Nel solco della tradizione tardo-medioevale, l'Umanesimo che caratterizzò il Rinascimento costituì la prima grande fioritura dello spirito " religioso" in epoca post-medioevale. Trovarono in esso piena espressione le idee di dignità umana, di universalità della nostra specie, di un'unità politica e religiosa ecumenica.
Oggi vi parliamo della nostra visita a Reano, un piccolo comune verde e tranquillo di circa 1700 abitanti situato a 25 km da Torino.
Reano, vista del paesaggio - fonte wikimedia |
La parte antica del paese ha origine medioevale ed è sovrastata da un
Castello con torri e merli del XIII secolo, sorto sui resti di un antico fortilizio romano, che dal 1566 al 1876 è stato di proprietà della famiglia nobile piemontese dei Dal Pozzo della Cisterna. Attualmente è di proprietà privata, visibile solo esternamente, ma non visitabile. Lo sguardo è attratto dal colore rosa che lo caratterizza, sembra uscire da un libro di fiabe.
castello di Reano |
|
Penserete come ci hanno chiesto alcuni amici .. ma se non potete visitare neppure il castello che ci andate a fare a Reano?
Andiamo a visitare un museo rinascimentale... ebbene sì! l'avreste mai pensato? Neppure noi, ma quasi per caso (forse mai niente è a caso) siamo venute a conoscenza che proprio in questo piccolo paese c'è una cappella-museo dove sono costuditi sette bellissimi grandi dipinti appartenenti al ciclo pittorico di Pietrafitta, eseguiti da alcuni fra i migliori pittori toscani presenti a Firenze alla fine del cinquecento e che rappresentano una delle testimonianze più significative dell'arte tardo rinascimentale toscana.
Così, visto che siamo curiose e sappiamo che a volte le cose più belle sono proprio quelle nascoste o inaspettate, ci siamo documentate in rete e abbiamo scritto una mail a museoreano@gmail.com per avere informazioni sulla visita.
La risposta è arrivata quasi subito e gentilmente ci è stato chiesto di comunicare il numero dei visitatori, data e ora per organizzare una visita guidata gratuita, come gratuito è anche l'ampio posteggio nelle sue vicinanze.
Con queste premesse positive siamo partite alla volta di Reano un po' incuriosite, un po' scettiche, un po' speranzose.
Museo Civico della Cappella della Madonna della Pietà |
particolari della facciata |
Arrivate davanti al Museo Civico della Cappella della Madonna della Pietà in Via Maria Vittoria 45, siamo state accolte molto calorosamente dall'Assessore alla cultura Giuseppe Morra che con la sua tenacia e costanza è artefice di tutto questo, dall'espertissima guida Andrea Carnino, giornalista e studioso di case reali, da alcune persone del luogo e da altri visitatori come noi.
La guida Andrea Carnino ci ha fatto accomodare nella cappella della Madonna della Pietà: splendida chiesetta dall'aspetto neoclassico, donata alla popolazione reanese dai Principi della Cisterna e fatta ristrutturare nel 1844 dal principe Carlo Emanuele dal Pozzo e ci ha illustrato in modo accurato e con dovizia di particolari la storia della cappella e dei dipinti.
particolari dell'interno - foto di Laura Contini Ghezza |
Qui si può ammirare un'arca che custodisce le salme dei principi, adornata da due statue di marmo bianco opere di Vincenzo Vela, un bassorilievo con influssi del Canova del 1828 opera di Giovanni Maria Benzoni e un affresco raffigurante la Madonna con in grembo il Cristo morto realizzato nel 1523 da Jacobino Longo.
particolari dell'interno - foto di Laura Contini Ghezza |
Curiosità: la cappella pare che sia stata costruita attorno a un pilone divenuto meta di devozione a seguito di una leggenda che racconta di un fatto miracoloso avvenuto nel '500: un bambino giocando avrebbe scagliato un sasso contro l'effige mariana provocandone il sanguinamento.
I DIPINTI
area presbiteriale - foto di Laura Contini Ghezza |
I dipinti erano originariamente otto (uno è andato perduto) vennero commissionati nel 1584 dal banchiere fiorentino Alessandro degli Acciaiuoli per decorare la cappella che fece realizzare dall'architetto Buontalenti nella sua tenuta di Pietrafitta a San Geminiano; a questo scopo si rivolse ai migliori allievi del Bronzino che dipinsero questi otto quadri le cui figure femminili in primo piano rappresentano alcuni membri della sua famiglia.
Ma come sono finiti questi dipinti da San Geminiano a Reano?
Noi ve lo raccontiamo brevemente, per maggiori informazioni:
*v. "Il tesoro di Reano" di Arabella Cifani- 19 marzo 2021- Il Giornale dell'Arte
*v. "Il tesoro di Reano" di Arabella Cifani - 07 Febbraio 2021 - la Repubblica
*v. "Le meraviglie d'arte custodite a Reano" - di Andrea Carnino - HistoriaRegni
Quando il banchiere fallì, Carlo Alberto dal Pozzo (Arcivescovo di Pisa) acquistò nel 1598 la tenuta di Pietrafitta* con i suoi dipinti, che alla sua morte fu ereditata dal nipote Amedeo Dal Pozzo, Marchese di Voghera e Maggiordomo di Carlo Emanuele I.
In seguito i dal Pozzo ritennero necessario trasferire i dipinti a Torino e così furono trasportati dalla Toscana in Piemonte ed esposti nel 1782 a Palazzo Cisterna di Torino, per poi essere trasferiti, nel 1856, al castello di Reano. In seguito 4 di questi vennero donati alla Chiesa di San Giorgio Martire di Reano e 3 alla cappella della Madonna della Pietà.
* la tenuta di Pietrafitta è rimasta di proprietà della famiglia Dal Pozzo fino al matrimonio di Maria Vittoria con Amedeo I di Spagna. Venne quindi ereditata dai Savoia-Aosta i quali impiantarono nuovi vigneti ed uliveti, trasformandola in una della più prestigiose aziende agricole italiane. Oggi la Fattoria di Pietrafitta si estende su una superficie di 300 ettari e dispone di 40 ettari di vigneti e 20 di uliveti.
Nel 1996 i quadri vennero riscoperti da due critici e storici dell'arte (Arabella Cifani e Franco Monetti) e restaurati dagli esperti della Reggia di Venaria (*v. post); sono stati presentati al Louvre e hanno suscitato l'interesse del British Museum di Londra e della Galleria degli Uffizi a Firenze.
le riproduzioni fotografiche dei 4 dipinti dell'area presbiteriale
|
riprendiamo la nostra visita guidata
Conosciuta tutta la storia, possiamo adesso ammirare nella parte presbiteriale grandi e fedeli riproduzioni fotografiche su tela dei 4 dipinti originali che sono ancora custoditi nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire a Reano ( purtroppo è visitabile solo negli orari di apertura delle funzioni ecclesiastiche)
Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire |
alcuni particolari dei 4 dipinti - foto di Laura Contini Ghezza |
I dipinti sono: la “Nascita della Vergine Maria”, di Giovanni Maria Butteri, il “Matrimonio di Maria”, di Giovanni Battista Bizelli, la “Visitazione” e l’”Annunciazione”, entrambe di Lorenzo Vaiani detto lo “Sciorina”.
scale per salire al primo piano del museo |
Saliti al primo piano di questo piccolo ma delizioso museo, si rimane incantati dalle rimanenti 3 grandi tele originali spendidamente restaurate, tutte risalenti al 1585: L’ “Incoronazione di Maria”, olio su tela di Alessandro Allori detto il “Bronzino”; la “Presentazione di Maria al tempio”, olio su tela di Giovanni Maria Butteri e La “Dormitio Virginis”, olio su tela di Giovanni Battista Naldini.
L'ottavo dipinto realizzato da Alessandro Allori raffigurante Cristo che fa visita alla Madonna è andato perduto.
L’Incoronazione di Maria, Alessandro Allori detto il Bronzino foto di Laura Contini Ghezza |
Presentazione di Maria di Giovanni Maria Butteri foto di Laura Contini Ghezza |
La Dormitio virginis di Giovanni Battista Naldini foto di Laura Contini Ghezza |
alcuni particolari |
Assessore Giuseppe Morra, la guida Andrea Carnino e alcuni visitatori |
Al termine della visita abbiamo potuto visionare un contributo mediatico e ascoltare le nuove proposte dell'Assessore Morra per un progetto di connubio tra arte e scienza con il supporto di due scienziati del CERN di Ginevra, residenti a Reano.
scienza e arte: è la foto relativa ad uno scontro di particelle |
non conoscevo Reano, incredibile questa storia
RispondiEliminaCara Giustina anche noi ne siamo venute a conoscenza per caso e ne siamo rimaste incantate.
Eliminabellissimo post, grazie per averci fatto conoscere questo museo
RispondiEliminaRoberto, noi consigliamo la visione diretta, sono emozionanti.
Eliminaè un uovo di pasqua non sapevo che a in questo paese ci fosse un museo con dipinti così importanti
RispondiEliminaE' veramente sorprendente, anche il ritrovamento è incredibile.
Eliminaquesta estste verremo in Piemonte e tra i giri metteremo anche questo grazie per l'informazione
RispondiEliminaCara Mariaelena è una tappa d'obbligo, ti consigliamo Reano e la Sacra di San Michele, sono imperdibili.
Eliminabellissimo
RispondiEliminaSì, non abbiamo parole sufficienti a descrivere tanta magnificenza
Eliminawonderful paintings
RispondiEliminaDearest Jessy, thank you for your comment. These paintings are so beautiful that they take your breath away. Greetings from Italy
Eliminaincredibile, quanta bellezza questi dipinti
RispondiEliminaSiamo d'accordo, bellissimi in foto ma la visione dal vero lascia senza fiato
Eliminaavete fatto bene a pubblicizzare queste cose belle e poco conosciute
RispondiEliminaDany "la bellezza salverà il mondo ( Dostoevskij) "... divulghiamola
Eliminabellissimo grazie
RispondiEliminaGrazie a te che ci segui in questi piccoli musei...
Eliminaveramente una bella sorpresa
RispondiEliminaAnche per noi, siamo abituate a visitare musei ma questo ci ha veramente stupite
EliminaChe meraviglia! Grazie per queste informazioni
RispondiEliminaSiamo felici di esserti state utili con questo post, è il nostro scopo
Eliminasiete come Sherlock Holmes ..chissà come avete fatto a trovare questo museo in questo piccolo paese
RispondiEliminaCara Saretta, la notizia di questo museo l'abbiamo appresa per caso leggendo una pagina di facebook che non avevamo cercato.. ovviamente ci siamo precipitate perchè è a pochi km da casa nostra
Eliminabellissimi dipinti e storia interessante e curiosa
RispondiEliminaLa scoperta di questi capolavori ha dell'incredibile, frutto di coincidenze ma soprattutto della preparazione e sensibilità della dott.ssa Cifani, storica dell'Arte.
Eliminaamo questo tipo di pittura e questi quadri sembrano veramente belli , meritano una visita
RispondiEliminaGiorgio Massimo, te lo consigliamo, la realtà supera la fotografia...
EliminaBrave che fate scoprire queste cose artistiche nascoste , che meritano davvero
RispondiEliminaMaria Grazia, anche per noi questi quadri sono stati una scoperta impensabile e meravigliosa: meglio condividere
Eliminache bella storia che avete raccontato , incredibile questa scoperta che avete fatto, grazie per averla pubblicata
RispondiEliminaSiamo felici di condividere il più possibile la bellezza che ci circonda ...
EliminaMi fa molto piacere che abbiate apprezzato questi dipinti che sono famosi in tutto il mondo salvo che in piemonte...
RispondiEliminaImpossibile restare indifferenti, la divulgazione di tanta bellezza è un obbligo morale
EliminaDimenticavo: l'avete commentato molto bene.. brave!
RispondiEliminaGentile Dott.ssa siamo onorate di averla ospitata nel nostro blog e ancora di più per aver ricevuto un suo riscontro positivo, la ringraziamo sentitamente. Riceva i nostri complimenti e quelli dei lettori per aver scoperto questi capolavori.
EliminaMagnificoa Reano la
RispondiEliminaProssima volta fate una capatina anche dall'Azienda Vitivinica Rhea per una degustazione dei suoi vini! Imperdibile!
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02rzBjAxg5ctr7nNsgVR7k89ip4Qhi2TmzNL58wWzx7eXs7uq4VZxYmTh2UENcRiqBl&id=100051068415794
Pensavamo ad uno scherzo ed invece l'azienda vitivinicola esiste veramente... Reano, piccolo microcosmo, non finisce di stupirci... vicino alla chiesa abbiamo persino trovato un'azienda che produce mongolfiere, chissà quali altre sorprese....
Elimina