"Bevete alla mia salute" (ultime parole dette da Picasso ai familiari prima di morire)
Vogliamo dedicare questo post ad un grande artista: Pablo Picasso.
Sfortunatamente non siamo ancora riuscite a visitare una "vera" e "completa" mostra dedicata a lui, ma solo esposizioni con "frammenti di Picasso".. certo non si butta via niente e adesso proveremo a mettere insieme un po' di pezzi.
Nel post percorreremo la vita artistica e personale e ci soffermeremo anche sul suo rapporto con le donne, mogli e amanti, non per "gossip", ma per conoscere meglio, oltre al Picasso artista, anche il Picasso uomo ed evidenziare il lato "oscuro" del suo carattere che non possiamo ignorare.
Picasso nasce in Spagna -Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973- ed è stato uno dei più grandi artisti del XX secolo, fondatore del cubismo insieme a Georges Braque, anche disegnatore, incisore, scultore, poeta, illustratore ecc... Un grande artista poliedrico, ribelle e geniale che si rivela fin da bambino un "enfant prodige" per il suo talento nel disegno.
Picasso, Periodo Blu
Quando viveva ancora in Spagna, Picasso, appena ventenne, è stato colpito da un grave lutto: l'amico pittore e poeta Carlos Casagemas con il quale aveva condiviso i primi viaggi a Parigi, si uccide con un colpo
di pistola alla tempia destra, per una delusione d'amore.
Pablo, molto scosso dalla tragica notizia, si tormenta e per colmare il proprio vuoto inizia a dipingere quadri malinconici e inquieti con tonalità azzurre tra i quali diversi ritratti postumi di Casagemas.
Questo lutto origina il cosiddetto periodo blu, che si protrae fino al 1904.
“Cominciai a dipingere in blu quando riconobbi che Casagemas era morto”. Pablo Picasso
In questo periodo cupo Picasso si isola, si allontana dagli amici e dipinge quadri che manifestano malinconia, depressione e sofferenza, questo stile però non piace alla critica e al pubblico causandogli seri problemi economici. Si riduce in miseria, non si può permettere di comprare le tele e molte opere del periodo blu sono su cartone e a volte usa la
stessa tela più volte.
"Le sue immagini, non solo malinconiche, ma profondamente depresse, non
ispirarono affetto nel pubblico o negli acquirenti. Non era stata la
povertà a portarlo a dipingere i poveri della società, ma piuttosto fu
averli dipinti a renderlo povero. "
Warncke, Carsten-Peter e Walther F. Ingo, nel libro Pablo Picasso: 1881-1973, edito da Taschen.
I soggetti spesso ritraggono gli emarginati della società, figure
solitarie, nudi femminili realizzati con colori tristi e freddi.
Pablo Picasso –vecchio mendicante
Il periodo Blu (ripudiato anni dopo dallo stesso Picasso che lo definisce "solo sentimento"), è caratterizzato da una ricerca interiore simbolista, malinconica e inquieta.
Oggi le opere del Periodo Blu sono tra le più apprezzate e le più ricercate sul mercato dell’arte.
Picasso, Periodo Rosa
La sua depressione si conclude gradualmente e mano a mano che il suo stato emotivo migliora comincia a dipingere opere con colori più gioiosi e caldi che caratterizzarono il periodo rosa .
Nel 1904 Picasso si trasferisce a Parigi, a Montmartre, nel Bateau-Lavoir, tra pittori, poeti e scrittori bohémien, dove conosce vari artisti come Modigliani e Matisse, letterati e poeti comeApollinaire con il quale mantiene una lunga amicizia.
Qui si innamora di Fernande Olivier, modella e scrittrice francese, che Picasso ritrae in più di sessanta ritratti; è la sua prima compagna e musa ispiratrice, la cui relazione dura fino al 1912 .
Fernande Olivier, photographed by Pablo Picasso in 1906
A differenza del Periodo Blu, il Periodo Rosa, che termina nel 1906, è caratterizzato da soggetti come pagliacci, artisti carnevaleschi e circensi e l'uso di tonalità vivaci: rosso, arancione, rosa e ocra: è l'inizio delle sue sperimentazioni stilistiche.
Pablo Picasso, “Famiglia di acrobati con scimmia”, 1905 - fonte
Pablo Picasso, 1905, Acrobata e Giovane Arlecchino- fonte
Picasso, Periodo Africano
Tra il 1906 e il 1909 Picasso è influenzato dall'arte africana alla quale si appassiona e le opere prodotte in questi anni vengono chiamate appartenenti al suo periodo negro o nero o africano
Pablo Picasso - testa d'uomo
Picasso, nascita del Cubismo
Nello stesso periodo conosce vari artisti e sperimenta alcuni stili pittorici tra i quali l'inizio del cubismo.
Nel salotto dei fratelli Stein, incontra Hanry Matisse, esponente della corrente artistica del Fauvismo, con il quale ha una lunga e tormentata amicizia fatta di stima, ma anche di rivalità artistica.
Quando Picasso, nel 1907, prendendo ispirazione dai quadri di Cézanne e in particolare dal dipinto "Le grandi bagnanti" dipinge “Les demoiselle d’Avignon” (definito ilprimo quadro cubista della storia) vuole dimostrare a
Matisse la sua personale ricerca creativa, ed è proprio Matisse, che guardando il dipinto, lo conia con il termine "Cube", ripreso successivamente dai critici per definire il Cubismo.
Quando, qualche anno dopo, il quadro è stato esposto ha suscitato molte critiche ed è stato considerato immorale e volgare per via dei nudi di donne e dell'ambientazione in un bordello; infatti il dipinto raffigura cinque prostitute in una casa di tolleranza situata nel
Carrer d'Avinyó (via Avignone) a Barcellona, che Picasso frequentava
Paul Cézanne - le grandi bagnanti - 1898- 1905
Les demoiselle d’Avignon
Nel 1940 a Parigi, durante l'occupazione nazista, Picasso salvò dalla confisca le opere di Matisse (malato di cancro e su sedia a rotelle) che erano custodite in una banca (fonte)
Nel frattempo dopo le critiche iniziali, grazie alla pubblicazione di diversi saggi, (tra i quali il famoso Du Cubisme e Les peintres cubistes) e all'azione di alcuni importanti sostenitori delle avanguardie, Picasso comincia a vedere la propria fama consolidarsi, ma questo momento, artisticamente positivo, contrasta con una serie di problemi personali: le accuse per furti d'arte (per le quali venne accusato, arrestato e processato insieme ad Apollinaire e poi scagionato), i problemi di salute e la crisi sentimentale con Fernande Olivier dalla quale si separò nel 1912.
Nel frattempo con Braque, continua ad approfondire il cubismo e a sperimentare varie tecniche: papiers collés (carte incollate) e dei collages (incollaggi). Si passa così dalla fase primitiva del cubismo (1907-1909), alla fase analitica (1909-1911), al cubismo sintetico (1911-1916)
Pablo Picasso, "Driade" o "Nudo nella foresta"- 1908,1909
Pablo Picasso, Ritratto di Ambroise Vollard- 1909, 1910
Pablo Picasso, Bicchiere e bottiglia di Suze - 1912
Nel 1925, l’artista entra in contatto
con esponenti del movimento Surrealista, (tra i qualiAndré Breton, fondatore e teorico del Surrealismo) questa influenza fondamentale contribuisce a portare la sua arte ad una fase successiva.
Pablo Picasso, - Bagnante seduta in riva al mare, 1930
Un raro Picasso surrealista, “La fenêtre ouverte” 1929- fonte
Nel 1936, allo scoppio della guerra civile spagnola, Picasso viene nominato direttore del Museo del Prado, incarico che avrà un ruolo fondamentale in Guernica, una delle sue opere più famose.
"Guernica", gli viene commissionata dal governo spagnolo per l'esposizione mondiale di Parigi (Expo 1937); la realizza nel 1937 in soli due mesi e
rappresenta il bombardamento e la distruzione dell'omonima cittadina basca (è stato il primo bombardamento su popolazione civile della storia, ha causato circa 1700 morti e centinaia di feriti) avvenuta nello stesso anno, ad opera dell'aviazione tedesca con la partecipazione della Regia Aereonautica Italiana, intervenute durante la guerra civile spagnola in appoggio al generale e dittatore Franco.
Il quadro è una
denuncia contro la guerra, il dolore, le atrocità e la perdita di
umanità. L’opera, nei toni del bianco e nero, è realizzata secondo lo stile cubista.
L’impegno politico di Pablo Picasso è iniziato ufficialmente nel 1944 con
la sua iscrizione al Partito Comunista e la partecipazione a varie conferenze per la pace, ma è, senza dubbio, preceduto da Guernica.
Nel secondo dopoguerra Guernica è diventata il simbolo contro tutte le guerre e della sofferenza che queste portano; un arazzo che la raffigura è posizionato in una delle sale della sede centrale dell'ONU.
"Avete fatto voi questo orrore, maestro?" "No, lo avete fatto voi." (Celebre risposta data da Picasso ad un ufficiale tedesco davanti a Guernica)
Pablo Picasso - Guernica - 1937-Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía
Dopo la guerra Picasso si dedica alla ceramica, all'incisione, alla scultura, ma continua anche a dipingere riprendendo stili e opere del passato.
In questo "ritorno al passato" egli rivisita l'arte e le opere di vari artisti come: Van Gogh, che considera il più grande artista dell'800 (Autoritratto con il cappello di paglia - 1886); Delacroix (The Women of Algiers in their Apartment, 1834); Vélasquez (Las Meninas 1656); Manet (Le déjeuner sur l’herbe 1832). Qui sotto 4 sue rivisitazioni:
Van Gogh - Picasso
Pablo Picasso - L'uomo con il cappello di paglia - 1971
Delacroix - Picasso
Pablo Piacasso - Les femmes d’Alger, version O- 1955
Vélasquez - Picasso
Pablo Picasso - Les Meninas - 1957
Manet - Picasso
Pablo Piacasso- Le déjeuner sur l’herbe -1960
Superato il "periodo storico" ritorna ai temi classici e nel 1963 ritrae la moglie Jacqueline
per ben 160 volte.
Pablo Picasso - ritratto - 1960
Pablo Picasso - Femme au chapeau jaune (Jacqueline)-1961
Negli ultimi anni della sua vita Picasso vuole dipingere continuamente, fino allo sfinimento, per cercare di dimenticare la vecchiaia e la morteche si stava avvicinando
“La libertà di dipingere – dice Picasso – è la
libertà di liberare qualcosa di se stessi. E’ necessario fare in fretta,
poiché ciò non dura”.
Nei dipinti dell'ultimo periodo sono presenti temi ricorrenti: donne, autoritratti, gentiluomini, toreri, moschettieri.
Pablo Picasso, Mousquetaire à la pipe- 1968
Il suo ultimo autoritratto risale al 1972; ha dipinto fino a poche ore prima di morire, all’età di 91 anni.
Pablo Picasso - autoritratto di fronte alla morte - 1972
Pablo Picasso muore a Mougins l'8 aprile 1973, stroncato da un edema polmonare acuto e viene sepolto nel parco del castello di Vauvenargues, nel sud della Francia.
“Per me ci sono solo due tipi di donne: dee e
zerbini”. Pablo Picasso
Picasso e le donne
muse ispiratrici tra desiderio e passione
L'artista Picasso è indiscutibilmente geniale, l’uomo Picasso, invece, ha vissuto un’esistenza contraddittoria e discutibile, soprattutto, per il suorapporto con le donne. che definisce "dee o zerbini"
Molte opere di Picasso ritraggono le sue donne e amanti, per lui fonte di ispirazione e muse. Le adorava, ma nel contempo le condizionava, talvolta le rendeva succubi, le sovrapponeva, le tradiva distruggendole emotivamente.
Spesso giovanissime rispetto a lui, le faceva entrare nella sua vita, le corteggiava, le travolgeva con la sua personalità, il suo carisma e la sua arte; le faceva diventare muse, le plasmava e le ritraeva più volte nei suoi dipinti, le usava per le proprie esigenze psicologiche, fisiche e sessuali del momento, ma quando era stufo e perdeva interesse le allontanava senza ripensamenti e cambiava amante.
” Ogni volta che cambio donna dovrei bruciare la precedente, così me ne
sbarazzerei e non sarebbero tutte lì a complicarmi l’esistenza…questo
forse mi ridarebbe anche la giovinezza, si uccide la donna e si cancella
il passato”.fonte
Francoise Gilot
Le donne rimaste incastrate nella sua "tela di ragno" furono molte e tutte, chi più chi meno, vissero con lui un rapporto
distruttivo perchè lui era infedele, narcisista, maschilista, crudele e non si interessava alla loro sensibilità e alle loro esigenze emotive: due sono morte suicide e altre hanno avuto un crollo emotivo.
“Le
donne entravano e uscivano nella sua vita come lucciole attratte da una
lanterna; le fissava sulla tela, le usava sessualmente e quando era
stanco le gettava via”
Francoise Gilot
In occasione dei 50 anni dalla morte dell'artista il critico inglese Adrian Searle scrive sul quotidiano britannico The Guardian che, invece delle celebrazioni, "si dovrebbe scandagliare l'uomo Picasso zeppo di difetti intollerabili: un mostruoso misogino, notoriamente crudele,
usurpatore culturale, «vampiro, sociopatico, narcisista che si è
lasciato dietro tradimenti e suicidi». Quindi apre ufficialmente il dibattito chiedendo a esperti, critici e altri artisti:
"l'indicibile trattamento che Picasso riservava alle donne possono
oscurare capolavori come Guernica?". fonte
Fernande Olivier, Olga Khokhlova, Marie-Thérèse Walter, Dora Maar, Françoise Gilot and Jacqueline Roque - fonte@
Fernande Olivie
Della quale abbiamo già parlato, l'ha accompagnato dal Periodo Rosa fino agli inizi del Cubismo, 1912. Venti anni dopo ha scritto un libro di memorie sulla loro
relazione e Picasso ha cercato in ogni modo di impedirne la pubblicazione. E' morta sola e povera nel 1966.
Pablo Picasso - ritratto di Fernande Olivier con copricapo - 1906
Eva Gouel ("Ma Jolie")
Picasso ha una breve relazione con Eva Gouel ("Ma Jolie") che muore nel 2015 di tubercolosi, lasciando l'artista nello sconforto, anche se durante la malattia lui frequentava altre donne.
Pablo Picasso - ritratto di Eva Gouel
Ol'ga Chochlova
Poco dopo la morte della Gouel incontra la ballerina russa che diventa la sua prima moglie, Ol'ga Chochlova nel 1918 e madre del figlio Paulo (morto a 54 anni in seguito ad uso di alcolici e sofferente di depressione).
Dal momento della nascita del figlio, Picasso cambia completamente atteggiamento verso la moglie, come se, nella sua nuova veste di madre, non lo attraesse più come donna. Il matrimonio comunque va avanti fino al 1935 quando lei scopre che il marito ha una relazione da qualche anno con Marie-Thérèse Walter la quale è incinta. Ol'ga fugge da casa insieme al figlio Paulo e presenta richiesta di divorzio, ma Picasso non glielo concede per non dividere le sue proprietà, come prevedeva la legge, così rimane legalmente sposata, fino alla sua morte, per cancro, avvenuta a Cannes, in Francia, nel 1955.
Picasso, ritratto di Ol'ga Chochlova 1923
Marie-Thérèse Walter
Nel 1927 mentre era ancora sposato, Picasso inizia una relazione con la bellissima diciassettente Marie-Thérèse Walter (morta suicida nel 1977) madre della figlia Maya. L'anno successivo Picasso affitta una casa in Bretagna per trascorrere le vacanze
estive con moglie e figlio, ma sistema anche l’amante in un hotel vicino, vivendo di fatto una contemporanea doppia vita. Picasso ha sostenuto finanziariamente Marie e Maya, ma non sposò mai Marie. Anche in questo caso, dopo la nascita della figlia Maya, Picasso comincia a trovare poco attraente e interessante la sua venticinquenne amante che considera ancora bella fisicamente, ma poco brillante intellettualmente.
La loro relazione finisce di fatto poco dopo, quando Picasso si innamora di Dora Maar, che lo stimolava molto di più anche a livello mentale, era la sfida intellettuale che lui stava cercando.
Marie-Thérèse si trasferisce con la figlia in una casa distante da Parigi, dove il pittore ogni tanto le faceva visita fino al 1955, facendole promesse mai mantenute. Nel 1977 si è suicidata impiccandosi nel garage.
Picasso ritratto di Marie-Thérèse Walter
Dora Maar
Dora, artista affermata, poetessa, fotografa, pittrice, era una donna colta, indipendente e impegnata politicamente; conosce Picasso a Parigi nel 1935 quando
lei aveva 28 anni e lui 54.
I due hanno una relazione passionale durata 9 anni, ma anche sofferta da Dora, che viene sopraffatta dalla personalità dell'artista; le umiliazioni che subisce ne
indeboliscono il carattere incastrandola in una relazione tossica.
Lui prova soddisfazione ad umiliarla, la convince ad abbandonare la fotografia, dove lei eccelleva, per la pittura, arte nella quale lei non può competere con lui; sadicamente la faceva ingelosire, essendo ancora legato a Marie-Thérèse Walter che le metteva sempre di fronte, costringendo anche le due donne a pranzare insieme o dipingendole entrambe nella stessa posa, aizzandole fino a provocare scontri fisici.
Dora così, oramai succube, diviene la sua "musa privata" e viene ritratta in numerosissimi
dipinti.
'Fortunatamente per lei', nel 1944 la relazione si interrompe con l’arrivo di una nuova
amante più giovane, Françoise Gilot,che Picasso sadicamente le presenta portandola a casa.
Lei quasi impazzisce, cade in una crisi psicologica devastanteche supera solo grazie a un percorso terapeutico con il grande Jacques Lacan. Riesce a
rimettersi in piedi, ma non sarà mai più la brillante fotografa impegnata di prima. Muore nel 1997 a Parigi.
“Tutti pensarono che mi sarei suicidata dopo che Picasso mi aveva lasciata, ma non lo feci per non dargli soddisfazione”.- Dora Maar -
Pablo Picasso, Buste de femme au chapeau (Dora), 1939
Françoise Gilot
Pittrice e acquarellistaincontra Picasso, allora amante di Dora Maar, nel 1943, lei ha 21 anni e lui 40 di più e sarà la sua compagna dal 1944 al 1953. Dalla relazione nascono due figli, Claude (1947-2023)
e Paloma (1949). Durante il periodo di vita comune, Picasso l'ha rappresentata in molti dipinti.
Dopo dieci anni, nel 1953, Françoise, sempre più insofferente alla vita difficile con Picasso,da lei definito capace di momenti rabbiosi e di prevaricazioni maschiliste, decide di lasciarlo (sarà l'unica ad allontanarsi volontariamente da lui rendendolo furibondo, per questo, in preda a un attacco violento, le spegne una sigaretta in faccia) anche a causa dei suoi continui tradimenti e atteggiamenti che miravano a distruggerla(durante le gravidanze lui la considerava e la viziava, subito dopo il
parto la ignorava e la rifiutava). Nel 1964 pubblica il libro "Vivre avec Picasso", che irrita talmente l’artista il quale, per ritorsione, rifiuta persino di vedere i suoi figli.
Pablo Picasso Donna sulla sedia. Ritratto di Francoise Gilot, 1946
Sylvette David
Dopo l'abbandono della Gilot, Picasso non si scoraggia e si innamora ossessivamente di una sua vicina di casa, Sylvette David, che è irrangiugibile perchè già fidanzata. Lui la rappresenta in molte sue opere, tutte realizzate quasi compulsivamente nel giro di due mesi
Pablo Picasso "Sylvette David in un verde poltrona"
Jacqueline Roque
Picasso oramai ultrasettantenne, non rinuncia alle donne e perde nuovamente la testa per la ventisettenne ceramista: Jacqueline Roque che sposerà in segreto, quasi ottantenne, dopo la morte della prima moglie Ol'ga Chochlova dalla quale non aveva mi divorziato. Nonostante l'età Picasso continuerà ad avere altre relazioni e a tradirla, ma lei non lo lascerà mai e resterà con lui fino alla morte, avvenuta del 1973. Dieci anni dopo, sprofondata nella depressione e nell'alcol, si suicida sparandosi.
ritratto jacqueline Roque con lei mani attraversato - Pablo Picasso
Picasso e i figli
Picasso ha avuto 4 figli da 3 donne diverse che ha ritratto varie volte (Paulo nato nel 1921 dalla sua prima moglie, Olga Khokhlova;Maya nata nel 1935 dalla sua relazione con Marie-Thérèse Walter; Claude, nato nel 1947 e Paloma nata nel 1949 dalla sua relazione con Françoise Gilot).
Oggi è rimasta in vita solo Paloma.
Pablo Picasso - il figlio Paulo come arlecchino
Pablo Picasso - la figlia Maya con la bambola
Pablo Picasso - la figlia Paloma
Pablo Picasso - il figlio Claude
APPROFONDIMENTO
le mostre
"Picasso. Rendez-Vous"
Torino Palazzo Saluzzo Paesana.
locandina della mostra
Si promettevano 300 opere tra disegni, litografie, incisioni, ceramiche (scarse), sculture (poche), collage e fotografie (tante!) e, purtoppo, nemmeno un quadro!
Civetta di bosco, ceramica 1968
Testa di capra vista di profilo, ceramica, 1950,
entrambe sono di terracotta bianca, vernice e smalto
Noi apprezziamo queste raccolte "didattiche" che sollecitano la nostra conoscenza, ma ricordiamo che è il quadro, la scultura, l'allestimento creato dall'artista che ci permette di penetrare nell'opera d'arte con l'emozione, con il cuore, con il nostro 'essere'.
Una litografia, riprodotta in numerosi esemplari, quasi un prodotto industriale, mai potrà eguagliare.
Tra le tante litografie abbiamo apprezzato soprattutto quelle dedicate alla Pace perchè la tiratura in più copie è funzionale alla diffusione dell'ideologia pacifista.
Pablo Picasso, Colomba della pace con un arcobaleno,
litografia, 1952
Pablo Picasso, La grande colomba della pace,
litografia, 1962
Pablo Picasso, Manifesto per il congresso nazionale del movimento per la pace, litografia, 1962
Pablo Picasso, Busto di donna con cappello,
linoleum, 1962
mostra "Picasso e Dora Maar"
Presso la Pinacoteca Agnelli a Torino nella collezione permanente sono presenti i dipinti di Picasso: L'Hetaire" 1901 e "Homme appuyé sur une table"
(1915-1916)
Pablo Picasso -L’Hétaire, 1901
Homme accoudé sur une table - Pablo Picasso 1915
Abbiamo avuto modo di visitare anche la mostra dedicata a Pablo Picasso e Dora Maarcheha trovato la sua origine proprio nel ritratto di Picasso "Homme appuyé sur une table"
(1915-1916) conservato nella Pinacoteca Agnelli e che in questa occasione
viene accostato per la prima volta a tre ritratti degli anni
Trenta raffiguranti Dora Maar, provenienti dalla Fondation Beyeler.
Il pittore ha ritratto Dora Maar numerose volte, ad esempio, pare che la testa al centro del quadro Guernica sia quella di Dora. (*v. più sopra nel post la realzione tra Piacasso e Dora Maar)
Pablo Picasso, Buste de femme au chapeau (Dora), 1939
Pablo Picasso,1944 femme en vert
mostra " da Monet a Picasso"
palazzo Barolo - Torino
dal 4-2-2023 al 7-5-2023
Una mostracon esposte
63 opere provenienti dalla Johannesburg Art Gallery e comprendenti
quadri, litografie, disegni di artisti famosi e meno noti. Tra questi abbiamo potuto ammirare due opere di Picasso
La mostra che abbiamo visitato al Museo d'Arte Contemporanea, Castello di Rivoli (*v.post), ha proprosto 140 opere di artisti contemporanei. La mostra ha preso spunto dai Desastres de la Guerra (Disastri della guerra), 1810-1815, di Francisco Goya
e ha sviluppato il tema della guerra e della soggettività post traumatica
attraverso opere storiche e nuovi progetti di importanti artisti
contemporanei.
Tra le varie opere abbiamo potuto ammirare " Tête de femme, 1942 di Picasso - tempera su carta
Tête de femme, 1942
L'opera è il ritratto di Dora Maar, (ne abbiamo già ampiamente parlato) la relazione tra Dora e Pablo Picasso
si svolge tra la guerra civile spagnola e la fine della seconda guerra
mondiale.
Il volto di Dora mostra un'espressione raggelata e angosciata.
I toni del bianco/nero e il profilo della donna collegano questo
ritratto a Guernica, il quadro che meglio illustra l'orrore della guerra.