“Torino è la città più profonda, più enigmatica, più inquietante, non d’Italia ma del mondo”
Giorgio De Chirico
In questo post vogliamo raccontarvi un aspetto particolare, curioso, ed anche un po' "inquietante" della città di Torino: la "Torino magica" che ha una tradizione esoterica secolare, evidenziata da portoni e palazzi "indiavolati", statue e obelischi con simboli massonici ed esoterici, culti pagani, grotte alchemiche, leggende e misteri. Noi, durante il nostro giro, ci siamo premunite...non si sa mai !!!!😀
Torino, capoluogo del Piemonte ai piedi delle Alpi, è una città dai mille volti, ricca di storici splendori. E' stata capitale sabauda, culla di industrie innovatrici (Fiat/auto, Cirio/industria conserviera, Utet/editoria, Einaudi/editoria, La Stampa/quotidiano, Rai/Radio-televisione, Iveco/veicoli industriali....) e città ricca d'arte e di cultura.
Torino si trova nell’esatta metà dell’emisfero boreale, al 45° parallelo, sorge nel punto in cui si incontrano due fiumi molto importanti, il Po e la Dora, allegoria del Sole e della Luna, simboli della parte maschile e femminile, della luce e del buio....
Il Po e la Dora, opere dello scultore Umberto Baglioni
realizzate nel 1936. Le due fontane compaiono nel film horror 'Profondo Rosso' di
Dario Argento
Torino, una città, che invita alla logica, e attraverso la logica apre la strada alla follia. - Italo calvino
Torino tra magia bianca e nera
Torino è considerata il vertice di due triangoli, quello della magia bianca, con Praga e Lione e quello della magia nera con Londra e San Francisco.
Londra sarebbe sede del male per tre motivi principali: la nascita della Massoneria, la storia nefasta di Jack lo Squartatore e il grande incendio del 1666, il numero 666 è attribuito al diavolo.
San Francisco ha avuto tra il 1968 e il 1974 una serie di omicidi ad opera di un assassino che usava firmarsi Zodiac.
Lione sorge tra 2 fiumi: il Rodano, rappresentante l’energia maschile e la Saona, femminile. Ha numerosi simboli religiosi tra cui una Madonna Nera molto venerata.
Praga ha altrettanti simboli positivi tra cui il Ponte Carlo la cui prima pietra sarebbe stata posata nel 1357, il giorno 9 del 7° mese dell’anno, alle ore 5 e 31. Se si uniscono tutte le cifre si ottiene il numero palindromo 135797531. fonte
A fomentare la credenza della città magica hanno contribuito personaggi famosi e controversi che, per varie ragioni, hanno soggiornato a Torino quali:
Nostradamus, Cagliostro, Fulcanelli, Paracelso ...
I
Savoia amavano l’occulto, lo testimonia il fatto che nella Biblioteca Reale sono conservati numerosi testi di magia e Cristina di Borbone, (
*v. post
palazzo Madama) la prima “Madama Reale”, amava studiarli e circondarsi di alchimisti che faceva arrivare a corte da ogni dove.
La leggenda narra che sotto Palazzo Madama fosse stato costruito il laboratorio alchemico di Emanuele Filiberto e che in questo luogo si provasse a trasmutare i metalli in oro.
Il mito delle grotte alchemiche, i misteriosi tunnel sotterranei considerate "porte" per dimensioni parallele dai seguaci dell'occulto, si troverebbero sotto la città e collegherebbero Palazzo Reale a piazza Statuto e piazza Castello a via Garibaldi, mentre la terza grotta, nasconderebbe la pietra filosofale (sostanza catalizzatrice, simbolo dell'alchimia, capace di risanare la materia e trasformare qualsiasi metallo in oro). fonte.
Luoghi di Torino che secondo le teorie esoteriche emanano energia positiva
- Piazza Castello con il Palazzo Reale, Palazzo Madama, Cappella della Sindone
- La Gran Madre (chiesa sulla linea della Sacra di San Michele)
- La Fontana Angelica
- la Mole Antonelliana
Palazzo Reale in Piazza Castello
Torino dal 1578 custodisce la Sindone, venerata dai credenti che la considerano una preziosa reliquia, definita 'icona' dalla Chiesa, ma collocata in epoca medioevale dalla scienza (metodo del carbonio-14 v. qui).
La prima testimonianza storica della sua esistenza risale al 1353, verrà acquistata dai Savoia nel 1453 che la conserveranno a Chambéry, dove pochi anni dopo, verrà danneggiata da un incendio.
Un secondo incendio l'ha coinvolta nel 1997 nel Duomo di Torino, ma verrà nuovamente salvata e messa in sicurezza dai pompieri.
teca nella quale è custodita la Sindone, posta nella Cappella del Guarini, capolavoro barocco del 1680
Chiesa della Gran Madre
particolari con simboli interpretati come massonici
Questa imponente costruzione è ispirata al Pantheon di Roma, di stile neoclassico-adrianeo, ultimata nel 1831, è opera dell'architetto Ferdinando Bonsignore
esterno, la statua rappresenta ufficialmente la Fede
Tra le tante leggende vi raccontiamo quella legata al Santo Graal, la coppa nella quale avrebbe bevuto Gesù nell'Ultima Cena.
Una delle due statue ai lati della scalinata, quella di sinistra, rappresenta una donna che tiene nella mano destra un libro aperto e con la sinistra leva un calice.
Per gli amanti dell'esoterismo tale statua, sarebbe la Madonna, con in mano il Santo Graal, che indicherebbe con lo sguardo un punto dove trovare il prezioso calice proprio nella città di Torino.
La Fontana Angelica
A volerne la costruzione fu il Ministro Bajnotti, che lasciò una discreta somma al Comune di Torino affinchè si realizzasse una fontana in memoria dei genitori. Essa avrebbe dovuto essere collocata davanti alla Gran Madre, ma pare che la Curia si oppose per gli evidenti simboli massonici, comunque presenti anche nella chiesa.
Fu incaricato del progetto lo scultore Giovanni Riva che la completò il 28 Ottobre 1929. Oltre che per la sua bellezza, la Fontana Angelica (era il nome della madre del ministro) è nota per la sua simbologia esoterica, di ispirazione massonica.
Sulla fontana spiccano quattro figure scultoree in bronzo che rappresentano le quattro stagioni. Due delle statue, quelle femminili, la Primavera e l’Estate, rappresentano l’aspetto sacro e profano dell’amore, ovvero la virtù e il vizio. Contemporaneamente le due figure sono espressione delle due diverse forme della Conoscenza: quella tradizionale alla portata di tutti, e quella esoterica, comprensibile solo agli iniziati.
Abbiamo fotografato la fontana in due momenti diversi, sia con i getti d'acqua, sia senza per l'annuale pulizia della vasca.
Le statue maschili, rappresentano l’Autunno e l’Inverno, personificate da
Boaz e Yakin o Jachin, le due colonne del tempio di Salomone (
o due leggendari guardiani delle Colonne d’Ercole?), simboli della Massoneria.
L’acqua, che viene versata dalle otri rette dai due guardiani, è la rappresentazione della conoscenza; tra le due figure maschili si apre un varco dalla forma perfettamente rettangolare: (rettangolo aureo! cioè un canone di bellezza assoluto) una Soglia.
In basso, le bocche che gettano l'acqua sono molto simili tranne una che ha le sembianze di Medusa, la custode degli Inferi, qui ha la funzione di Guardiano della Soglia e custode dei segreti.
medusa
Medusa è presente anche sulla splendida cancellata di Palazzo Reale
medusa e un ariete
Ma i simboli non finiscono qui, troviamo i significati nascosti:
il melograno e l'uva: la fratellanza massonica,
il pesce: cristianesimo,
la testa di un ariete: demonio.
La presenza della pigna è indice di fertilità, simbolo fallico di prosperità e abbondanza e, per l'esoterismo, allusione al più alto grado possibile di illuminazione spirituale.
monumento portafortuna
la Mole, oggi museo del cinema
(prossimo post)
interno della Mole
Costruita da Alessandro Antonelli, notoriamente massone, è diventata il simbolo della città di Torino. Secondo alcuni studiosi dell'esoterico rappresenta un’antenna che inonda di energia positiva la città, equilibrando le forze negative.
La sua forma piramidale, la storia della sua costruzione, i numerosi incidenti miracolosamente senza vittime:
-a causa di 2 temporali la prima punta, rappresentante un Genio alato, e successivamente una stella a cinque punte, furono divelti, ma non causarono danni a esseri umani
-Scampò miracolosamente ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che recarono danni ai palazzi vicini
hanno rafforzato le impressioni di monumento portafortuna.
Luoghi con energia negativa secondo le teorie esoteriche
- Piazza Statuto con La Fontana del Traforo del Frejus e l'Obelisco Beccaria
- Cinema Statuto (bruciato nel 1983)
- la casa del boia
- il portone del diavolo
- gli occhi del diavolo
La fontana del traforo del Frejus
la fontana del Traforo del Frejus
Al centro della piazza si trova un grande monumento del 1879: la fontana del Traforo del Frejus. Si tratta di una piramide costituita da grandi pietre che provengono dal Traforo del Frejus con in cima un Genio Alato.
Sui vari massi della fontana si trovano le statue di alcuni Titani abbattuti dal Genio Alato. Sarebbe un’allegoria della vittoria della Ragione (il Genio Alato) sulla forza bruta (i Titani).
Per l'esoterismo la
statua del genio alato sarebbe Lucifero, l'angelo ribelle; il suo sguardo e
le sue mani, rivolte verso il basso, indicherebbero il suolo, dove
Lucifero sarebbe caduto quando fu cacciato dal Paradiso. Per questo
motivo si pensa che la porta dell'inferno si trovi sotto un tombino
della piazza che permette l'accesso alla rete fognaria, ribattezzato
Porta dell'inferno.
La fantasia dei torinesi ha identificato i Titani con i numerosi operai morti (48, alcuni per incidente, altri per una epidemia di colera) nella costruzione del traforo.
La piazza ha un retroscena tetro perchè in epoca romana, per la sua posizione ad occidente dell'accampamento, era anche il luogo dove venivano giustiziati i condannati e sepolti i morti.
La forca di Torino, l'abbiamo fotografata al museo Museo di antropologia criminale Cesare Lombroso
Un altro luogo simile è il Rondò della Forca che si trova tra Corso Valdocco e Corso Regina Margherita, qui venivano giustiziati i condannati a morte e, in epoche precedenti, avvenivano anche crocefissioni fonte)
davanti la fontana del Frejus
Obelisco Beccariaconcentrazione del male
Nella stessa piazza, a pochi metri di distanza, c'è l'obelisco Beccaria, con struttura piramidale, alla cui sommità è collocato un globo in bronzo (un gemello si trova a Rivoli) e c'è chi sostiene che la concentrazione massima del male alberghi qui.
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locandina |
Cinema Statuto
Nel Febbraio 1983, il Comune organizzò un carnevale a tema: il carnevale diabolico. Il giorno dopo, 13 Febbraio, nel cinema Statuto, che si trova adiacente alla piazza, divampa un incendio, muoiono soffocate 64 persone.
Il film programmato era “La capra“, simbolo del Diavolo. Il numero delle vittime fu stranamente simmetrico: 31 uomini, 31 donne, 1 bambino, 1 bambina 64 in totale, come le caselle della scacchiera sulla quale il Diavolo gioca la sua partita; il giorno, il 13, nei Tarocchi, è la carta della Morte. fonte
Il portone del diavolo
Palazzo Trucchi di Levaldigi
particolare del battacchio
Il palazzo dove si trova lo stravagante portone, prende il nome dal committente, il conte Trucchi di Levaldigi, generale delle finanze di Carlo Emanuele II. Il conte si era rivolto all'architetto Amedeo di Castellamonte che ha progettato l'edificio, inaugurato nel 1677.
Il portone, realizzato dall'artista Pietro Danesi nel 1675, è in legno scolpito con fiori, frutta, animali, amorini e simboli esoterici; ha un batacchio formato da due serpentelli che originano dalla faccia del diavolo, ed è una forma di beffa pensata dal Conte, nei confronti di coloro che sparlavano di lui. |
Il portone del diavolo, via XX settembre,40. E' sede della Banca Nazionale del Lavoro |
Sul portone ci sono numerose leggende.
La prima racconta che un apprendista stregone avesse invocato il diavolo il quale, infastidito, una notte materializzò il portone e vi imprigionò per l'eternità lo stregone.
- Nel 1600, pare che il palazzo fosse sede della Fabbrica dei Tarocchi. La carta dei tarocchi che è associata al Diavolo è il 15, che all'epoca era il numero civico del palazzo. Oggi l’autobus del servizio pubblico che passa da quella zona è, coincidenza!, il numero 15. (fonte) - Nel 1790, quando il Palazzo apparteneva a Marianna Carolina di Savoia, durante una festa di carnevale, una delle danzatrici cadde a terra pugnalata a morte ed il colpevole non fu mai ritrovato. La notte dell'omicidio si scatenò sulla città una tempesta terribile, il vento penetrò all'interno del Palazzo spegnendo tutte le luci e gli invitati fuggirono terrorizzati. Si racconta che il fantasma della ballerina si aggiri ancora oggi nel palazzo.
- All'inizio dell'Ottocento, anche il maggiore Melchiorre Du Perril, entrato nel palazzo con documenti importanti, sparì. Vent'anni dopo, durante i lavori di ristrutturazione del palazzo, alcuni operai, abbattendo un muro, trovarono uno scheletro sepolto in piedi.
Gli occhi del diavolo, queste fessure si trovano lungo tutto il marciapiede di via Lascaris, 1
Sicuramente sono fessure per arieggiare le cantine, ma perchè dar loro questa forma? Si racconta che nel secolo scorso, proprio qui, vi fosse una loggia massonica.
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casa del boia
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Cosa lega il pane in cassetta e il boia di Torino?
A partire dal 1500 la casa del boia di Torino è sempre stata in via Franco Bonelli numero 2, luogo inviso ed evitato dai cittadini. Il boia godeva di un ottimo stipendio e di alcuni privilegi, ma era odiato dal popolo tanto che i commercianti, in segno di spregio, disinfettavano le sue monete con l'aceto e i panettieri, come massimo disprezzo, gli porgevano il pane capovolto.
Ben presto intervenne l'autorità che vietò di vendere il pane capovolto e i panettieri inventarono il pane in cassetta, quello rettangolare per i toast, e continuarono a porgerlo capovolto perchè questo formato confondeva il sopra e il sotto.
le tariffe del boia di Torino nel 1575
impiccagione 21 lire
squartamento 36 lire
rogo (per le streghe) 16 lire
sistema di pagamento
Il
primo presidente della Corte d’Appello indossava un paio di guanti
nuovi, poi firmava il modulo di pagamento, lo gettava sul pianerottolo e
dopo bruciava guanti e penna. L’usciere lo prendeva con delle pinze e
lo gettava nella tromba delle scale, al fondo delle quali attendeva il
boia che indossava un mantello rosso per
impedire che il sangue, eventualmente schizzato durante l’esecuzione,
potesse impressionare la gente. (fonte)
Approfondimento
La massoneria
simboli massonici nel Museo del Risorgimento di Torino
La Massoneria è un'associazione maschile (le donne non sono accettate) su base iniziatica, esoterica e di fratellanza. Diffusa in molti Stati del mondo, le sue origini moderne sono da ricondursi a Londra, il 24 giugno 1717 come unione di associazioni dette "logge". Il nome deriva dal francese maçon, "muratore", e gli attrezzi di questo mestiere mestiere, la livella, il regolo, la squadra, il filo a piombo, il compasso sono diventati i simboli della Massoneria. Spesso compare una grande lettera "G", il cui significato può essere di Great Architect (Grande Architetto dell'Universo) oppure di God (Dio), ma può essere interpretata anche come Geometria o Gnosi (=conoscenza).
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Palazzo Massone di via Lascaris Dettaglio del portone (fonte)
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La rinascita della massoneria italiana avvenne a Torino alla fine del 1859, dapprima con la fondazione della loggia «Ausonia» e, successivamente, con la creazione del Grande Oriente Italiano (GOI). I massoni, tra i quali numerosi torinesi, parteciparono attivamente al Risorgimento. fonte
personaggi massonici famosi
Voltaire, Oscar Wilde, Amadeus Mozart, Conan Doyle, Joseph Kipling, Fleming, John Wayne, Totò (Antonio de Curtis), Enrico Fermi, Edmondo De Amicis, Giosuè Carducci, Nino Bixio, Carlo Collodi, Giuseppe Garibaldi, Vittorio Alfieri, Giacomo Casanova. fonte
La Guerra civile americana e la Costituzione furono anche opera di massoni, il maggiore esponente fu George Washington e successivamente Theodore Roosevelt, Franklin Delano Roosevelt, Harry Truman e Gerald Ford...
Curiosità
Al Museo Egizio di Torino è custodito il Libro dei morti di Kha, un importante papiro che è una guida per il viaggio nell'oltretomba dopo la morte.
Museo Egizio
L'inquisizione a Torino
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Chiesa di San Domenico a Torino |
La storia dell'Inquisizione a Torino ha il suo centro proprio
nella chiesa di San Domenico, testimonianza dell'architettura medioevale di stile gotico. Ai frati Domenicani, il papa Gregorio IX, diede nel 1200, l'incarico di indagare e perseguire i possibili "comportamenti eretici" (adoratori del maligno,
streghe, eresiaci...). Durante il regno di Amedeo VIII di Savoia il tribunale ottenne maggiori
poteri e divenne ancora più aggressivo con Lodovico di Savoia che nel 1462 concesse pieni poteri al padre inquisitore.
Molti furono i condannati dal tribunale dell’Inquisizione di Torino i quali venivano uccisi (per impiccagione o sul rogo) nell’attuale Piazza Castello e successivamente davanti a Palazzo di Città.
Palazzo Civico Torino, edificato nel 1663
nella piazza antistante vi furono esecuzioni e roghi di streghe
Il tribunale dell'inquisizione, insediato nel convento di san Domenico, risultò uno dei meno intransigenti in Italia. Le spoglie dell'inquisitore torinese
Pietro Cambiani da Ruffia, ucciso in un agguato dagli eretici, sono
conservate in uno degli altari della chiesa .(fonte)
Portafortuna?
Questo toro dorato si trova in piazza San Carlo, davanti ad uno storico caffè, dal 1930. Si dice che pestarne gli attributi porti fortuna.
Sotto i portici della Prefettura, in Piazza Castello, si trova un medaglione in bronzo che raffigura Cristoforo Colombo. Questo altorilievo ha una particolarità: il dito mignolo dell'esploratore è lucidissimo. Si narra che strofinando questo dito si sarà baciati dalla fortuna.
Questo bronzo è opera dell'artista Dino Somà, risale al 1923 in ricordo della partecipazione degli emigrati italiani in America latina alla Prima Guerra mondiale.
Conclusioni
Noi siamo delle semplici divulgatrici, delle cantastorie senza musica. Ci piace ascoltare, leggere, raccontare, non vendiamo niente, nè merci, nè servizi, nè teorie.
Siete, siamo liberi di credere quello che vogliamo.
Comunque, se passate da Torino, andate a vedere i luoghi che vi abbiamo descritto, e soprattutto, camminate a testa alta perchè in ogni palazzo si nasconde un segreto.
palazzo decorato con decine di teste di arieti
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particolare |
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Cosa fa un drago sulla facciata di un palazzo?
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demoni su un balcone?
foto di Maria Rosa
uno sguardo beffardo
strani esseri sul palazzo dell'Avvocatura dello Stato
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telamoni? |
ma queste sono altre storie...
Conosci la storia di Rol, il Sensitivo? la trovi qui
brrr!! che paura
RispondiEliminaMentre scrivevamo questo post e l'altro su Gustavo Rol qualche piccolo inconveniente ci è capitato, foto sparite, un post cancellato... :-)
Eliminainteressante, grazie per le informazioni
RispondiEliminaGrazie a te Biancarosa per le tue gentili parole, un abbraccio
Eliminaincredibile e anche un pò inquietante
RispondiEliminaAnche noi siamo stupite della quantità di materiale che abbiamo trovato e che non abbiamo ancora pubblicato... Un abbraccio
Eliminatante cose che non conoscevo ..
RispondiEliminaAnche per noi è stato un percorso informativo, soprattutto la parte sull'Inquisizione... Un abbraccio
Eliminapost interessante e curioso
RispondiEliminaGrazie Dario34, cerchiamo di fare del nostro meglio e di divulgare anche le curiosità. Un abbraccio
Eliminacerto un pò inquietano tutte queste storie
RispondiElimina:-) verissimo, non ci credo ma chissà? Un abbraccio
Eliminaalcune di queste storie non le conoscevo
RispondiEliminaCara Marzia non sei la sola, leggendo e cercando ci siamo imbattute in storie veramente incredibili... Un abbraccio
Eliminavisita interessante e alternativa ai soliti musei e luoghi . Grazie per le informazioni
RispondiEliminaAnche la visita alle città ha il suo fascino, si trovano storie, arte, bellezza e curiosità... Un abbraccio e buona visita
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