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mercoledì 14 giugno 2023

Come tingere la stoffa con colori naturali - tutorial

banco di spezie - mercato marocchino

Ruba tutti i colori del mondo e dipingi la tela della tua vita eliminando il grigio delle paure e delle ansie.
Abbandona i tuoi vecchi abiti mentali e vestiti di allegria.
(Omar Falworth)

sguardo d'insieme

Abbiamo già pubblicato un post per tingere le stoffe con le chalk paint *v.post, ed eravamo  state piacevolemente colpite dalle tonalità leggere e dai colori delicati e romantici che avevamo ottenuto.  Nella foto qui sotto alcuni sacchettini realizzati con avanzi di stoffe bianco-naturale   tinte con le chalk

sacchetti ralizzati con stoffa tinta con le chalk

Quando siamo andate alla fiera dell'Orso ad Aosta *v.post, abbiamo visto un banco artigianale con filati tinti con prodotti naturali e ci sono piaciuti molto: le sfumature naturali dell'ocra, i verdi, gli azzurri ecc.. non hanno niente a che fare con i colori industriali delle stoffe che troviamo nei negozi. 

tessuti e filati colorati con piante tintorie

Inoltre tingere i tessuti in modo naturale  è  un' attività  ecosostenibile, rispettosa dell'ambiente, che utilizza  fiori, foglie, radici, spezie, senza sostanze chimiche (vari agenti inquinanti e  tossici*)  e per questo ci piace ancora di più!  

*è stato stimato che la produzione tessile è responsabile di circa il 20% dell'inquinamento globale dell'acqua potabile a causa dei processi di tintura e finitura e che il lavaggio di capi sintetici rilasci ogni anno 0,5 milioni di tonnellate di microfibre nei mari.

 Per questi motivi abbiamo deciso  di sperimentare e le tappe sono state le seguenti:

1. documentarsi 

2. reperire il materiale necessario 

1. abbiamo capito che (come per la tinta con le chalk) è necessario tingere con queste tecniche solo stoffe e filati naturali: cotone, canapa, lino, lana, seta di colore bianco o comunque molto chiaro, privi di macchie o aloni e,  per quanto riguardano i filati, non a gomitoli ma a matasse.

2. Altra cosa importante, mentre per la chalk non c'è stato bisogno di mordenti o fissativi perchè il pigmento una volta  assorbito non si degrada nemmeno dopo numerosi lavaggi (ne avevamo fatti 40) a mano e in lavatrice e a tutte le temperature; con i coloranti  naturali occorre quasi sempre eseguire l'operazione della "mordenzatura"   prima della tintura per ammorbidire le fibre della stoffa  e  facilitare maggiormente il fissaggio del colore e poi (non sempre) il fissaggio alla fine della colorazione.

3.  in sostanza le operazioni da fare sono: 

- scelta della stoffa: lavata,  asciugata, senza macchie, aloni e appretti;

- scelta degli ingredienti per  il mordente e mordenzatura; 

- scelta dei materiali naturali (frutta, fiori, cortecce, radici, spezie ecc..)  in base al colore che si vuole ottenere e bagno tintoreo;

 - in ultimo il fissaggio.    

MORDENZATURA

Abbiamo cercato di capire di più  sulla mordenzatura e abbiamo trovato in rete numerose notizie.  Esistono vari modi e materiali per fare questa operazione e che la scelta dell'ingrediente  dipende anche dal tipo di fibra da tingere; alcuni di questi materiali spesso sono usati insieme; gli ingredienti più citati sono:

- cremor tartaro (utilizzato anche come lievito per dolci v. chiffon cake)

- allume di rocca (un sale naturale usato anche come deodorante)

- i tannini e i sali di ferro  

- la soda Solvay

- aceto (consigliato anche come ingrediente per il fissaggio finale)

-  sale (consigliato anche come ingrediente per il fissaggio finale).

Alcuni saltano il passaggio della mordenzatura soprattutto se il tessuto è stato lavato numerose volte e se nel bagno tintoreo si aggiunge il sale e l'aceto come abbiamo fatto noi con quasi tutti i tessuti tinti.

Da  inesperte abbiamo deciso di provare con quello che abbiamo a disposizione: cremor tartaro e soprattutto aceto e sale.

 provando e magari anche sbagliando si impara !!

Riportiamo alcuni procedementi che abbiamo trovato in rete e che utilizzano (cremor tartaro, aceto e sale)

dal sito verdevero:

Soluzione per mordente all’aceto
1 parte di aceto bianco
4 parti di acqua fredda

Questa soluzione è indicata per la preparazione di tinture a base di fiori, foglie e vegetali.
Immergete i capi nella soluzione e bollite per 1 ora.

Soluzione per mordente al sale
1 parte di sale
16 parti di acqua fredda

Questa soluzione è indicata per la preparazione del colore a base di bacche o frutta. Immergete i capi nella soluzione e bollite per 1 ora. Una volta bollito nel mordente, sciacquate il tessuto in acqua fredda.

dal sito Panini tessuti e tendaggi

Soluzione con cremor tartaro

Immergere il tessuto da tingere in acqua fredda e cremor tartaro per qualche ora o per la notte,  nella dose di 1 cucchiato di cremor tartaro per ogni litro di acqua.


BAGNO TINTOREO PER STOFFA

Questi sono colori che si possono ottenere con prodotti naturali:  

rosso- barbabietola, karkadè, la radice del tarassaco, il peperoncino, buccia delle cipolle rosse

rosso scuro: riso nero

giallo - arancio - buccia delle cipolle gialle, curcuma, scorza di arancia, calendula, zafferano, tarassaco, camomilla, melograno

 ocra- marrone - caffè, ghiande, mallo di noce, tè, castagno

blu- viola  - cavolo rosso, mirtillo, uva rossa, fiori di papavero, hennè, guado.

verde -  melograno, ortica, spinaci e verdure verdi, salvia
rosa - ginestra, amarene, ciliege, fragole, lamponi, lavanda, rose 

Per tingere  occorre  preparare prima la tintura :
procurarsi  l'ortaggio, la frutta o la spezia scelta   per il colore di cui abbiamo bisogno (viene consigliato di utilizzare  la stessa quantità  di petali, foglie, bacche  per lo stesso peso di tessuto da colorare; il doppio per scorze  di agrumi o cortecce di alberi e la metà per le spezie, caffè, tisane)  
Procurarsi una pentola capiente in acciaio inox e far bollire   per almeno un'ora in acqua  il prodotto naturale scelto tagliato in piccoli pezzi o schiacciato  o tritato in un  mixer. Lasciare raffreddare completamente, magari  tutta la notte per ottenere un colore più intenso; quindi filtrare l'acqua colorata
 
colorazione della stoffa o dei filati  

consigliamo per le prime prove di utilizzare piccoli pezzi di stoffa o canovacci;
non tingere i gomitoli, ma  le matasse. 
 
Dopo aver  preparato il tessuto  con il lavaggio e la mordenzatura, inserirlo nella pentola con il colore ottenuto  e far bollire  a fuoco lento per almeno un' ora; dopo si può anche lasciare raffreddare in ammollo. 
Sciacquare  in acqua fredda fino a quando il colore  non smette di fuoriuscire dal tessuto. 

Dopo la colorazione, procedere al fissaggio del colore.

Procedimento:

immergere i capi strizzati  in un contenitore con acqua fredda e aceto (quattro parti di acqua e una di aceto) o con acqua e sale grosso (un cucchiaio di sale per ogni litro d’acqua).  Lasciate agire anche tutta la notte. Poi togliete il capo, sciacquatelo, strizzatelo e laciate asciugare.



LE NOSTRE PROVE 

ingredienti 

  • 1 cucchiaio raso di curcuma e 0,5 g di zafferano + 300 g di acqua (giallo)
  • un quarto di cavolo rosso + 300 g di acqua (azzurro)
  • 1 barbabietola rossa già cotta + 300 g di acqua (rosso/rosa)
 procedimento semplificato
(senza mordenzatura e senza aggiunta di aceto e sale nel bagno tintoreo)
1. prendere 3 pentolini, mettere in ciascuno 300 g di acqua
2. nel primo pentolino inserire il cucchiaio di curcuma e lo zafferano e fare bollire per 20 minuti
3. nel secondo tagliuzzare la barbabietola e fare bollire 20 minuti
4. nel terzo pentolino tagliare il cavolo a striscioline e fare bollire per 20 minuti
5. lasciar raffreddare
6. eliminare i pezzi di verdure e inserire le stoffe; fare bollire 20 minuti e lasciare raffreddare nell'acqua per alcune ore (noi le abbiamo lasciate tutta la notte).
Ecco i risultati:


stoffa nell'acqua del cavolo

stoffa nella curcuma

i tre tovaglioli colorati prima di immergerli in acqua salata e aceto per fissare il colore

Sorpresa: durante il fissaggio il colore è cambiato ad eccezione del giallo

cambio di colore dopo l'immersione  in acqua, aceto e sale

Dopo il fissaggio abbiamo lavato con acqua fredda i tre tovaglioli e solo quello giallo ha mantenuto colori brillanti
foto dei tre tovaglioli stirati 

Colorazione di stoffe di lino con mordente
Per verificare l'efficacia di un mordente abbiamo preso 2 centrini di lino uguali  ed 1 lo abbiamo lasciato a bagno in acqua addizionata al cremor tartaro per due ore.

Occorrente per il mordente 

  • un bicchiere d'acqua
  • g. 8 di cremor tartaro (una bustina)
Occorrente per il colore bordeaux

  • la buccia di 1 kg di cipolle rosse
  • 1 bicchiere di acqua
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto bianco
Occorrente per fissare il colore
  • 1 bicchiere di acqua
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto
Procedimento
1. prendiamo due centrini bianchi di lino
2. solo 1 centrino lo lasciamo a bagno 2 ore in acqua e cremor tartaro
3. sciacquiamo leggermente il centrino
4. cuciamo un filo di cotone sul centrino che non è stato a bagno nel cremor tartaro
5. mettiamo i due centrini nella pentola con acqua, sale, aceto e bucce di cipolle e lasciamo bollire per 30 minuti. 
6. lasciamo raffreddare alcune ore
7. sciacquiano e immergiamo i tovaglioli in un miscuglio di acqua a temperatura ambiente, sale e aceto e lasciamo agire tutta una notte per fissare il colore.
Risultato: Non notiamo nessuna differenza

 
Occorrente per il colore marrone
  • tre tazzine di caffè espresso
  • un centrino di lino bianco
  • 1 bicchiere d'acqua
Procedimento
1. in un pentolino di acciaio inox mettere il caffè, l'acqua e il centrino
2. far bollire 10 minuti
3. lasciar raffreddare alcune ore

Occorrente per fissare il colore
  • 1 bicchiere di acqua
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto

i due centrini di lino uno dei quali è stato a bagno con il mordente a base di cremor tartaro ed il centrino colorato con il caffè

i centrini colorati con cipolle rosse e caffè


Tintura con l'acqua di riso nero

Abbiamo provato anche la tintura con l'acqua del riso nero, è molto coprente e si ottiene un bel colore rosso scuro tendente al marrone. Abbiamo utilizzato l'acqua di cottura del riso nero alla quale abbiamo aggiunto un cucchiaio di sale e mezzo bicchiere di aceto. Dopo aver inserito un tovagliolo di cotone bianco l'abbiamo fatto bollire per 20 minuti lasciandolo poi raffreddare per tutta la notte. Al mattino l'abbiamo lavato con acqua fredda e questo è il risultato:


colore ottenuto con acqua di riso nero

Coloriamo le matassine
Abbiamo dei gomitoli di cotone bianco e proviamo a colorarli. Il primo passo è quello di formare delle matassine per permettere al bagno tintoreo di circolare bene tra le fibre.
 
gomitolo di cotone bianco
 
Vogliamo provare le capacità tintoree della paprika, che non abbiamo ancora usato. Useremo anche il nostro colorante preferito, la curcuma per testare  la persistenza del colore su una matassina. 
 

Abbiamo preparato due pentolini di acciaio inox, nel primo abbiamo inserito: 
  • 1 cucchiaio di parika 
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto
  • 1 bicchiere d'acqua
nel secondo pentolino abbiamo inserito:
  • 1 cucchiaio di curcuma
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto
  • 1 bicchiere d'acqua
Abbiamo portato ad ebollizione le due miscele ed inserito le matassine facendole cuocere per circa 30 minuti. Dopo aver lasciato raffreddare e riposare per alcune ore (6), abbiamo sciacquato le matassine ed inserite in un bagno composto da:
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto bianco
  • mezzo bicchiere di acqua fredda
Il bagno è durato tutta la notte ed i risultati, dopo il risciacquo sono questi che vedete in foto: il colore rilasciato dalla paprika è delicato e molto gradevole, è uno rosa tendente al salmone. 
 
ecco i risultati
Lo mettiamo ad asciugare all'aria. 
matassine appena stese

un pò di  delusione.....
il color rosa salmone è sparito, permane il giallo intenso della curcuma

PAPAVERO
papaveri

La nostra amica Nadia ci ha regalato della polvere di papavero che si ottiene raccogliendone i petali, seccandoli e polverizzandoli. E' usata un Marocco come coadiuvante nelle tinture per capelli a base di Hennè, per creare uno crub, per tingere mani e piedi e per tessuti. Siamo molto curiose e proviamo a colorare un centrino di cotone.


polvere di papavero

Occorrente:
  • 1 cucchiaino di polvere di papavero
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto
  • 1 bicchiere d'acqua
bagno tintoreo

Abbiamo portato ad ebollizione l'acqua con la polvere di papavero, inserito la stoffa facendola cuocere per circa 30 minuti. Dopo aver lasciato raffreddare e riposare per alcune ore (6), abbiamo sciacquato la stoffa e inserita in un bagno composto da:
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto bianco
  • mezzo bicchiere di acqua fredda
Dopo alcune ore ecco i risultati:
un bel rosa antico su tessuto di canapa

Ci siamo chieste se aumentando la dose della polvere di papavero il colore sarebbe stato più intenso. Abbiamo sperimentato triplicando la polvere ed ecco il risultato:
aumentando la polvere di papavero il risultato non è quello che ci saremmo aspettate, il colore dipende moltissimo dal tessuto, quello tondo è canapa, quello quadrato è un cotone molto sottile.
 

Curiosità
scrub in Marocco si prepara con queste modalità:
1. sapone di marsiglia grattugiato + polvere di papavero, si spalma sul corpo sotto la doccia
2. crema per il corpo + polvere di papavero, si spalma sul corpo e dopo segue la doccia
La pelle risulta molto morbida perchè la polvere si presenta granulosa e agisce delicatamente come esfogliante eliminando la pelle secca. Il papavero lascia una leggera e gradevole colorazione rossa alla pelle. Noi lo abbiamo verificato sulle nostre mani.
tinta per i capelli
Il colorante principale è l'Hennè il quale si scioglie in un decotto ottenuto facendo bollire lavanda, rosmarino, scorza di melograno e polvere di papavero. Si ottiene una colorazione dei capelli castano scuro con riflessi rossi.

KARKADE'

i fiori di ibisco dopo la bollitura

In dispensa avevamo dei fiori d'ibisco, il Karkadè, e abbiamo preparato un bagno tintoreo con questa proporzione:
  • 20 g di Karkadè
  • 150 g di acqua senza cloro (minerale)
  • 1 cucchiaio di sale
  • 2 cucchiai di aceto
Procedimento
Abbiamo portato ad ebollizione l'acqua con i fiori di Ibisco, eliminato i fiori e inserito la stoffa facendola cuocere per circa 30 minuti. Dopo aver lasciato raffreddare e riposare per alcune ore (6), abbiamo sciacquato la stoffa e inserita in un bagno composto da:
  • 1 cucchiaio di sale grosso
  • 2 cucchiai di aceto bianco
  • mezzo bicchiere di acqua fredda
Dopo tutta la notte abbiamo sciacquato e lasciato asciugare; ecco i risultati:

il colore non ci convince, si potrebbe riprovare diminuendo la quantità del fiore

insieme


RISULTATO FINALE e CONCLUSIONI
Abbiamo compreso che il colore di un capo non si può improvvisare, è un'arte messa a punto dall'uomo nel corso dei secoli. Per ottenere dei risultati discreti dobbiamo esercitarci, provare e soprattutto sperimentare.
I colori più resistenti e brillanti li abbiamo ottenuti con
  • rosso: bucce di cipolla rossa
  • bordeaux: acqua di cottura del riso nero
  • giallo: curcuma+zafferano
  • marronecaffè
E' possibile evitare la mordenzatura, se si usano questi prodotti, inserendo nel bagno tintoreo l'aceto e il sale.
Non sappiamo a quanti lavaggi possiamo sottoporli prima che i colori sbiadiscano. Vi faremo sapere.
Per ottenere cerchi più chiari sul tessuto è sufficiente pizzicare parte della stoffa con degli elestici prima di metterla nel bagno di colore (*prossimo post).
Questi bagni tintorei possono essere utilizzati per colorare cartoncini bianchi utilizzando un pennello morbido e lasciando asciugare all'aria. 
 
Consigli:
1. fissare sempre il colore dopo il bagno tintoreo con sale e aceto.
2. esistono in commercio confezioni di coloranti industriali per tessuti. Valutate bene la composizione dei colori e l'impatto ambientale prima di usarli
3. molti coloranti artificiali contengono Nichel, se siete allergici frapponete un tessuto bianco tra la pelle e l'indumento. 
4. se i vostri indumenti nuovi perdono molto colore teneteli tutta la notte a bagno con acqua fredda alla quale avrete aggiunto un pugno di sale e un bicchiere di aceto. Ripetete l'operazione tutte le volte che lavate l'indumento e che continua a perdere colore.
5. quando inseriamo gli indumenti neri o scuri in lavatrice aggiungiamo sempre un po' di aceto bianco nel lavaggio principale e un po' di aceto bianco nella vaschetta dell'ammorbidente (NON usiamo ammorbidenti). L'aceto, oltre a disinfettare, ravvivare e fissare i colori ha anche funzione di anticalcare per cui il capo risulta più morbido.
6. prima di tingere capi importanti fate delle prove con pezzetti di stoffa perchè ogni tessuto reagisce diversamente.
L'arte tintoria è molto complessa e si avvale di conoscenze approfondite di botanica, chimica, storia che sono la sintesi dei saperi degli artigiani. Nonostante la spietata concorrenza dell'industria i prodotti ottenuti dalle loro abili mani sono opere d'arte.  Troviamo affascinante  colorare i nostri tessuti avvalendoci di procedimenti elementari, ben lontani dalle complesse tecniche tintorie degli artigiani. 
 
Curiosità : con ingredienti naturali abbiamo colorato le uova di Pasqua

I colori naturali da usare in cucina
Sono utili per dare a piatti poveri un aspetto invitante, possono essere usati nella preparazione dei bagni tintorei
- giallo: curcuma, zafferano
- rosa-rosso: succo o polpa frullata di barbabietola
- arancione:scorze di arancia e mandarino
verde: alga spirulina in polvere o spinaci tritati
bianco: cocco disidratatoalbume + zucchero in polvere (glassa)
- marrone: cioccolato, caffè, orzo, acqua del riso nero
beige: cannella, zucchero di canna 
 

alcuni centrini asciugati e stirati


Approfondimento
breve storia dell'arte tintoria
La storia della tintura dei tessuti è legata alla tessitura e inizia nel lontano Neolitico. Perchè tingere un tessuto? Per senso artistico, la ricerca del bello è legata indissolubilmente alla natura umana. 
Gli Egizi tingevano il lino, nella gamma dei gialli e dei rossi con: l'hennè, il cartamo, lo zafferano, la curcuma, usando come mordente l'allume, di cui possedevano giacimenti.
Gli ebrei tingevano le matasse, usando il kermes (=un parassita della quercia), i mirtilli, le galle di quercia e il bitume del mar Morto per ottenere il nero.
I più conosciuti tintori del Mediterraneo furono i Fenici, che scoprirono, verso la metà del XV secolo a.C., la porpora, tintura ricavata dai molluschi della famiglia murex.
In India fin dal III millennio a.C. le tecniche di tintura erano molto raffinate, famosi sono i loro batik 
In Giappone si ricavavano dalle alghe dei colori usati per tingere la seta i kimono.
Nel sud America Maya, Aztechi, Toltechi e Inca tingevano cotone o lana di alpaca e vigogna con colori molto brillanti ottenuti da radici, cortecce, legno e rosso di cocciniglia. Questi materiali, dopo la scoperta delle Americhe,  rivoluzionarono le tecniche di tintura in Europa.
Taranto divenne famosa per la tintura con l'oricello, un tipo di lichene, che unito alla porpora serviva ad abbassare il costo altissimo di questo colore.
La scoperta dell'America, modificò radicalmente la tecnica tintoria, nuovi prodotti si resero disponibili, il guado e il kermes furono sostituiti dall'indaco e dalla cocciniglia.
Ma la vera rivoluzione arrivò nel 1856 quando l'inglese William Henry Perkin scoprì accidentalmente un colore malva derivato dall'anilina (si ottiene dal benzene). Per la fine del secolo molti coloranti naturali furono sostituiti da quelli chimici che costavano poco.

curiosità: Il guado (= è una pianta comune anche in Italia dalla quale si estrae il colore blu) era tra i coloranti indaco utilizzati un tempo per la tintura della tela con cui venivano confezionati i blue jeans.
Con il colorante a base di guado i Britanni si tingevano il volto con il colore blu/azzurro che rendeva il loro aspetto più terribile in battaglia.

 




12 commenti:

  1. sono contenta per questo post, l'argomento mi interssa molto

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    1. Cara Rosamaria, se nelle tue sperimentazioni ti sorgono dei dubbi, scrivici. Un abbraccio

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  2. bel post colorato e interessante

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    1. Adoriamo i colori, vorremmo colorare il mondo... Un abbraccio

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  3. Risposte
    1. Prova anche tu, Sandra67 e raccontaci la tua esperienza. Un abbraccio

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  4. Risposte
    1. I colori sono quanto di incredibile ed inaspettato ci riserva la Natura. I colori sono Pace. Un abbraccio

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