"Oltre a essere la mia città, Torino è anche la mia casa. E come ogni
casa contiene un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il
mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto
di Piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino, e il
ripostiglio del Balon, e una quantità di altre cose e di altre storie."
-Giuseppe Culicchia -
Sempre della serie "turiste a chilometro zero" oggi dedichiamo questo post al Parco del Valentino di Torino con il castello del 1600, oggi sede universitaria, il Borgo Medioevale costruito per l'Esposizione del 1884, l'orto botanico del 1700 e la storia suggestiva di un "sensitivo", Gustavo Rol.
PARCO DEL VALENTINO
Torino è la città italiana più ricca di verde pubblico, con 320 km di viali alberati e circa 50 parchi tra i quali il Valentino, simbolo di Torino insieme alla Mole Antonelliana. E' situato lungo le rive del fiume Po, nel quartiere di San Salvario, vicino al centro storico.
Presenta una notevole quantità di flora ricca e diversificata (1800 alberi ad alto fusto: pioppi, salici, faggi, carpini, aceri, tigli, bagolari, ginkgo biloba, sequoie, platani, pterocarie, olmi e querce), fauna aviaria con diverse specie di uccelli locali .e vari centri di interesse come piste ciclabili, passeggiate e occasioni di sport e di svago. E' secondo solo al Parco della Pellerina, di circa 84 ettari, attraversato dal fiume Dora Riparia.
Recentemente il Parco è stato utilizzato come spazio espositivo all'aperto per varie iniziative, ad esempio il Salone internazionale del gusto, il Parco Valentino - Salone & Gran Premio, l'edizione torinese dell'Oktoberfest, l'Eurovision Village durante l'Eurovision Song Contest 2022.
*per informazioni LE ORIGINI, NOTIZIE STORICHE
L'origine del nome è incerta, pare risalga ai primi insediamenti romani. L'area del Valentino fu abitata prima dai nobili Birago e acquistata verso la metà del XVI secolo da Emanuele Filiberto di Savoia. Il parco, dal XIX secolo, è stato rivisitato secondo il progetto del paesaggista francese Barrillet - Dechamps che ha realizzato viali, boschetti, un piccolo galoppatoio e un laghetto, poi prosciugato, che veniva usato d’inverno come “patinoire” (=pista di pattinaggio).
CASTELLO DEL VALENTINO
A metà del '600 fu costruito il Castello del Valentino, un imponente edificio opera di Carlo e Amedeo di Castellamonte circondato da raffinati giardini che veniva usato come residenza estiva dai Savoia e, dal 1997, è Patrimonio Mondiale UNESCO.
vista frontale del castello |
cancellata |
Il castello è in stile classico, tipico dell’epoca barocca, con marcate influenze francesi; il suo aspetto attuale è dovuto a innumerevoli rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli.
Sorge su un’area di circa 1 ettaro di cui l’edificio occupa oltre 8.000 mq, ha una pianta simmetrica a forma di "U" con un grande cortile interno circondato da una cancellata monumentale. La facciata centrale presenta finestre sormontate da timpani neoclassici e al centro si trova l’ingresso principale caratterizzato da un portico loggiato.
foto inizio 900- fonte wikimedia |
Di proprietà demaniale dal 1850, fu in seguito assegnato al Politecnico di Torino e oggi ospita la sede della facoltà di Architettura. Le stanze del piano nobile sono visibili solo tramite visite guidate gratuite prenotabili ogni tre mesi circa. Il tour, di circa un’ora, prevede la visita delle stanze del piano nobile, della sala delle colonne e della cappella posta al piano terreno.
BORGO MEDIOEVALE
panoramica del borgo medioevale - fonte |
Il parco del Valentino è stato sede di varie esposizioni anche internazionali e in occasione di una di queste, Esposizione generale italiana del 1884 venne costruito il pittoresco Borgo medievale con la consulenza di Alfredo d'Andrade esperto in architettura medievale.
Il Borgo ripropone fedelmente gli stili architettonici dei castelli medioevali di Piemonte e Val d'Aosta e oggi viene utilizzato per mostre ed eventi culturali. Destinato alla demolizione al termine dell'Esposizione, fu invece mantenuto e divenne Museo Civico nel 1942. Si erge su un'area di 8500 metri quadrati ed è una riproduzione fedele di un tipico borgo del tardo medioevo nel quale sono presenti sulla via interna: case, botteghe tipiche e artigianali, chiesa, piazze, fontane (tra le quali la fontana dell'albero del melograno in ferro battuto), decorazioni, stemmi. Il borgo è circondato da mura, fortificazioni, ponti mobili e su tutto si erge una rocca, copia di vari castelli (castello di Fenis, Verrès, Montalto ecc...). La rocca è costruita su quattro piani e ospita le prigioni, l'ingresso, il cortile, le camere, la sala da pranzo, la camera del guardiano, le sale nobiliari, cappella ecc.. tutto arredato minuziosamente per ricreare l'atmosfera tipica medioevale.
fiume Po
STATUE, FONTANE, ARREDI E GIARDINI
Oltre al Borgo Medievale e alle bellezze naturalistiche, nel Parco è possibile ammirare numerose statue e fontane tra le quali: la statua di Massimo D’Azeglio, il busto dedicato a Cesare Battisti, l’Arco del Valentino o Arco dell’Artigliere (soprannominato anche Arco di Trionfo) e la fontana del Ceppi, conosciuta con il nome di Fontana dei Dodici Mesi: grande vasca in stile rococò circondata da dodici statue. La Fontana dei Mesi progettata da Carlo Ceppi, venne costruita in occasione dell’Esposizione Generale Italiana del 1898, organizzata a Torino per celebrare il cinquantenario dello Statuto Albertino.
Nel XXI secolo il Parco subì una riqualificazione floreale e fu arricchito con alcune opere artistiche come "la panchina dei "lampioni innamorati", scultura raffigurante una panchina sulla quale sono seduti due lampioni che sembrano abbracciati. L’opera è stata realizzata dal giardiniere artista Rodolfo Marasciuolo.
Vi sono i percorsi sensoriali nel giardino roccioso, costruito dal cavaliere Giuseppe Ratti (direttore della Scuola per Giardinieri di Grugliasco) nel 1961, in occasione dell’Esposizione Internazionale e del centenario dell’Unità d’Italia (1861-1961).
Oggi è in ristrutturazione.
ORTO BOTANICO
Sempre nell'area del parco sorge l'orto botanico che fa parte del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università degli Studi di Torino. La storia di questo orto botanico è molto antica e risale al diciottesimo secolo quando venne istituito ufficialmente come Regio Orto Botanico.
Il giardino, con un impianto settecentesco, ha aiuole geometriche in cui le specie sono raggruppate per tipologie. Con il tempo al giardino sono state aggiunte le serre tropicali con succulente provenienti dal sud Africa.
Sono presenti anche un piccolo boschetto e un alpineto (=aiuole rocciose). Complessivamente ospita 5000 specie sia native sia esotiche.
Qui vengono sviluppati progetti di ricerca sulle biodiversità vegetali e sulle risposte dei vegetali ai cambiamenti climatici. Il giardino è visitabile da aprile a ottobre e solo nei fine settimana.
PALAZZINA DELLA PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI
All'interno dell'area del Valentino sorge anche la Palazzina della promotrice delle belle arti nata con l’obiettivo di promuovere a Torino l’arte e gli artisti del momento, attraverso esposizioni delle loro opere. La palazzina fu realizzata nel 1919 su progetto dell’arch. Enrico Bonicelli con sculture di Davide Calandra; durante il secondo conflitto mondiale fu sinistrata gravemente e venne restaurata in seguito. Attualmente è utilizzata per mostre d'arte temporanee.
In questa atmosfera di mistero si inserisce Gustavo Rol, un personaggio torinese leggendario che, ancora oggi, suscita interesse e stupore. E' stato definito un sensitivo, un mago, un prestigiatore, oggi diremmo un mentalista, e la sua persona ha attirato personaggi di fama mondiale quali Gianni Agnelli, Fellini, Zeffirelli, Cesare Romiti, De Gaulle, Kennedy, Jean Cocteau, Valentina Cortese, Vittorio Gassman e, secondo la sua amica e giornalista Giuditta Dembech, anche Mussolini, ma subì l’ostilità di Piero Angela che lo definì un «mediocre illusionista».
Si racconta che avesse poteri straordinari: la capacità di guarire malattie anche a distanza, la possibilità di prevedere il futuro, la bilocazione (apparire in due posti diversi nello stesso momento), la facoltà di leggere nel pensiero o indovinare carte da gioco coperte, la materializzazione o la smaterializzazione di oggetti, la possibilità di dipingere quadri senza toccare pennelli e colori, di scrivere con il pensiero o di leggere testi chiusi...
Un episodio emblematico è stato il salvataggio di alcuni contadini imprigionati dai nazisti dopo una denuncia anonima. L'arresto era avvenuto a San Secondo di Pinerolo -in provincia di Torino- dove Rol e la sua famiglia erano sfollati (e dove si trova oggi la sua tomba). Si racconta che Rol si recò dall'ufficiale tedesco e con tutta la sua autorevolezza asserisse che era assolutamente sicuro dell'innocenza dei contadini. L'ufficiale gli chiese da dove traesse tale convinzione e Rol rispose che ne era 'certo' come era 'certo' del contenuto del cassetto della scrivania dell'ufficiale, che si trovava in Germania, e gli elencò tutti gli oggetti presenti. Il soldato fu così colpito da questa rivelazione da scarcerare i malcapitati.
Dagospia racconta un episodio simile ma con ben altri particolari, di sicuro Rol salvò da morte certa degli sventurati.
La sua giovinezza è trascorsa viaggiando per l'Europa e studiando in prestigiose università, conseguendo tre lauree: Giurisprudenza a Torino, Economia a Londra e Biologia medica a Parigi.
La svolta nella sua vita è dovuta all'incontro con uno stravagante personaggio polacco che gli ha insegnato alcuni giochi con le carte. Con l'amico polacco ha assistito, a Lourdes, ad una guarigione miracolosa che lo ha spinto a studiare e approfondire temi spirituali, che lo hanno portano ad elaborare una sua teoria metafisica che associa suoni e colori:
«Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!».
Superata questa crisi la sua fama si diffonde tra politici, artisti e aristocratici ed iniziano le frequentazioni e le serate 'magiche' nel suo appartamento. Tutto si svolge nella più grande discrezione essendo Gustavo Rol molto riservato e non incline a diventare un personaggio pubblico o a esibirsi per denaro. Tuttavia la sua storia dilaga e appare sui giornali: parlano di lui Pitigrilli e il grande scrittore Dino Buzzati sul Corriere della Sera, appaiono articoli sui settimanali Epoca, Gente e su La Stampa.
Dagli anni '90, dopo la sua morte, l'appartamento* è stato acquistato ed abitato dalla famiglia di uno psichiatra. Da pochi mesi è stato messo in vendita e subito rilevato da una cordata di investitori italiani e inglesi che intendono trasformare l'immobile in una casa-museo.
*Si tratta di un appartamento di lusso, in via Silvio Pellico al n. 31, al quarto piano di un elegante palazzo, con una superficie di 370 metri quadrati. Ha un doppio salone, sala da pranzo, studio, una grande cucina e 3 camere da letto, ciascuna dotata di propri servizi. Gli ambienti sono caratterizzati da bellissimi affreschi e decorati con stucchi e dorature su pareti e soffitti.
(Federico Fellini)
"Gianni Agnelli mi diceva sempre: -Romiti, non ci vada!-. Ne era terrorizzato da quando a Venezia aveva sentito Rol raccomandare a un amico comune di non prendere l’aereo per Roma. Quell’aereo cadde, l’amico morì".
(Cesare Romiti)
Film
- Rol. L'uomo, il mistero, la vita, regia di Maurizio -Bonfiglio - documentario, Italia, 2005
- Rol - Un mondo dietro al mondo, regia di Nicolò Bongiorno - documentario, Italia, 2007
- Enigma Rol, regia di Anselma Dell'Olio - film, Italia, 2023
Bibliografia
I libri su Rol sono molti, li trovate in rete, noi segnaliamo quello di Giuditta Dembech che l'ha conosciuto di persona
Giuditta Dembech, Gustavo Adolfo Rol Il grande precursore, ed. Ariete Multimedia, 2009
bella Torino
RispondiEliminaSì, molto signorile, ammantata di storia e ricca d'arte. Un abbraccio
EliminaTorino è una bella città molto verde e piena di posti da visitare ; consiglio una visita a chi non è mai stato
RispondiEliminaLo scopo dei nostri post non è solo divulgativo, ma un vero invito a verificare di persona ... Un abbraccio
Eliminail parco è veramente bello
RispondiEliminaNon solo è bello ma con la nuova ristrutturazione in corso sarà ancora più verde, vi terremo informati... Un abbraccio
Eliminapost interessante e ricco di informazioni
RispondiEliminaGrazie, il tuo giudizio è molto gradito, un abbraccio
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