recupero creativo di vecchie teglie e padelle - tutorial

 

"La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l'immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti.”
-Mark Victor Hansen-

 

Oltre alle pulizie di primavera (*v.post) quando si riordina la cucina, può capitare di trovare, in fondo a qualche armadietto, delle padelle antiaderenti rovinate o delle teglie da forno graffiate: è ora di eliminarle perchè possono essere dannose per la salute.(*v. approfondimento al fondo del post); portarle all'ecocentro? Certo per smaltirle correttamente...ma non è da noi! 

Così proviamo a ricavarne due vassoi e due oggetti decorativi per la parete della cucina. Non è una novità decorare vecchie padelle, forse ci avete provato anche voi, ma queste sono...a modo nostro. 

  

Ci piace dare nuova vita e una seconda possibilità ad oggetti oramai inutilizzabili...praticamente nel nostro piccolo, facciamo "Upcycling" (=riutilizzo creativo): un processo che consente di trasformare oggetti e vari materiali inutilizzati, in altri oggetti che hanno un certo valore artistico,  in modo da ridurre i rifiuti e lo spreco di risorse naturali.  

 “I rifiuti mandano un doppio crudele messaggio: ci dicono che le cose vengono usate con economica brutalità, senza comprensione e sintonia, e che tutto ciò che non conserva l'abbagliante luccichio del 'nuovo di zecca' è semplicemente da buttare: che terribile oracolo: l'usa e getta come canone fondamentale della nostra società!”
   - Alexander Langer-

 

 

 Progetto

 

le nostre teglie da forno rigate e inutilizzabili 

Abbiamo due padelle antiaderenti di misure diverse, una dal diametro cm 24 e l'altra di cm 28 e due teglie da forno dal diametro di cm 33. Possiamo ottenere 2 vassoi e 2 oggetti decorativi da appendere in cucina, con tecniche diverse:

1. teglia 'Fior di loto' dipinta a mano con acrilici 

2. padella 'Profumo di limoni', cm 24, con tecnica mista: decoupage e pittura acrilica

3. teglia ruggine "Cafè Paris" con decori oro e stencil. Tecnica con vernice ferromicacea e terre colorate 

4. padella ruggine "Huile d'olive", cm 28 con decori oro e stencil. Tecnica con vernice ferromicacea e terre colorate

Nella padella 'Profumo di limoni' e nella teglia 'Fior di loto', dopo la pulizia con acqua calda, sapone e relativa asciugatura, sono state passate due mani di primer all'acqua a distanza di un giorno. 

Nelle altre due che sono 'arrugginite' (*v.post) non è necessario perchè la vernice ferromicacea è molto coprente e aggrappante. Inoltre il primer o fondo è una vernice di base che aumenta l'adesione della chalk creando una barriera protettiva contro la corrosione, l'usura e, coprendo piccole imperfezioni, livella il piano di lavoro. Se vogliamo ottenere l'effetto ruggine abbiamo bisogno di ricreare un ambiente rugoso, irregolare proprio come fosse consumato e gonfiato da questo processo di ossidazione.

teglia e padella con una mano di primer

1. teglia "Fior di loto"

Siamo tutti parte della creazione. Siamo tutti dei re, dei poeti, dei musicisti; e non resta che aprirsi come un loto per scoprire cosa si nasconde dentro di noi.
-Henry Miller-

materiale e procedimento:

acrilici, pennelli, spugnetta, straccio, bicchiere con acqua, tavolozza o piattino, materiale per disegnare, pennarello indelebile a punta fine nero e oro.

1. dopo la pulizia e il primer si è proceduto alla scelta della decorazione (ci siamo ispirate ad alcune immagini di fior di loto  trovate in rete  e un po' al nostro logo) 

2. creare lo sfondo con acrilici e spungnetta 

3. una volta asciutto (si può accellerare con un phon)

4. disegnare con una matita morbida la traccia dell'immagine scelta (se non si è predisposti al disegno a mano si può usare la carta copiativa o fare un decoupage)

5. pitturare con acrilici e pennelli adeguati per tipo e dimensione (tondo, piatto, a punta più o meno fine, a ventaglio ecc...) *v. immagini: "work in progress" e "particolari" ; il bordo è stato fatto con acrilico oro un pò invecchiato

6. avremmo potuto aggiungere una scritta, ma abbiamo poi deciso di lasciarlo così, pieno di fiori e foglie;  una volta finito e seccato, per proteggere e lucidare sono state passate due mani di vernice  trasparente all'acqua (flatting)

La teglia vecchia, graffiata e da gettare è stata così  trasformata; può essere usata come vassoio, ma anche appesa alla perete con un gancetto, o appoggiata su un mobile, magari vicino a delle piante 

  work in progress

particolari

 

alcune foto della "ex teglia" finita

2. padella  "profumo di limoni"

Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d’ oro della solarità.
(Eugenio Montale)

materiale e procedimento:

tovagliolino per decoupage, colla per decoupage, acrilici, pennelli, spugnetta, straccio, bicchiere con acqua, tavolozza o piattino, matita e gomma

1.scelta della  decorazione: abbiamo utilizzato uno dei tre strati di un tovagliolino  di carta con l'immagine di alcuni limoni;

2. l'abbiamo ritagliato e incollato sul retro della padella  con la colla per decoupage e fatto seccare 

3. con spugnetta e acrilici abbiamo creato lo sfondo cercando di dare un effetto un po' arrugginito e vintage,  specialmente sui bordi,  e qualche ritocco con gli acrilici e pennello su limoni e foglie 

4. una volta asciutto abbiamo aggiunto delle scritte a pennello.

5. una leggera passata con carta vetrata sottile 

6. due mani di vernice  trasparente all'acqua (flatting) per proteggere

7. una decorazione sul manico realizzata con spago, filo di cotone per macramè giallo, yuta,  rondelle e perle  di legno.

La padella vecchia, graffiata e da gettare è stata così  trasformata; può essere appesa sulla parete della cucina o nel portico per un tocco country  e rustico

 

alcune foto della "ex padella" finita 

 

Cerca una maglia rotta nella rete

che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!

Va’, per te l’ho pregato, – ora la sete

mi sarà lieve, meno acre la ruggine.

-Eugenio Montale-

3. Vassoio "Cafè Paris"

Materiale e procedimento

• vernice ferromicacea all'acqua color grigio-grafite (la trovate nei colorifici ben forniti)
• pigmenti terra di Siena bruciata, giallo di Napoli, terra d'ombra naturale, blu e verde
• vernice acrilica oro
• stencil

pigmenti: si acquistano nei negozi con materiali per dipingere o in rete. Costano circa 3 € per 50 g

i nostri acquisti da una ditta di Vicenza

 1. Mescolare molto bene la vernice ferromicacea (noi abbiamo usato il grigio-grafite)
2. Stendere una mano di vernice usando un  pennello
3. Lasciar asciugare un giorno

4. Passare una seconda mano di ferromicaceo bagnando il pennello un po' nello smalto ed un po' nei pigmenti e distribuirlo, sempre picchiettando, per ottenere un effetto materico. 

La scelta dei colori è personale, se si preferisce un oggetto che sembri più usurato utilizzare molto marrone, un po' di giallo e un pizzico di verde e blu (osservate degli oggetti arrugginiti naturalmente e... copiate). 

Lasciare asciugare un giorno

 

teglia arrugginita

5. spazzolare delicatamente il vassoio per eliminare eventuali pigmenti non incorporati nella vernice. 

6. Scegliere lo stencil, posizionarlo dentro la teglia e fissarlo con nastro carta.

stencil (l'avevamo già usato *v. qui)

7. con una spugnetta bagnata nell'oro e scaricata su un cartoncino, tamponare delicatamente lo stencil. Aspettare pochi secondi e poi staccare lo stencil controllando che il disegno sia ben definito.

 

8. Lasciar asciugare un giorno

9. il lavoro è terminato, il vassoio al tatto è grezzo e se lo volete più liscio potete passare 1-2 mani di flatting a distanza di un giorno

“Io musico te soltanto

e mentre canto la mia pelle sembra frigger come burro

dentro suoni di padelle.”

-Max Gazzé-

4. padella "Huile d'olive"

davanti

retro

Il materiale ed il procedimento sono uguali a quelli descritti per il vassoio. Cambia solo il decoro, per la padella abbiamo scelto uno stencil che ricordasse un  centrino e l'abbiamo riportato più volte sulla superficie esterna della padella. Nella parte interna abbiamo utilizzato uno stencil con la scritta olio d'oliva in francese.

stesura dei pigmenti

particolare

stencil

retro

particolare

la nostra padella con due cuori appoggiata sul

 carrello nel blu dipinto di blu

 

per ulteriori informazioni *v. tutorial effetto ruggine 

 

approfondimento

 

Se si usano padelle e pentole con il rivestimento antiaderente, a meno che non siano quelle di ultima generazione dove sia specifato PFAS, PTFE- Teflon, PFOA  free, occorre fare attenzione a non raggiungere temperature troppo elevate per la cottura, al loro consumo e a eventuali graffi della superficie.

Nel rivestimento (oggi sempre più raramente) è possibile trovare il politetrafluoroetilene: una sostanza composta da fluoro e carbonio conosciuta come Teflon, Fluon, Inoflon...Il PFOA è un composto chimico sintetico classificato dall'Associazione Internazionale  per la Ricerca sul Cancro come possibile elemento cancerogeno per l'uomo e che può produrre effetti nocivi anche sull'ambiente. 

La commissione Europea per la sicurezza degli alimenti nel 2018 ha attivato uno studio sulle sostanze perfluoroalchiliche in particolare su PFOS e PFOA e nel 2020 sono entrate in vigore restrizioni alla fabbricazione e immissione sul mercato dei PFOA.

Da uno studio recente  della Flinders University e della University of Newcastle in Australia emerge che un graffio su una padella antiaderente che contiene un rivestimento in teflon (PTFE) può rilasciare fino a 9000 particelle di micropastiche  nel cibo cucinato.

Cerchiamo di utilizzare il più possibile padelle di acciaio inox. Scaldiamole bene, passiamo un po' d'olio di oliva con un tovagliolo di carta e cuociamo i nostri cibi a fuoco vivace. 

Quello che non ho è un treno arrugginito

 che mi riporti indietro da dove sono partito.

(Fabrizio De Andrè)