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lunedì 8 novembre 2021

furoshiki, tecnica giapponese dei nodi su stoffa

giovane donna che indossa un ampio cappello di paglia seguita da un servitore e un compagno che porta un 'furoshiki', - Torii Kiyonaga - fine '700

In questo mondo
Camminiamo sopra l’inferno
Osservando i fiori
haiku* di Matsuo Bashou (1644 – 1694)

*L’haiku (o haikai) è una forma di poesia giapponese di  17 sillabe, suddivise in tre versi secondo lo schema 5-7-5. Questo genere poetico, deve il suo successo artistico Basho Matsuo (1644-1694).

Due anni fa Teresa è stata ospite di suo fratello Elio e sua cognata Ryoko a Sydney. Tutte le mattine Ryoko, di origine giapponese, 'incartava' con meravigliose stoffe il portavivande del figlio che pranzava a scuola. Seguendo una tradizione giapponese del FUROSHIKI, non usava plastica o carta e la stoffa fungeva da tovaglietta durante il pranzo.

Il furoshiki (da furo "bagno" e shiki  "aprire, spiegare") è stato usato per secoli per trasportare merci varie tra cui vestiti e cibo, ma è progressivamente caduto in disuso dopo la seconda guerra mondiale a causa dell'avvento della plastica. Ultimamente è tornato in auge grazie ad una rinnovata sensibilità ambientale che bandisce tutto ciò che inquina il pianeta. Spesso il furoshiki è decorato con la tecnica SHIBORI che consiste nel legare o manipolare il tessuto e immergerlo in un bagno di tintura che crea una sorta di fantasia astratta (*v.prossimo post). 

 

tutorial furoshiki


ALCUNI ESEMPI DI PACCHETTI REALIZZATI CON STOFFE GIAPPONESI







particolari delle stoffe
particolari delle stoffe
 
 
Ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest’oggi
è diventato ieri.

Kobayashi Issa

 
 
CONFEZIONIAMO INSIEME DUE SEMPLICI PACCHETTI
 
a. regaliamo una scatola
Abbiamo utilizzatoto un piccolo foulard, usato in passato come bandana.

1.prendiamo una qualsiasi stoffa di forma quadrata e apriamola come fosse un rombo
 
2. appoggiamo il pacchetto come nella foto

3. copriamo il pacchetto con il vertice superiore

4. ripieghiamo il vertice inferiore

4. pieghiamo   la stoffa laterale


5. annodiamo
6. se ci piace usiamo un chiudipacco 
 
i chiudipacco delle foto seguenti,  sono due manufatti confezionati da una nostra amica giapponese utilizzando fili di metallo. 
 


chiudipacco: un fiocco ed una gru


La farfalla vola
senza alcun desiderio
in questo mondo.
haiku di Matsuo Bashou

 
b. regaliamo due bottiglie di salsa di pomodoro
Il trasporto di bottiglie è sempre un po' pericoloso, spesso non sappiamo come impacchettarle per evitare spiacevoli rotture. Questo procedimento le isola proteggendole.
 
1.avevamo una grande stoffa rettangolare e con un semplice accorgimento l'abbiamo resa quadrata tagliando l'eccesso.


1.rendiamo quadrata la nostra stoffa


2. prendiamo le nostre bottiglie


3. mettiamone una  coricata vicino ad un vertice ed arrotoliamola  nella stoffa fino ad arrivare al centro del quadrato

4. facciamo lo stesso movimento con l'altra bottiglia coricata sul vertice opposto

5. prendete la stoffa a destra e torcetela ben stretta, idem con la stoffa a sinistra


6. annodate i due lembi (due nodi)


7. ecco il vostro pacchetto
Naturalmente le due bottiglie di salsa le abbiamo preparate noi *v.post pomodoro rosso valentino

 
 

CONFEZIONIAMO UNA SIMPATICA BORSA A TRACOLLA
Con una piega e tre nodi, in meno di un minuto, abbiamo a disposizione una borsa per la spesa o per il trasporto di indumenti

1. stendete il foulard su un tavolo, dovete vedere il rovescio

2. piegate il foulard in modo da ottenere un triangolo isoscele facendo combaciare due vertici


3.sul lato maggiore del triangolo prendete l'estremità destra e appoggiatela al vertice, si forma una linea perpendicolare con la base del triangolo che indica esattamente dove  fare un nodo

 
4. lato sinistro portato al vertice

5. punto dove fare il nodo

i due nodi

6. rovesciate la borsa ottenuta in modo da nascondere i nodi

particolare

7. annodate i due vertici e la borsa è finita

borsa a tracolla


CURIOSITA'

I nostri amici giapponesi sono perfezionisti nella presentazione di un regalo, anche i loro biglietti, apparentemente molto semplici, sono estremamente eleganti. Ve ne presentiamo uno invitandovi ad inventarne altri utilizzando della carta colorata.

cartoncino leggero A4 ripiegato in tre parti nel senso della lunghezza ed in altre tre parti nel senso della larghezza. Quando è chiuso forma una busta

particolare della decorazione esterna


l'interno contiene un cartoncino con gli auguri; notate in basso a destra un'altra decorazione asimmetrica con carta colorata
Spesso i biglietti ed i pacchetti sono accompagnati da un origami ( arte orientale di piegare la carta) come quelli che vi mostriamo (*v.prossimo post)
ventaglio, bambolina e kimono

samurai e geisha

Ringraziamo Vera, una nostra lettrice, la quale ci ha ricordato che anche le nostre nonne trasportavano il cibo in un canovaccio al quale avevano annodato le cocche a due a due (cioè gli angoli). 




Abbiamo già presentato pacchetti originali confezionati da noi sia con carta sia con stoffa 
Cartoncini a modo nostro
 
Se come noi ami la cultura giapponese leggi i post:

All’ombra dei fiori
nessuno
è straniero.
haiku di Matsuo Bashou


6 commenti:

  1. io l'ho sempre fatto ma non sapevo che era un'antica tecnica giapponese, grazie per l'informazione

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    1. Grazie a te Carla che ci segui. Cerchiamo di dare più informazioni possibili in ogni post che scriviamo lasciando a voi la possibilità di approfondire gli aspetti che ritenete più importanti. Un abbraccio

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  2. una bella idea per i pacchetti regalo ecologica, soprattutto ma anche un dioppio regalo se si impacchetta con un foulard di seta, o un bel canovaccio da cucina o altre stoffe pregiate

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    1. Sì Nicole, anche noi cerchiamo in tutti i modi possibili di usare meno carta e possibilmente meno plastica. Un abbraccio

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  3. mia nonna contadina del sud ha sempre fatto borse contenitori con stoffe e nodi per portare a casa i prodotti dell'orto, è bello sapere che è un'antica arte del Giappone

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    1. Cara Vera, ti ringraziamo per averci ricordato una nostra usanza che abbiamo dimenticato. Anche le nostre nonne impacchettavano i cibi con un bel canovaccio da cucina. Riportiamo questa informazione sul post. Un abbraccio

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