Google Translate

mercoledì 28 giugno 2023

intervista ad un artista: Papi Moreno, i suoi quadri, i alcuni e i tamburi del mare

 

Il tuo unico dovere è salvare i tuoi sogni.

 (Amedeo Modigliani)

Questo è un post un po' diverso dai soliti, o meglio, si parla sempre di arte, ma non di quella che solitamente raccontiamo dopo visite a musei e mostre (*v. pagina)

Abbiamo conosciuto ad una manifestazione (il Palio della Gru a Grugliasco *v.post) alcuni pittori, tra questi ci ha colpito in particolare uno di loro, sia per la sua pittura sia per gli strani strumenti musicali che costruisce e suona. 

L'artista di cui vogliamo parlarvi oggi  si chiama Papi Moreno, un personaggio eclettico e variegato che ha dedicato e dedica la sua vita all'arte nei suoi vari aspetti: pittura, musica, costruzione di strumenti musicali e oggettistica in legno (lampade, giocattoli per bambini ecc..)   

Papi Moreno suona il didgeridoo


Incuriosite da tutto questo gli  abbiamo chiesto di raccontarci un po' di lui e della sua arte  e qui sotto riportiamo una "specie" di intervista che gli abbiamo fatto  
  

 

 AGGIORNAMENTO NEWS

mostra personale 7 settembre - 4 ottobre 2023

alcuni quadri esposti

alcuni didgeridoo esposti
 

1. CHI E' PAPI MORENO?

Papi Moreno

Papi Moreno è il mio nome d'arte, nasco come grafico pubblicitario e mi sono dedicato anche a produzioni fotografiche per vari anni. 

Circa trent'anni fa,  dopo aver avuto varie  esperienze personali in ambito sciamanico e olistico ho scelto di dedicarmi al Didjeridoo, uno strumento musicale proveniente dalla cultura aborigena australiana, del quale in seguito  sono  diventato  suonatore, insegnante e costruttore.   

Per alcuni anni  ho avuto l'opportunità di essere accreditato alla nascente organizzazione a tutela degli strumenti realizzati dalla famiglia Gurruwiwi ed ho importato molti dei loro Yidaki (altro nome dei Didjeridoo), erano i primissimi in Italia. Da allora ad oggi hanno avuto un grande consenso nel mondo. 

Senior Gurruwiwi del clan Galpu (Nhulunbuy- Arnhem Land).

Dopo aver suonato  e  collaborato con musicisti di varie parti del mondo e insegnato per una decina d’anni in giro per l’Italia mi sono concentrato sulla costruzione degli strumenti e sulla pittura.

 

Siamo andate a leggere la sua biografia e abbiamo trovato molte  esperienze musicali e collaborazioni interessanti;  ne segnaliamo qualcuna:

con il suonatore aborigeno Mark Atkins, con il gruppo aborigeno australiano Wadumhbah, con i monaci tibetani, con il chitarrista australiano Tommy Emmanuel con il quale ha suonato per il Consolato Australiano.  

A gennaio 2004 ha suonato in Vaticano  in presenza del Papa Karol Józef Wojtyła, nella sala Paolo VI (Sala Nervi) insieme all'orchestra del Sermig, Arsenale della Pace (Torino).
Ha collaborato con il cantautore Gianmaria Testa, l'attore Giuseppe Cederna, il cabarettista Paolo Rossi, l'attore Marco Paolini ecc....

se vuoi saperne di più: 

*v. sito ufficiale

*v. la biografia estesa 

*v. canale you tube 


A tutti prima o poi capita di vivere una coincidenza incredibile capace di modificare almeno in parte il corso dell’esistenza: sono quelli che Jung definiva “eventi sincronistici”, fenomeni in grado di cambiare l’immagine che abbiamo di noi stessi, il nostro modo di vedere il mondo, di aprirci a nuove prospettive.

- Nulla Succede per Caso, Robert Hopke-

2.COME E' AVVENUTO QUESTO INCONTRO CON IL DIDJERIDOO E CON LA CULTURA ABORIGENA

Come succedono spesso le cose, non per caso; per me  questo incontro doveva avvenire, anzi forse è stato lui a trovare me.

A Natale del 1992 comprai un bambù in una bancarella a Torino; lo portai a casa e lo misi in salotto provando ogni tanto a farlo vibrare. Nonostante le mie ricerche, non riuscivo a trovare informazioni al riguardo; internet ancora non era diffuso e io non lo utilizzavo molto.
Dopo qualche mese andai ad assistere a una
rappresentazione musicale  di un gruppo aborigeno dove il didjeridoo accompagnava canti e danze tradizionali.
Fui rapito dal suono dello strumento, così mi  avvicinai al palco, dal lato del suonatore, e rimasi ipnotizzato per tutta la durata dello spettacolo  a osservare la tecnica che utilizzava.
Non potevo immaginare cosa stesse succedendo: si stava instaurando in me l’embrione del mio nuovo vivere.
Per me suonare il didjeridoo non significa solo emettere dei suoni entro schemi ritmici, ma  entrare in contatto con gli aspetti  più profondi e creativi di me. 

Il mio ringraziamento principale va innanzitutto al popolo aborigeno da cui proviene lo strumento. 

Questo è ciò che mi hanno detto le persone aborigene o di origine aborigena che ho poi incontrato:

 “....continua a suonare il didjeridoo senza nulla prendere dal nostro popolo, nessun ritmo, nessun nome, nessuna decorazione sacra... fai la tua musica e non fare competizioni!"

- dal libro  "DIDJERIDU. Suonare un albero.Tecniche, frequenze e benefici." di Papi Moreno - MP ebook - Terza edizione riveduta e corretta del libro metodo con CD + extra 12

(con la tecnica della respirazione circolare completa)

*per informazioni sul sito 


 
Siamo tutti visitatori in questo tempo e in questo mondo. 
Siamo solo di passaggio. 
Il nostro compito qui è osservare, imparare, crescere, amare 
e poi tornare a casa".
(antico proverbio degli Aborigeni australiani)
 
3.COSA SONO I DIDJERIDOO?

 
 

Il didgeridoo (detto anche didjeridoo o didjeridu) è costituito da un tronco di eucalipto giovane scavato all’interno dalle termiti che si nutrono delle sostanze organiche presenti nel midollo. 

Uno dei nomi originali più diffuso è Yidaki, il termine cambia a seconda del clan di provenienza. L’origine geografica è nell'Australia del nord, nelle terre di Arnhem, nel Kimberley e nelle zone che si affacciano sul golfo di Carpentaria e risale a migliaia di anni or sono. 

In realtà è forse il più antico strumento a fiato giunto ai giorni nostri, ma è prima di tutto un oggetto rituale molto caro al popolo aborigeno australiano.

*v. presentazione dei didgeridoo

Alcuni didgeridoo di  Papi Moreno

 

4.  QUALE E' L'ORIGINE DEL NOME E QUALI SONO LE CARATTERISTICHE SONORE DI QUESTO STRUMENTO?

Il nome didgeridoo è un termine onomatopeico, dato dagli inglesi, che si origina dal suono stesso dello strumento. 

Musicalmente questo strumento si può classificare nella categoria degli aerofoni ad ancia labiale. Soffiando al suo interno, con una particolare tecnica di respirazione e di vibrazione delle labbra, si sviluppano una serie di armonici che si diffondono dall’estremità opposta. La tecnica della respirazione circolare messa a punto dagli aborigeni è unica, nata dall’esigenza di dare continuità al suono. Oggi viene usato come un vero e proprio strumento inserito nei più disparati generi musicali, anche (e qui ritrova parte della sua origine) in musicoterapia e in sedute di meditazione/rilassamento.

 Papi Moreno - didgeridoo at the sea

 video condiviso da youtube

 

5. COSTRUISCI DA SOLO QUESTI STRUMENTI?

"Quando ho visto per la prima volta i didgeridoo originali aborigeni sono rimasto affascinato dalla semplicità della lavorazione." 


Si, gli strumenti che creo sono effettivamente tutti pezzi unici realizzati tramite il metodo del taglio longitudinale, lo scavo interno, il riassemblaggio delle due parti tagliate e la decorazione che viene fatta con colori acrilici, tenendo fede ai 4 colori di base aborigeni e/o con l'ausilio di un incisore. I colori tradizionali sono l'argilla bianca e le ocre nere, rosse e gialle.

 

foto di  Papi Moreno

*v. informazioni e vendita al dettaglio


6. CHE PROPRIETA' HANNO IL SUONO E LA VIBRAZIONE DI QUESTO STRUMENTO?

Il suono ancestrale del didjeridoo e la sua vibrazione indirizzati sul corpo in modo equilibrato e profondo, intervengono in aiuto dello stato psicofisico. Il suono induce a un stato di rilassamento e la frequenza di vibrazione entra in risonanza con la frequenza degli organi, viene percepito attraverso l'orecchio e riempie la mente di immagini, la vibrazione viene avvertita come un leggero calore che "entra" attraverso i tessuti corporei. 

Sono tipiche e ricorrenti le sensazioni di leggerezza, di rilassamento mente e corpo, di emozioni interiori provate durante e subito dopo l'applicazione.

7. COSA SIGNIFICA MASSAGGIO SONORO? 

E' un massaggio che viene fatto tramite il suono e le vibrazioni dello strumento sfiorando il corpo. 

Il massaggio dinamizza il corpo dando una rinnovata energia, entra in risonanza con gli organi, attenua le tensioni fisiche e psichiche, aiuta ad ascoltarsi in profondità e di conseguenza stimola l'intuito e la creatività.

Dopo tanti anni di prove e di ricerca  ho messo a punto un lettino vibrante dotato di una cassa di risonanza che permette la trasmissione delle vibrazioni del didjeridoo suonato all'interno della cassa stessa per rafforzarne l'effetto vibratorio. 

massaggio sonoro presso l'ospedale "San Giovanni Antica Sede" di Torino.

*v. la scheda sul lettino vibroacustico

*v. altre informazioni sul sito


8. QUAL E' IL TUO STILE DI PITTURA?

"Da bambino mi piaceva realizzare disegni con i puntini, anche da ragazzino era un continuo 'puntinando' fino a quando, durante le scuole superiori ho studiato il Puntinismo in Storia dell’Arte e l'ho utilizzato anche nel periodo degli studi. Negli anni dello studio di Grafico Pubblicitario ho usato più volte questa tecnica finché ho scoperto la "dot painting"(=corrente artistica che realizza opere accostando  punti di colore; è conosciuta per essere la tecnica di pittura tradizionale utilizzata dagli aborigeni australiani)   che utilizzo in parte sui didgeridoo che costruisco". 

Ho scelto una pittura minimalista che gioca sui contrasti dei colori, sul puntino che traccia linee di varie forme e, in qualche quadro, sulla collocazione di un particolare più realistico.


*v. altre informazioni e foto sul sito 

 

 9. CHE COS'E' IL TAMBURO DEL MARE?

 (OCEAN DRUM) 

"Fatti cullare da questo suono ancestrale"

Questo tamburo ripropone acusticamente la lieve onda del mare che si infrange sulla riva e torna indietro in un moto continuo con l'onda che si infrange con più potenza. E' possibile, facendolo roteare leggermente, riproporre il suono dell'oceano in lontananza. Sta a noi farlo "suonare" come più ci piace. Via via che lo si utilizza si diventa sempre più pratici nel creare gli effetti desiderati. E' un ottimo compagno per il rilassamento individuale o di gruppo. 

 

I tamburi del mare che creo, sono pezzi unici, niente plastica, niente pelle animale, solo legno e all'interno piccole sfere di metallo. Le misure variano tra i 35 e i 45 cm di diametro.

 
tamburo di mare - ocean drum 

Per informazioni:   *v. sito per informazioni e prenotazioni 

 
 CONCLUSIONI

Siamo soddisfatte di questa esperienza, è praticamente la nostra prima intervista (... pensiamo già che non sarà l'unica!!) ad un artista, in questo caso originale e poliedrico. 

Siamo felici di poter contribuire  con il nostro blog alla divulgazione artistica espressa attraverso pittura, strumenti musicali ancestrali, oggetti e giochi in arte povera... il tutto inserito in una visione olistica che connette arte, musica, benessere psico-fisico e Natura.

Papi Moreno è un artista e un personaggio che siamo contente di aver incontrato e che ringraziamo per la sua disponibilità nel raccontarci di lui e delle sue opere. 

Se vi abbiamo incuriosito come è accaduto a noi con i suoi quadri e i suoi strumenti musicali potete contattarlo via email   *morpapi@gmail.com o per Tel. 338 3890373


APPROFONDIMENTO

Gli Aborigeni australiani

"La cultura aborigena inizia con il suo popolo. Le guide aborigene aprono una porta su un mondo che molte persone non credono che esista ancora. Un mondo in cui passato, presente e futuro coesistono. Non c'è niente di più entusiasmante per un viaggiatore di un'esperienza totalmente nuova. Questo è ciò di cui sono fatti i ricordi."

- Dr Aden Ridgeway, appartenente ai Gumbaynggirr - fonte 

Gli  aborigeni australiani sono gli  appartenenti alle popolazioni autoctone dell'Australia che la raggiunsero probabilmente circa 50.000 anni fa (la datazione non è certa e potrebbe essere molto più remota). Il nome aborigeno (=ab origine, dal latino all'origine) è il termine usato dai primi colonizzatori delle terre australiane alla fine del XVIII sec. per definire la popolazione indigene con cui si erano subito scontrati. 

Gli aborigeni   cacciatori e raccoglitori, erano organizzati per lo più in gruppi nomadi e svilupparono diverse tradizioni spirituali basate essenzialmente sulla cultura della Madre Terra, rappresentando  la cultura vivente più antica del pianeta. Conosciuta in tutto il mondo è la loro montagna sacra, Uluru, un massiccio roccioso di colore rosso al centro di una vasta zona pianeggiante.

La loro cultura è olistica,  hanno stretti legami con la comunità, la famiglia e un rapporto  profondo per la terra che conserva la loro storia, le loro usanze, gli antenati.

L'arte, elemento fondamentale aborigeno, comprende dipinti, sculture di legno, abiti da cerimonia,  decorazione di strumenti musicali, in particolare didgeridoo, armi come boomerang  e oggetti rituali.

Le opere d'arte venivano usate per segnare il territorio, raccontare eventi storici, miti e leggende del dreamtime (=tempo ancestrale del Sogno, un periodo antecedente alla creazione del mondo), insegnare le leggi e la morale. I materiali per la pittura (come certi tipi di ocra) venivano commerciati e scambiati in tutto il territorio.

Oggi, in tutta l'Australia, sono in vendita riproduzioni su tela di opere di pittori aborigeni contemporanei. Queste tele sono nostre, acquistate in Australia, presto ve ne racconteremo la storia  in un post su Sydney.

Vi proponiamo qualche esempio:



 "Questa terra è sacra. Sente i tuoi passi quando cammini. Tutti gli esseri viventi possono sentirti. C'è stato un tempo in cui gli antenati hanno camminato su questa terra e tuttora gli aborigeni sentono che gli antenati li osservano. Gli antenati hanno tramandato la loro conoscenza ai popoli aborigeni attraverso il DNA e lo stesso DNA esiste ancora negli aborigeni in tutta l'Australia.

- Timmy "Djawa" Burarrwanga di Bawaka Homeland, East Arnhemland- fonte

In Australia vi sono circa 500 diverse comunità di aborigeni, ciascuna con una propria identità linguistica e territoriale, organizzati in clan distinti.

La popolazione aborigena è stata decimata del 90% dalla colonizzazione, iniziata nel 1788, per una serie di concause: 1. malattie veneree, varicella, vaiolo, influenza e il morbillo per le quali gli aborigeni non avevano sviluppato gli anticorpi; 2. la perdita della terra (e quindi delle fonti di cibo) 3. gli omicidi. I coloni europei si addentrarono nel continente appropriandosi del territorio  e introducendo pecore, conigli e bovini che rovinarono l'ecosistema originario. Un altro provvedimento vergognoso fu la consuetudine di separare i bambini dalla pelle più chiara dalle loro famiglie; i bambini sottratti con la forza erano educati  agli usi e costumi occidentali, religione compresa.
Nel 1967 è stato indetto un referendum per permettere ai nativi australiani di votare. Questa data e il successo del referendum  hanno segnato una svolta civile nei rapporti con gli aborigeni. Si è aperto nel paese un dibattito costruttivo che ha riconosciuto i diritti degli aborigeni e nel 2008 sono arrivate le scuse dei governanti. Oggi gli aborigeni sono circa 900.000.

Curiosità: Nel 1990 è stato pubblicato il romanzo "E venne chiamata due cuori" della scrittrice Marlo Morgan. Nel libro, diventato in breve tempo un best seller internazionale, l'autrice sosteneva di aver vissuto con gli aborigeni e ne riportava usi e costumi inverosimili e contestati dagli stessi aborigeni, tanto da costringere la Marlo a precisare che non si trattava di autobiografia ma di un romanzo.


 

49 commenti:

  1. belissimo post, molto interessante

    RispondiElimina
  2. non sapevo dell'esistenza di qusti stumenti; tutto molto originale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono strumenti ancestrali, promuovono emozioni profonde... Un abbraccio

      Elimina
  3. ora vi siete messe a fare le giornaliste? vi riesce bene! ciao ^-^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Sara, impegnativo ma molto divertente.... Un abbraccio

      Elimina
  4. Risposte
    1. Grazie Roby, anche noi siamo rimaste incantate dai suoni degli strumenti e non solo... Un abbraccio

      Elimina
  5. Risposte
    1. Grazie, cerchiamo di fare del nostro meglio soprattutto se parliamo di Arte, Natura e Musica. Un abbraccio

      Elimina
  6. very nice, the music with this instrument is amazing; these handmade tools are beautiful, congratulations

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Thank you Janet Rey, this music is exciting. Greetings from Italy

      Elimina
  7. tutto molto nuovo per me, ma molto interessante e originale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì Carla, questo tipo di musica ancestrale merita un approfondimento perchè carica di emozioni. Un abbraccio

      Elimina
  8. Sono entusiasta di questo nuovo post. Grazie.Maida

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Maida noi lo siamo più di te. Questo post è stato accolto con molto calore ed interesse sia in Italia sia all'estero...merito di Moreno. Un abbraccio

      Elimina
  9. post originale ; strumenti per me sconosciuti , che hanno un grande fascino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. D'accordo su tutta la linea, noi conoscevamo gli strumenti e risentire i suoni ci ha lasciate entusiaste. Un abbraccio

      Elimina
  10. it is a very fascinating story; this tools are magical

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yes, the magic is in the millenary history of this music that hypnotizes us. Greetings from Italy

      Elimina
  11. Risposte
    1. Grazie Dany, anche per noi è stata un'esperienza indimenticabile dal punto di vista umano e artistico. Un abbraccio

      Elimina
  12. beautiful paintings and very interesting musical instruments, so original and with an ancestral sound!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. This artist manages to communicate emotion, history, art and nature... Greetings from Italy

      Elimina
  13. for various personal reasons I know and love the music of the Australian aborigines; beautiful these instruments handmade by this Italian artist congratulations

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Music has no boundaries, just listen with your heart and a world opens up for you. Many greetings from Italy

      Elimina
  14. Bravissimo sei proprio un vero artista

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non abbiamo dubbi, Moreno è un artista poliedrico che esprime la sua arte in vari campi... Un abbraccio

      Elimina
  15. che storia affascinante! mi piace la frase di Robert Hopke sul nulla è a caso ; in questa storia si ha la conferma! . bravo artista

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ce lo chiediamo spesso se tutto avviene per caso o se vi è una Regia superiore.... in questo caso parrebbe di sì.... Un abbraccio

      Elimina
  16. didgeridoo e i tamburi di mare che meraviglia, sono belli anche come oggetti da decorazione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, bellissimi da vedere ed emozionanti da ascoltare... Un abbraccio

      Elimina
  17. un vero artista con un animo sensibile e molto umile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai colto il tratto principale di questo artista: l'umiltà, caratteristica insolita per la maggior parte di noi... Un abbraccio

      Elimina
  18. il didgeridoo ..un suono potente che entra dentro, quel video sul mare è bellissimo; anche il suono dei tamburi è bello sembrano veramente onde del mare.,,incredibile

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sentire questi strumenti in concerto è un'esperienza unica e incomunicabile attraverso la riproduzione sonora che è già coinvolgente... Un abbraccio

      Elimina
  19. connessione tra arte e natura, troppo bello

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Arte pittorica, Musica e Natura sono una triade elevatissima, un tassello della nostra umanità. Un abbraccio

      Elimina
  20. che bella la frase di Nulla Succede per Caso, Robert Hopke - è proprio vero! anche per me è stato così. Leggendo la storia di questo artista si capisce quale è stato il punto di svolta che ha cambiato la sua vita, non so se nel bene o male , ma l'importante è seguire il messaggio che chiama e poi quello che succede, succede

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perfettamente d'accordo, seguire istintivamente i propri sogni, questa è l'essenza della vita. Un abbraccio

      Elimina
  21. vacker artikel, alla mycket intressanta, konstiga instrument, original och med magiska ljud

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tack, även vi lockades av ljudens magi och dessa instruments uråldriga historia. Hälsningar från Italien

      Elimina
  22. E brave!! Moreno è un' anima bella e sensibile, e in questo stato non puoi non creare capolavori. Sentiremo parlare sempre dì più di questo artista e delle sue opere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, abbiamo cercato di presentare Moreno nell'aspetto più vero e profondo del suo essere artista, non è stato difficile perchè l'evidenza si manifesta da sola. Un abbraccio

      Elimina
  23. D'accordo, niente da togliere e niente da aggiungere...un abbraccio

    RispondiElimina
  24. Grazie Moreno, siamo entusiasti del nostro tamburo del mare , è bello e suona benissimo, sembrano proprio le onde...se cercate non dubitate, prendetelo da lui! I quadri semplici, profondi e originali

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tanto entusiasmo è ben riposto... ti ringraziamo per il tuo commento. Un abbraccio

      Elimina
  25. molto intrigante questo servizio, sicuramente quello che mi ha colpito maggiormente è la riproduzione sonora delle onde del mare con il tamburo. tutto quello che viene fatto dal legno oltre i suoni è sempre una magica realizzazione di arte e di ingegneria. Complimenti all'artista che riproduce questi strumenti e a voi che promulgate queste notizie.

    RispondiElimina
  26. La musica come linguaggio universale ci cattura sempre. Questa è particolarmente emozionante ed evoca ricordi onirici. Grazie per la tua riflessione. Un abbraccio

    RispondiElimina

Grazie per aver commentato il nostro post..se desideri informazioni scrivici vitadashabby@gmail.com - pa&te