci piace.. vi  racconteremo tutto nel prossimo post ..ciao!!

 

"Alcuni di voi dicono: "È il vento del nord che ha tessuto i vestiti che portiamo." E io vi dico, sì, che è stato il vento del nord. Ma la vergogna è stata il suo telaio e la mollezza la sua trama. E quando fu compiuta la fatica, il vento allora rise in mezzo alla foresta.“

- Khalil Gibran-