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martedì 9 aprile 2024

Torino - parco del Valentino. Gustavo Rol, il sensitivo


"Oltre a essere la mia città, Torino è anche la mia casa. E come ogni casa contiene un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto di Piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino, e il ripostiglio del Balon, e una quantità di altre cose e di altre storie."
-Giuseppe Culicchia -

Sempre della serie "turiste a chilometro zero" oggi dedichiamo questo post al Parco del Valentino di Torino con il castello del 1600, oggi sede universitaria, il Borgo Medioevale costruito per l'Esposizione del 1884, l'orto botanico del 1700 e la storia suggestiva di un "sensitivo", Gustavo Rol.


PARCO DEL VALENTINO

scultura di  Rodolfo Marasciuolo,
 il giardiniere-artista di Torino

Torino è la città italiana più ricca di verde pubblico, con 320 km di viali alberati e circa 50 parchi tra i quali il Valentino, simbolo di Torino insieme alla Mole Antonelliana. E' situato lungo le rive del fiume Po, nel quartiere di San Salvario, vicino al centro storico.

canottieri sul Po
foto di Liviana

Presenta una notevole quantità di flora ricca e diversificata (1800 alberi ad alto fusto: pioppi, salici, faggi, carpini, aceri, tigli, bagolari, ginkgo biloba, sequoie, platani, pterocarie, olmi e querce), fauna aviaria con diverse specie di uccelli locali .e vari  centri di interesse come  piste ciclabili, passeggiate e occasioni di sport e di svago. E' secondo solo al Parco della Pellerina, di circa 84 ettari, attraversato dal fiume Dora Riparia.

Recentemente il Parco è stato utilizzato  come spazio espositivo all'aperto per  varie iniziative, ad esempio  il Salone internazionale del gusto, il Parco Valentino - Salone & Gran Premio, l'edizione torinese dell'Oktoberfest, l'Eurovision Village durante l'Eurovision Song Contest 2022.

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 LE ORIGINI, NOTIZIE STORICHE

L'origine del nome è incerta, pare risalga ai primi insediamenti romani. L'area del Valentino fu abitata prima dai nobili Birago e acquistata verso la metà del XVI secolo da  Emanuele Filiberto di Savoia. Il parco, dal XIX secolo,  è stato rivisitato  secondo il progetto del paesaggista francese Barrillet - Dechamps  che ha realizzato viali, boschetti, un piccolo galoppatoio e un laghetto, poi prosciugato, che veniva usato d’inverno come “patinoire” (=pista di pattinaggio).

CASTELLO DEL VALENTINO

A metà del '600 fu costruito il Castello del Valentino, un imponente edificio opera di Carlo e Amedeo di Castellamonte  circondato da raffinati giardini  che veniva usato come residenza estiva dai Savoia e, dal 1997, è  Patrimonio Mondiale UNESCO.

 

vista frontale del castello


cancellata

Il castello  è in stile classico, tipico dell’epoca barocca, con marcate influenze francesi; il suo aspetto attuale è dovuto a innumerevoli rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli.

Sorge su un’area di circa 1 ettaro di cui l’edificio occupa oltre 8.000 mq, ha una pianta simmetrica a forma di "U" con un grande  cortile interno circondato  da una cancellata monumentale. La facciata centrale presenta finestre sormontate da timpani neoclassici e al centro si trova l’ingresso principale caratterizzato da un portico  loggiato. 

foto inizio 900- fonte wikimedia

Di proprietà demaniale dal 1850, fu in seguito assegnato al Politecnico di Torino  e oggi ospita la sede della facoltà di Architettura. Le stanze del piano nobile sono visibili solo tramite visite guidate gratuite  prenotabili  ogni tre mesi circa.   Il tour, di circa un’ora, prevede la visita delle stanze del piano nobile, della sala delle colonne e della cappella posta al piano terreno.

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 BORGO MEDIOEVALE

panoramica del borgo medioevale - fonte

Il parco del Valentino è stato sede di varie esposizioni  anche internazionali e in occasione di una di queste, Esposizione generale italiana del 1884 venne costruito il pittoresco Borgo medievale  con la consulenza di Alfredo d'Andrade esperto in  architettura medievale.

Il Borgo ripropone fedelmente gli stili architettonici dei castelli medioevali di Piemonte e Val d'Aosta e oggi viene utilizzato per mostre ed eventi culturali. Destinato alla demolizione al termine dell'Esposizione,  fu invece mantenuto e divenne Museo Civico nel 1942. Si erge su un'area di 8500 metri quadrati ed è una riproduzione fedele di un tipico borgo del tardo medioevo nel quale sono presenti sulla via interna: case, botteghe tipiche e artigianali,  chiesa, piazze, fontane (tra le quali la fontana dell'albero del melograno in ferro battuto), decorazioni, stemmi. Il borgo è circondato da mura, fortificazioni, ponti mobili e su tutto si erge una rocca, copia di vari castelli (castello di Fenis, Verrès, Montalto ecc...). La rocca è costruita su quattro piani e ospita le prigioni, l'ingresso, il cortile, le camere, la sala da pranzo, la camera del guardiano, le sale nobiliari, cappella ecc..  tutto arredato minuziosamente per ricreare l'atmosfera tipica  medioevale.

ponte levatoio

cappella

borgo
particolare


"Piemontesina", YouTube, interpretazione di Piero Montanaro
 canzone popolare del 1936 scritta da Enrico Frati, musica di Giovanni Raimondo, nella quale il Valentino è cornice di una storia d'amore

...Non ti potrò scordare, piemontesina bella
Sarai la sola stella che brillerà per me
Ricordi quelle sere passate al Valentino
Col biondo studentino che ti stringeva sul cuor...
La gioventù non torna più
Quanti ricordi d'amor
A Torino ho lasciato il mio cuor...

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curiosità  nelle vicinanze del  Borgo Medievale è situata una colonna che segna le piene del fiume Po ed il livello delle acque raggiunto all'interno del Parco: ad esempio il 17 ottobre 1839 (88 cm da terra) e  il  16 ottobre 2000 (58 cm da terra).

 

fiume Po 

STATUE, FONTANE, ARREDI E GIARDINI

una creazioni dell'artista giardiniere 
Torino, aiuola accanto alla Biblioteca Nazionale
Torino aiuola accanto alla Boblioteca Nazionale

Oltre al Borgo Medievale e alle bellezze naturalistiche, nel Parco  è possibile ammirare numerose statue e fontane tra le quali: la statua di Massimo D’Azeglio, il busto dedicato a Cesare Battisti, l’Arco del Valentino o Arco dell’Artigliere (soprannominato anche Arco di Trionfo) e la fontana del Ceppi, conosciuta con il nome di Fontana dei Dodici Mesi: grande vasca  in stile rococò circondata da dodici statue. La Fontana dei Mesi progettata da Carlo Ceppi, venne costruita  in occasione dell’Esposizione Generale Italiana del 1898, organizzata a Torino per celebrare il cinquantenario dello Statuto Albertino. 

Nel XXI secolo il Parco subì una riqualificazione floreale e fu arricchito con alcune opere artistiche come "la panchina dei "lampioni innamorati", scultura raffigurante una panchina sulla quale sono seduti due lampioni che sembrano abbracciati. L’opera è stata realizzata dal giardiniere artista Rodolfo Marasciuolo.


altra opera di Marasciuolo

fontana con sculture

Vi sono i percorsi sensoriali nel giardino roccioso,  costruito dal cavaliere Giuseppe Ratti (direttore della Scuola per Giardinieri di Grugliasco) nel 1961, in occasione dell’Esposizione Internazionale e del centenario dell’Unità d’Italia (1861-1961).

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Oggi è in ristrutturazione.

ORTO BOTANICO

vasca con ninfee

Sempre nell'area del parco sorge l'orto botanico  che fa parte del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università degli Studi di Torino. La storia di questo orto botanico è molto antica e risale al diciottesimo secolo quando venne istituito ufficialmente come Regio Orto Botanico.

Il giardino,  con un impianto settecentesco, ha aiuole geometriche in cui le specie  sono raggruppate per tipologie. Con il tempo al giardino sono state aggiunte le serre tropicali con succulente provenienti dal sud Africa.

cactus

Sono presenti anche un piccolo boschetto e un alpineto (=aiuole rocciose).  Complessivamente ospita 5000 specie sia native sia esotiche. 


Quadrante solare Pallia (dal nome del costruttore),
venne realizzato in occasione della Esposizione Universale del 1902; l'orologio solare, inciso su una lastra di marmo orientabile,
è rivolto a sud.

Qui vengono sviluppati progetti di ricerca sulle biodiversità  vegetali  e sulle risposte dei vegetali ai cambiamenti climatici. Il giardino è visitabile da aprile a ottobre e solo nei fine settimana. 

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PALAZZINA DELLA PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI

Promotrice con la locandina della mostra dedicata a 

All'interno dell'area del  Valentino sorge anche la Palazzina della promotrice delle belle arti nata con l’obiettivo di promuovere a Torino l’arte e gli artisti del momento, attraverso esposizioni delle loro opere. La palazzina fu  realizzata nel 1919 su progetto dell’arch. Enrico Bonicelli con sculture di Davide Calandra; durante il secondo  conflitto mondiale  fu sinistrata gravemente e venne restaurata in seguito. Attualmente è utilizzata per mostre d'arte  temporanee.   

Accanto al Valentino potete osservare una targa in memoria dello scrittore Primo Levi, un Arco di Trionfo o arco del Valentino v.qui ,un magnifico ponte sul Po dedicato a Re Umberto I, ed un monumento equestre ad Amedeo di Savoia, duca di Aosta.



targa a ricordo di Primo Levi

monumento equestre al Duca d'Aosta

Arco del Valentino

GUSTAVO ADOLFO ROL
A pochi passi dal Valentino si trova l'appartamento nel quale è vissuto  il sensitivo Gustavo Adolfo Rol per 64 anni; è quasi una meta obbligatoria per coloro che lo ricordano con ammirazione o curiosità, nonostante siano trascorsi 30 anni dalla sua scomparsa.



Il ritratto di Gustavo Rol - Porta a porta 02/11/2023

 
"Ogni giorno di più, mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell’amore che non abbiamo donato.
L’amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l’eternità". Gustavo Rol

Torino è stata definita "la città magica", con numerosi segni esoterici e massonici, legata da sempre a leggende riguardanti la magia bianca e nera, perchè si troverebbe nel punto di intersezione di due triangoli, quello della magia bianca con Praga e Lione e quello della magia nera con Londra e San Francisco. (prossimo post)
In questa atmosfera di mistero si inserisce Gustavo Rol, un personaggio torinese leggendario che, ancora oggi, suscita interesse e stupore. E' stato definito un sensitivo, un mago, un prestigiatore, oggi diremmo un mentalista, e la sua persona ha attirato personaggi di fama mondiale quali Gianni Agnelli, Fellini, Zeffirelli, Cesare Romiti, De Gaulle, Kennedy, Jean Cocteau, Valentina Cortese, Vittorio Gassman e, secondo la sua amica e giornalista Giuditta Dembech, anche Mussolini, ma subì l’ostilità di Piero Angela che lo definì un «mediocre illusionista».
Si racconta che avesse poteri straordinari: la capacità di guarire malattie anche a distanza, la possibilità di prevedere il futuro, la bilocazione (apparire in due posti diversi nello stesso momento), la facoltà di leggere nel pensiero o indovinare carte da gioco coperte, la materializzazione o la smaterializzazione di oggetti, la possibilità di dipingere quadri senza toccare pennelli e colori, di scrivere con il pensiero o di leggere testi chiusi...
Un episodio emblematico è stato il salvataggio di alcuni contadini imprigionati dai nazisti dopo una denuncia anonima. L'arresto era avvenuto a San Secondo di Pinerolo -in provincia di Torino- dove Rol e la sua famiglia erano sfollati (e dove si trova oggi la sua tomba). Si racconta che Rol si recò dall'ufficiale tedesco e con tutta la sua autorevolezza asserisse che era assolutamente sicuro dell'innocenza dei contadini. L'ufficiale gli chiese da dove traesse tale convinzione e Rol rispose che ne era 'certo' come era 'certo' del contenuto del cassetto della scrivania dell'ufficiale, che si trovava in Germania, e gli elencò tutti gli oggetti presenti. Il soldato fu così colpito da questa rivelazione da scarcerare i malcapitati.
Dagospia racconta un episodio simile ma con ben altri particolari, di sicuro Rol salvò da morte certa degli sventurati.
 

La casa di Torino dove visse Gustavo Rol
foto di Anna V.

Gustavo Rol è nato a Torino il 20 giugno 1903, in una famiglia benestante e colta, si racconta che avesse predetto anche la data della propria morte avvenuta a Torino, all'Ospedale Molinette, il 22 settembre 1994.
La sua giovinezza è trascorsa viaggiando per l'Europa e studiando in prestigiose università, conseguendo tre lauree: Giurisprudenza a Torino, Economia a Londra e Biologia medica a Parigi.
La svolta nella sua vita è dovuta all'incontro con uno stravagante personaggio polacco che gli ha insegnato alcuni giochi con le carte. Con l'amico polacco ha assistito, a Lourdes, ad una guarigione miracolosa che lo ha spinto a studiare e approfondire temi spirituali, che lo hanno portano ad elaborare una sua teoria metafisica che associa suoni e colori:

«Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!».

Superata questa crisi la sua fama si diffonde tra politici, artisti e aristocratici ed iniziano le frequentazioni e le serate 'magiche' nel suo appartamento. Tutto si svolge nella più grande discrezione essendo Gustavo Rol molto riservato e non incline a diventare un personaggio pubblico o a esibirsi per denaro. Tuttavia la sua storia dilaga e appare sui giornali: parlano di lui Pitigrilli e il grande scrittore Dino Buzzati sul Corriere della Sera, appaiono articoli sui settimanali Epoca, Gente e su La Stampa.
Dagli anni '90, dopo la sua morte, l'appartamento* è stato acquistato ed abitato dalla famiglia di uno psichiatra. Da pochi mesi è stato messo in vendita e subito rilevato da una cordata di investitori italiani e inglesi che intendono trasformare l'immobile in una casa-museo.
*Si tratta di un appartamento di lusso, in via Silvio Pellico al n. 31, al quarto piano di un elegante palazzo, con una superficie di 370 metri quadrati. Ha un doppio salone, sala da pranzo, studio, una grande cucina e 3 camere da letto, ciascuna dotata di propri servizi. Gli ambienti sono caratterizzati da bellissimi affreschi e decorati con stucchi e dorature su pareti e soffitti.


Rol al telefono su invito di Zeffirelli:
appello al disarmo e all'unione dei popoli (1987)

"L’uomo più sconcertante che io abbia conosciuto. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l’altrui facoltà di stupirsene".
(Federico Fellini)

"Gianni Agnelli mi diceva sempre: -Romiti, non ci vada!-. Ne era terrorizzato da quando a Venezia aveva sentito Rol raccomandare a un amico comune di non prendere l’aereo per Roma. Quell’aereo cadde, l’amico morì".
(Cesare Romiti)

Film
- Rol. L'uomo, il mistero, la vita, regia di Maurizio -Bonfiglio - documentario, Italia, 2005
- Rol - Un mondo dietro al mondo, regia di Nicolò Bongiorno - documentario, Italia, 2007
- Enigma Rol, regia di Anselma Dell'Olio - film, Italia, 2023
Bibliografia
I libri su Rol sono molti, li trovate in rete, noi segnaliamo quello di Giuditta Dembech che l'ha conosciuto di persona
Giuditta Dembech, Gustavo Adolfo Rol Il grande precursore, ed. Ariete Multimedia, 2009



Non siamo in grado di dare un giudizio oggettivo su Gustavo Rol perchè non lo abbiamo conosciuto personalmente e/o assistito agli episodi illustrati in questo post, ci siamo limitate a riportare ciò che abbiamo letto... Cosa ne pensate?

Cari Lettori, a Torino i segni esoterici, le leggende e i misteri sono così numerosi  che occorrerà scrivere un altro post... vi parleremo di Massoneria, di luoghi oscuri, di magia bianca e nera...
Conoscete la storia del portone del diavolo? e quella della fontana Angelica? e del rogo al cinema Statuto?
Se siete curiosi cliccate qui


8 commenti:

  1. Risposte
    1. Sì, molto signorile, ammantata di storia e ricca d'arte. Un abbraccio

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  2. Torino è una bella città molto verde e piena di posti da visitare ; consiglio una visita a chi non è mai stato

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    1. Lo scopo dei nostri post non è solo divulgativo, ma un vero invito a verificare di persona ... Un abbraccio

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  3. il parco è veramente bello

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    1. Non solo è bello ma con la nuova ristrutturazione in corso sarà ancora più verde, vi terremo informati... Un abbraccio

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  4. post interessante e ricco di informazioni

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  5. Grazie, il tuo giudizio è molto gradito, un abbraccio

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