(ultime parole dette da Picasso ai familiari prima di morire)
Picasso nel 1962 - fonte |
la morte di Casagemas - 1901 fonte |
I soggetti spesso ritraggono gli emarginati della società, figure solitarie, nudi femminili realizzati con colori tristi e freddi.
Fernande Olivier, photographed by Pablo Picasso in 1906 |
Pablo Picasso, “Famiglia di acrobati con scimmia”, 1905 - fonte |
Tra il 1906 e il 1909 Picasso è influenzato dall'arte africana alla quale si appassiona e le opere prodotte in questi anni vengono chiamate appartenenti al suo periodo negro o nero o africano
Un raro Picasso surrealista, “La fenêtre ouverte” 1929- fonte |
"Guernica", gli viene commissionata dal governo spagnolo per l'esposizione mondiale di Parigi (Expo 1937); la realizza nel 1937 in soli due mesi e
rappresenta il bombardamento e la distruzione dell'omonima cittadina basca (è stato il primo bombardamento su popolazione civile della storia, ha causato circa 1700 morti e centinaia di feriti) avvenuta nello stesso anno, ad opera dell'aviazione tedesca con la partecipazione della Regia Aereonautica Italiana, intervenute durante la guerra civile spagnola in appoggio al generale e dittatore Franco.
Il quadro è una denuncia contro la guerra, il dolore, le atrocità e la perdita di umanità. L’opera, nei toni del bianco e nero, è realizzata secondo lo stile cubista.
L’impegno politico di Pablo Picasso è iniziato ufficialmente nel 1944 con la sua iscrizione al Partito Comunista e la partecipazione a varie conferenze per la pace, ma è, senza dubbio, preceduto da Guernica.
Nel secondo dopoguerra Guernica è diventata il simbolo contro tutte le guerre e della sofferenza che queste portano; un arazzo che la raffigura è posizionato in una delle sale della sede centrale dell'ONU.
"No, lo avete fatto voi."
(Celebre risposta data da Picasso ad un ufficiale tedesco davanti a Guernica)
Pablo Picasso - Guernica - 1937-Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía |
Pablo Picasso - Guernica- particolare -fonte
L’ultima attività di Picasso
Dopo la guerra Picasso si dedica alla ceramica, all'incisione, alla scultura, ma continua anche a dipingere riprendendo stili e opere del passato.
In questo "ritorno al passato" egli rivisita l'arte e le opere di vari artisti come: Van Gogh, che considera il più grande artista dell'800 (Autoritratto con il cappello di paglia - 1886); Delacroix (The Women of Algiers in their Apartment, 1834); Vélasquez (Las Meninas 1656); Manet (Le déjeuner sur l’herbe 1832). Qui sotto 4 sue rivisitazioni:
Van Gogh - Picasso
Pablo Picasso - L'uomo con il cappello di paglia - 1971
Delacroix - Picasso
Pablo Piacasso - Les femmes d’Alger, version O- 1955
Pablo Piacasso - Les femmes d’Alger, version O- 1955
Vélasquez - Picasso
Vélasquez - Picasso
Pablo Picasso - Les Meninas - 1957 |
Manet - Picasso
Pablo Piacasso- Le déjeuner sur l’herbe -1960 |
Superato il "periodo storico" ritorna ai temi classici e nel 1963 ritrae la moglie Jacqueline per ben 160 volte.
Pablo Picasso - ritratto - 1960 |
Pablo Picasso - Femme au chapeau jaune (Jacqueline)-1961
Negli ultimi anni della sua vita Picasso vuole dipingere continuamente, fino allo sfinimento, per cercare di dimenticare la vecchiaia e la morte che si stava avvicinando
“La libertà di dipingere – dice Picasso – è la libertà di liberare qualcosa di se stessi. E’ necessario fare in fretta, poiché ciò non dura”.
Nei dipinti dell'ultimo periodo sono presenti temi ricorrenti: donne, autoritratti, gentiluomini, toreri, moschettieri.
Pablo Picasso, Mousquetaire à la pipe- 1968
Il suo ultimo autoritratto risale al 1972; ha dipinto fino a poche ore prima di morire, all’età di 91 anni.
Pablo Picasso - autoritratto di fronte alla morte - 1972
Pablo Picasso muore a Mougins l'8 aprile 1973, stroncato da un edema polmonare acuto e viene sepolto nel parco del castello di Vauvenargues, nel sud della Francia.
L'artista Picasso è indiscutibilmente geniale, l’uomo Picasso, invece, ha vissuto un’esistenza contraddittoria e discutibile, soprattutto, per il suo rapporto con le donne. che definisce "dee o zerbini"
Molte opere di Picasso ritraggono le sue donne e amanti, per lui fonte di ispirazione e muse. Le adorava, ma nel contempo le condizionava, talvolta le rendeva succubi, le sovrapponeva, le tradiva distruggendole emotivamente.
Spesso giovanissime rispetto a lui, le faceva entrare nella sua vita, le corteggiava, le travolgeva con la sua personalità, il suo carisma e la sua arte; le faceva diventare muse, le plasmava e le ritraeva più volte nei suoi dipinti, le usava per le proprie esigenze psicologiche, fisiche e sessuali del momento, ma quando era stufo e perdeva interesse le allontanava senza ripensamenti e cambiava amante.
” Ogni volta che cambio donna dovrei bruciare la precedente, così me ne sbarazzerei e non sarebbero tutte lì a complicarmi l’esistenza…questo forse mi ridarebbe anche la giovinezza, si uccide la donna e si cancella il passato”.fonte
Francoise Gilot
Le donne rimaste incastrate nella sua "tela di ragno" furono molte e tutte, chi più chi meno, vissero con lui un rapporto distruttivo perchè lui era infedele, narcisista, maschilista, crudele e non si interessava alla loro sensibilità e alle loro esigenze emotive: due sono morte suicide e altre hanno avuto un crollo emotivo.
“Le donne entravano e uscivano nella sua vita come lucciole attratte da una lanterna; le fissava sulla tela, le usava sessualmente e quando era stanco le gettava via”
Francoise Gilot
In occasione dei 50 anni dalla morte dell'artista il critico inglese Adrian Searle scrive sul quotidiano britannico The Guardian che, invece delle celebrazioni, "si dovrebbe scandagliare l'uomo Picasso zeppo di difetti intollerabili: un mostruoso misogino, notoriamente crudele, usurpatore culturale, «vampiro, sociopatico, narcisista che si è lasciato dietro tradimenti e suicidi». Quindi apre ufficialmente il dibattito chiedendo a esperti, critici e altri artisti: "l'indicibile trattamento che Picasso riservava alle donne possono oscurare capolavori come Guernica?". fonte
Fernande Olivier, Olga Khokhlova, Marie-Thérèse Walter, Dora Maar, Françoise Gilot and Jacqueline Roque - fonte@ |
Fernande Olivie
Della quale abbiamo già parlato, l'ha accompagnato dal Periodo Rosa fino agli inizi del Cubismo, 1912. Venti anni dopo ha scritto un libro di memorie sulla loro relazione e Picasso ha cercato in ogni modo di impedirne la pubblicazione. E' morta sola e povera nel 1966.
Pablo Picasso - ritratto di Fernande Olivier con copricapo - 1906 |
Eva Gouel ("Ma Jolie")
Picasso ha una breve relazione con Eva Gouel ("Ma Jolie") che muore nel 2015 di tubercolosi, lasciando l'artista nello sconforto, anche se durante la malattia lui frequentava altre donne.
Pablo Picasso - ritratto di Eva Gouel |
Ol'ga Chochlova
Poco dopo la morte della Gouel incontra la ballerina russa che diventa la sua prima moglie, Ol'ga Chochlova nel 1918 e madre del figlio Paulo (morto a 54 anni in seguito ad uso di alcolici e sofferente di depressione).
Dal momento della nascita del figlio, Picasso cambia completamente atteggiamento verso la moglie, come se, nella sua nuova veste di madre, non lo attraesse più come donna. Il matrimonio comunque va avanti fino al 1935 quando lei scopre che il marito ha una relazione da qualche anno con Marie-Thérèse Walter la quale è incinta. Ol'ga fugge da casa insieme al figlio Paulo e presenta richiesta di divorzio, ma Picasso non glielo concede per non dividere le sue proprietà, come prevedeva la legge, così rimane legalmente sposata, fino alla sua morte, per cancro, avvenuta a Cannes, in Francia, nel 1955.
Picasso, ritratto di Ol'ga Chochlova 1923 |
Marie-Thérèse Walter
Nel 1927 mentre era ancora sposato, Picasso inizia una relazione con la bellissima diciassettente Marie-Thérèse Walter (morta suicida nel 1977) madre della figlia Maya. L'anno successivo Picasso affitta una casa in Bretagna per trascorrere le vacanze
estive con moglie e figlio, ma sistema anche l’amante in un hotel vicino, vivendo di fatto una contemporanea doppia vita. Picasso ha sostenuto finanziariamente Marie e Maya, ma non sposò mai Marie. Anche in questo caso, dopo la nascita della figlia Maya, Picasso comincia a trovare poco attraente e interessante la sua venticinquenne amante che considera ancora bella fisicamente, ma poco brillante intellettualmente.
La loro relazione finisce di fatto poco dopo, quando Picasso si innamora di Dora Maar, che lo stimolava molto di più anche a livello mentale, era la sfida intellettuale che lui stava cercando.
Marie-Thérèse si trasferisce con la figlia in una casa distante da Parigi, dove il pittore ogni tanto le faceva visita fino al 1955, facendole promesse mai mantenute. Nel 1977 si è suicidata impiccandosi nel garage.
Picasso ritratto di Marie-Thérèse Walter |
Dora Maar
Dora, artista affermata, poetessa, fotografa, pittrice, era una donna colta, indipendente e impegnata politicamente; conosce Picasso a Parigi nel 1935 quando lei aveva 28 anni e lui 54.
I due hanno una relazione passionale durata 9 anni, ma anche sofferta da Dora, che viene sopraffatta dalla personalità dell'artista; le umiliazioni che subisce ne indeboliscono il carattere incastrandola in una relazione tossica.
Lui prova soddisfazione ad umiliarla, la convince ad abbandonare la fotografia, dove lei eccelleva, per la pittura, arte nella quale lei non può competere con lui; sadicamente la faceva ingelosire, essendo ancora legato a Marie-Thérèse Walter che le metteva sempre di fronte, costringendo anche le due donne a pranzare insieme o dipingendole entrambe nella stessa posa, aizzandole fino a provocare scontri fisici.
Dora così, oramai succube, diviene la sua "musa privata" e viene ritratta in numerosissimi dipinti.
'Fortunatamente per lei', nel 1944 la relazione si interrompe con l’arrivo di una nuova amante più giovane, Françoise Gilot, che Picasso sadicamente le presenta portandola a casa.
Lei quasi impazzisce, cade in una crisi psicologica devastante che supera solo grazie a un percorso terapeutico con il grande Jacques Lacan. Riesce a
rimettersi in piedi, ma non sarà mai più la brillante fotografa impegnata di prima. Muore nel 1997 a Parigi.
“Tutti pensarono che mi sarei suicidata dopo che Picasso mi aveva lasciata, ma non lo feci per non dargli soddisfazione”.- Dora Maar -
(*v. il post sulla mostra Pablo Piacasso e Dora maar alla Pinacoteca Agnelli )
Pablo Picasso, Buste de femme au chapeau (Dora), 1939 |
Françoise Gilot
Pittrice e acquarellista incontra Picasso, allora amante di Dora Maar, nel 1943, lei ha 21 anni e lui 40 di più e sarà la sua compagna dal 1944 al 1953. Dalla relazione nascono due figli, Claude (1947-2023) e Paloma (1949). Durante il periodo di vita comune, Picasso l'ha rappresentata in molti dipinti.
Dopo dieci anni, nel 1953, Françoise, sempre più insofferente alla vita difficile con Picasso, da lei definito capace di momenti rabbiosi e di prevaricazioni maschiliste, decide di lasciarlo (sarà l'unica ad allontanarsi volontariamente da lui rendendolo furibondo, per questo, in preda a un attacco violento, le spegne una sigaretta in faccia) anche a causa dei suoi continui tradimenti e atteggiamenti che miravano a distruggerla (durante le gravidanze lui la considerava e la viziava, subito dopo il parto la ignorava e la rifiutava). Nel 1964 pubblica il libro "Vivre avec Picasso", che irrita talmente l’artista il quale, per ritorsione, rifiuta persino di vedere i suoi figli.
Pablo Picasso Donna sulla sedia. Ritratto di Francoise Gilot, 1946 |
Sylvette David
Dopo l'abbandono della Gilot, Picasso non si scoraggia e si innamora ossessivamente di una sua vicina di casa, Sylvette David, che è irrangiugibile perchè già fidanzata. Lui la rappresenta in molte sue opere, tutte realizzate quasi compulsivamente nel giro di due mesi
Pablo Picasso "Sylvette David in un verde poltrona" |
Jacqueline Roque
Picasso oramai ultrasettantenne, non rinuncia alle donne e perde nuovamente la testa per la ventisettenne ceramista: Jacqueline Roque che sposerà in segreto, quasi ottantenne, dopo la morte della prima moglie Ol'ga Chochlova dalla quale non aveva mi divorziato. Nonostante l'età Picasso continuerà ad avere altre relazioni e a tradirla, ma lei non lo lascerà mai e resterà con lui fino alla morte, avvenuta del 1973. Dieci anni dopo, sprofondata nella depressione e nell'alcol, si suicida sparandosi.
ritratto jacqueline Roque con lei mani attraversato - Pablo Picasso |
Pablo Picasso - il figlio Paulo come arlecchino |
Pablo Picasso - la figlia Maya con la bambola |
Pablo Picasso - la figlia Paloma |
Pablo Picasso - il figlio Claude |
Civetta di bosco, ceramica 1968 Testa di capra vista di profilo, ceramica, 1950, entrambe sono di terracotta bianca, vernice e smalto |
Pablo Picasso, Manifesto per il congresso nazionale del movimento per la pace, litografia, 1962
mostra "Picasso e Dora Maar"
Presso la Pinacoteca Agnelli a Torino nella collezione permanente sono presenti i dipinti di Picasso: L'Hetaire" 1901 e "Homme appuyé sur une table" (1915-1916)
Pablo Picasso -L’Hétaire, 1901 |
Homme accoudé sur une table - Pablo Picasso 1915 |
Abbiamo avuto modo di visitare anche la mostra dedicata a Pablo Picasso e Dora Maar che ha trovato la sua origine proprio nel ritratto di Picasso "Homme appuyé sur une table" (1915-1916) conservato nella Pinacoteca Agnelli e che in questa occasione viene accostato per la prima volta a tre ritratti degli anni Trenta raffiguranti Dora Maar, provenienti dalla Fondation Beyeler.
Il pittore ha ritratto Dora Maar numerose volte, ad esempio, pare che la testa al centro del quadro Guernica sia quella di Dora. (*v. più sopra nel post la realzione tra Piacasso e Dora Maar)
Pablo Picasso, Buste de femme au chapeau (Dora), 1939 |
Pablo Picasso, Busto in stile moderno 1949 litografia |
Pablo Picasso, Testa di Arlecchino II |
mostra "Artisti in guerra"
Castello di Rivoli
dal 15/3 al 19/11/2023
La mostra che abbiamo visitato al Museo d'Arte Contemporanea, Castello di Rivoli (*v.post), ha proprosto 140 opere di artisti contemporanei. La mostra ha preso spunto dai Desastres de la Guerra (Disastri della guerra), 1810-1815, di Francisco Goya e ha sviluppato il tema della guerra e della soggettività post traumatica attraverso opere storiche e nuovi progetti di importanti artisti contemporanei.
Tra le varie opere abbiamo potuto ammirare " Tête de femme, 1942 di Picasso - tempera su carta
Tête de femme, 1942 |
meraviglia
RispondiEliminaGrazie Rob, la tua assidua presenza ci rassicura. Un abbraccio
Eliminabellissimo post: interessante la doppia visione dell'artista e dell'uomo
RispondiEliminaGrazie Barbara, volevamo dare una visione completa della persona nel bene e nel male... Un abbraccio
Eliminamamma mia che cattivo che era ^-^
RispondiEliminaCara Sar25, purtroppo è emerso il suo caratteraccio.. chissà, forse i geni sono sregolati... peccato. Un abbraccio
Eliminapost molto interessante approfondito, chiaro e pieno di informazioni .
RispondiEliminaIl tuo commento ci rende felici, un abbraccio
Eliminache storia!!! mai avrei pensato
RispondiEliminaCara Carol, mai avremmo voluto scrivere le sofferenze di tante donne... Non sempre l'artista si identifica con bellezza e rispetto. Un abbraccio
Eliminache vita che ha fatto, è un artista unico e geniale, certo non tanto nella sua vita privata , difficile credere a tanta cattiveria
RispondiEliminaDi fronte a tanta arte ci stupiamo di altrettanta grettezza... peccato. Un abbraccio
Eliminaאני אוהב את פיקאסו, לפני שנים ראיתי את התערוכה שלו במוזיאון ישראל בירושלים
RispondiEliminaאנו מודים לך על הידיעה הזו, אולי זו הייתה רק תערוכה זמנית. אתה יכול לראות ציורים נוספים בספרד, צרפת ואיטליה ואחד הקוראים שלנו סיפר לנו על תערוכת חוצות ביפן. שָׁלוֹם
Eliminaa leggere certe cose, mi viene una rabbia !!! sarà anche stato un genio ma è un genio del male
RispondiEliminaE' molto difficile accettare che un artista così comunicativo e impegnato nel combattere guerre e ingiustizie nel privato sia così insensibile... che peccato. Un abbraccio
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RispondiEliminapoor women
We agree with you, lots of art and just as much violence. Greetings from Italy
Elimina私が指摘するのは、箱根山中にある箱根彫刻の森美術館です。
RispondiElimina日本初の野外美術館です。美術館にはピカソ館があります
油絵、版画、彫刻、陶器、金製品など、アーティストによる 319 点の作品で構成される、アーティストに関する優れた展覧会です。
Traduzione dal giapponese: Vorrei segnalare il Museo all'aperto di Hakone, situato sui monti Hakone.
EliminaÈ il primo museo d'arte all'aperto del Giappone. Il museo ha un padiglione di Picasso
Un'eccellente mostra sull'artista, con 319 opere dell'artista, tra cui dipinti ad olio, stampe, sculture, ceramiche e oggetti d'oro.
親愛なるみどりさん、情報ありがとうございます。美術館の写真を探しましたので、ピカソ専用の投稿に掲載させていただきます。イタリアからの感謝とご挨拶
molto interessante , grazie
RispondiEliminaGrazie a te, cerchiamo di pubblicare post completi. Un abbraccio
EliminaPurtroppo non possiamo che confermare quello che abbiamo scritto anche se dagli artisti ci aspettiamo comportamenti moralmente corretti... Un abbraccio
RispondiEliminaDear friend, thank you for the kind words. Greetings from Italy
RispondiEliminala storia dell'arte così è bellissima
RispondiEliminaLa storia umana di Picasso e, soprattutto di quelle povere donne, ci ha coinvolto emotivamente e abbiamo letto il post come se fosse un racconto illustrato. Un abbraccio
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