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giovedì 8 giugno 2023

mercati e fiere storici : Balon di Torino, Porta Palazzo, Fiera di Santa Caterina a Rivoli e Fiera di Sant'Orso ad Aosta- Palio della Gru a Grugliasco

Mercato a Porta Palazzo, ('L Balon),1891,
 Lorenzo Delleani, GAM, Torino

"Ogni oggetto nasconde dietro di sé una storia, un vissuto, particolari sensazioni ed emozioni."

"raccolta di racconti - Antonio Sobrio"

Talvolta ci capita di visitare i mercatini dell'usato e dell'antiquariato... per noi   sono "luoghi del riciclo creativo"; questa attività  oltre che divertente, ci permette di scoprire, recuperare oggetti e piccoli mobili a poco prezzo che poi restauriamo o trasformiamo. Nei nostri post spesso facciamo riferimento a oggetti recuperati nei mercatini o per strada vicino ai cassonetti.  Gli oggetti e i mobili  recuperati, sono quelli che meritano di avere una nuova vita o di continuare a vivere, invece di finire in  discarica. Troviamo sempre dei buoni motivi per il recupero, magari  sono fatti con  un bel legno o hanno qualche particolare o una forma  interessante  oppure si prestano a trasformazioni  d'uso ed il loro recupero  genera in noi una grande soddisfazione. 

Oltre ai mercatini , ogni tanto ci piace anche andare a visitare qualche fiera o rievocazione storica.

In questo post vi raccontiamo di:  

1. Balon di Torino

2. Mercato di Porta Palazzo a Torino

3. Fiera di Santa Caterina a Rivoli

4. Mercato Europeo a Rivoli

5. Fiera di Sant'Orso ad Aosta

6. Palio della Gru di Grugliasco

*v. post oggetti da mercatini 

 

  1.BALON DI TORINO

(piemontese; pronuncia [ba'lʊŋ])

"È una tale confusione di cose e d'avanzi di cose da far impazzire il disgraziato che ne dovesse far l'inventario."

Edmondo De Amicis, "Speranze e glorie. Le tre capitali, 1911"


E' un celeberrimo e storico mercato delle pulci, si trova al centro di Torino -Borgo Dora- adiacente al mercato di Porta Palazzo. Il nome, sorto in epoca medioevale, potrebbe derivare  da "Borgo del Pilone" in riferimento ai piloni di un ponte sulla Dora Riparia oppure da Osteria del Pallone presente in questa zona nel 1600 ma, probabilmente, dalla presenza in loco di uno sferisterio con bocciofila all'inizio del 1900. 
Il nome nascerebbe proprio dal detto degli operai "Andoma a gieughe al balon", (="andiamo a scommettere sulla partita di pallone elastico"), dal quale deriva il nome di Borgata del Pallone, semplificato in Balon.
Nato alla fine del 1700, il suo sviluppo (e l'ubicazione definitiva) fu favorito dalla nascita della stazione ferroviaria del 1868 che incrementò il trasporto di merci e uomini.
Il Balon, diffondendosi su tutto il Borgo Dora e fondendosi al vicino mercato alimentare di Porta Palazzo, dà vita ogni sabato al più esteso  mercato all'aperto d'Europa. 
Le foto del Balon sono del nostro amico Carlo. 
 
 
Dagli anni ottanta è stato istituito anche il Gran Balon, che si tiene la seconda domenica di ogni mese e a cui partecipano ben 250 espositori senza contare i numerosi negozi di antiquariato della zona.. 
















 

Cortile del Maglio
Torino,  Piazza Borgo Dora
interno ex Arsenale Militare.
L'edificazione del complesso risale al 1867 ed 
il recupero funzionale al 2003.

Maglio: non vi sembra un robot?


2. MERCATO DI PORTA PALAZZO A TORINO

“Oltre a essere la mia città, Torino è anche la mia casa. E come ogni casa contiene un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto di Piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino, e il ripostiglio del Balon, e una quantità di altre cose e di altre storie”.
(Giuseppe Culicchia)

la zona dei contadini


Il mercato di Porta Palazzo -Porta Pila per i torinesi- il cui nome deriva da una delle porte della città, l’antica Postierla (=piccola apertura nelle mura) di San Michele, si trova in Piazza della Repubblica che con i suoi 51.300 mq è la più grande piazza di Torino.  Il mercato si è insediato nel 1835 quando si costruirono le prime tettoie e successivamente  le famose Ghiacciaie, enormi spazi nel sottosuolo suddivisi in quattro piani che vennero utilizzate per depositare le merci, grazie al ghiaccio raccolto nei prati o proveniente dal Moncenisio.
 
l'orologio

Nel 1916 fu edificata la tettoia dell’Orologio e   nel 2005 è stato costruito un nuovo padiglione pentagonale su tre piani, in vetro e cemento, opera dell’architetto Massimiliano Fuksas, che ha sostituito il vecchio padiglione sede del mercato dell’abbigliamento, realizzato nel 1963.
Oggi il mercato di Porta Palazzo si svolge tutti i giorni offrendo le merci più disparate  ed  il sabato raggiunge anche 100.000 visitatori. Colpiscono i colori sgargianti delle bancarelle multietniche, i profumi delle erbe aromatiche sempre presenti e il vociare di una calda umanità.
mercato coperto ed esterno
 
Una veduta della piazza e del mercato nella seconda metà dell'Ottocento fonte wikimedia
il mercato di porta palazzo nel 1913 -
fonte wikimedia


Nei paraggi del mercato si può osservare:

particolare delle Porte Palatine

veduta con i giardini reali alle spalle

in lontananza la Mole Antonelliana

“… per vederla in tutta la sua bellezza bisogna capitarvi una mattina di sabato d’inverno, in pieno mercato. Uno Zola torinese potrebbe mettere lì la scena di un romanzo intitolato Il ventre di Torino…”.
-Da Le tre capitali – Torino, Firenze, Roma di Edmondo De Amicis-



3.FIERA DI SANTA CATERINA A RIVOLI

CITTA' METROPOLITANA DI TORINO - edizione n.657


Le prime notizie di questa fiera risalgono al 1365 in un documento ufficiale firmato dal conte Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, in cui è citata una Fiera intitolata alla Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto.  Nel Medioevo, in occasione della Fiera, si festeggiava sia la ricorrenza religiosa che la fine del raccolto.
La Fiera di Santa Caterina, che tradizionalmente ha luogo il quarto lunedì del mese di novembre, una volta era la conclusione della stagione agricola, l'occasione, fin dal lontano Medioevo, di scambiare o vendere i prodotti agricoli e il bestiame consuetudine che si è protratta nel tempo fino agli inizi del terzo millennio.  A partire  dal ‘900, la  manifestazione ha perso  la sua connotazione  iniziale, ma continua a essere  tutt’oggi un importante evento sociale ed economico per la città. Oggi la fiera è uno dei mercati all'aperto più estesi d'Italia che offre merce di tutti i tipi, dagli alimentari all'abbigliamento dai prodotti per la casa e molto altro. 
Andare alla fiera può essere anche l'occasione  per visitare il  notevole centro storico di Rivoli e   il campanile della Collegiata del 1300, la chiesa seicentesca di Santa Maria della Stella,   il settecentesco palazzo Piozzo di Rosignano, la Chiesa di Santa Croce, la Chiesa di San Rocco del 1630, la Chiesa di San Martino,  e il suo Castello sede del museo di arte contemporanea *v.post 
 
castello
 
Castello di Rivoli


La casa del Conte Verde

particolare degli archi

mercato all'incrocio di corso Susa e corso Francia

Obelisco Beccaria a Rivoli

Sul corso Francia si trovano gli obelischi eretti  nel 1808 in onore di Giovanni Battista Beccaria, l’astronomo che per primo compì la misurazione del meridiano che attraversa il Piemonte. Uno degli obelischi si trova a Rivoli, all'ingresso della cittadina, l'altro in piazza Statuto a Torino.

Obelisco Beccaria a Torino

scorci di via Piol*
*la via è una delle strade più importanti di Rivoli, pedonale e fiancheggiata da eleganti negozi,   sale da piazza Martiri della Libertà  al centro storico, fino a Piazza Matteotti e da li  si può proseguire per il Castello. Lungo la via si trovano alcuni edifici storici come la casa del Conte Verde 

banchi  con alimenti
 olive, caramelle, formaggi, frutta secca...
oggetti per la casa e bigiotteria
stoffe e tappeti
gli immancabili gnomi per Natale
incensi

 4.MERCATO EUROPEO A RIVOLI

31 marzo, 1-2 aprile 2023 - VIII° edizione

In primavera si ripresenta il mercato itinerante europeo costituito da una serie di bancarelle colorate, con prevalenza di quelle che offrono cibo di strada. Partecipano numerose nazioni che sponsorizzano i loro prodotti con assaggi, musica, profumi, su tutto aleggia l'odore del fumo delle grigliate.

oggettistica

cibo di strada



 

FIERA DI SANT'ORSO, AOSTA

FOIRE DE SAINT-OURS, AOSTE

"...la vecchia Aosta di cesaree mura
ammantellata, che nel varco alpino
èleva sopra i barbari manieri
l’arco di Augusto…"
- Giosuè Carducci, Piemonte -
 
E' una della fiere più antiche d'Italia, pare sia nata intorno all'anno 1000 come mercato di prodotti locali ma la leggenda narra che i mercanti si ispirarono a  Sant'Orso che dal sagrato della chiesa distribuiva sandali di legno ai poveri.  Si svolge nel centro di Aosta, il 30 e il 31 gennaio di ogni anno.
La fiera è un trionfo dell'artigianato tipico; si possono trovare molti  prodotti   come la grolla (recipiente in legno anticamente usato per bere in compagnia) e la coppa dell'amicizia (recipiente con vari beccucci  e con coperchio  che viene usato tra amici e parenti  per condividere  il caffè alla valdaostana: bevanda a base di caffè e grappa o il vin brulè), i sabot e i sock- piun (calzature tipiche realizzate solitamente a mano), attrezzi agricoli, cesteria, giocattoli tradizionali (tatà, galletto), molti oggetti intagliati nel legno o scolpiti nella pietra ollare o realizzati in ferro battuto, pizzi realizzati a tombolo  

1. sculture, mobili  e intaglio su legno 

alcune foto sono della nostra amica Laura


2. lavorazione della pietra
comprese le lose che sono lastre di roccia usate come tegole o come griglie da cucina 

tetto con lose, foto di Laura

 3.  ferro battuto 

torello realizzato con ferri di cavallo

incudine, martello, pinze
polenta su vecchia stufa di ghisa

Lungo il percorso, a ridosso dei muri, erano state sistemate piccole stufe a legna sulle quali cuoceva la polenta dentro paioli di rame.
 
Ed inoltre: lavorazione del cuoio, tessitura, merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti per il vino... 
arcolaio

tessuti e filati colorati con piante tintorie

lavori manuali realizzati dalle suore di San Giuseppe e dai parrocchiani
 sparsi nelle missioni di tutto il mondo


un po' di folklore
Tipici cappelli di feltro colorato con falde larghe che finiscono a punta; elmi  da celti con corna; personaggi originali  che cucinano per strada  la polenta ecc .

 foto della nostra amica Maria Rosa
 
ruota di mulino dove fino agli anni '60 si macinavano le farine
foto di Maria Rosa

NON SOLO MERCATI E FIERE !!.. 

Quando  si visita  qualche manifestazione specialmente se in una città d'arte è consigliabile concedersi del tempo per visitare  qualche monumento e  il centro storico, come in questo caso:  se amate le antiche vestigia  immergetevi nell'epoca romana e  visitate  ad Aosta* questo museo a cielo aperto, vi colpirà la storia romana con le mura possenti che hanno attraversato i secoli

*Aosta fu fondata da Augusto nel 25 a.C.: la città conserva tutt'oggi l'organizzazione urbanistica romana  formata da un rettangolo circondato da mura al cui interno si incrociano strade perpendicolari.

Fra le testimonianze storiche più valide dell'epoca romana nella città  ci sono:  il Teatro Romano  risalente al I secolo d.C.  con  la sua imponente facciata alta 22 metri, la Porta Pretoria e l'Arco Romano

teatro romano

Teatro Romano

area del teatro


Porta Pretoria, ingresso orientale della città
Cattedrale di Santa Maria Assunta


5. PALIO DELLA GRU A GRUGLIASCO

34°EDIZIONE- 1°DOMENICA DI GIUGNO


due carri con le gru stilizzate

Grugliasco è una piccola cittadina ai confini di Torino che partecipa al programma "Viaggio nel tempo", una serie di rievocazioni storiche della città Metropolitana. Il Palio della Gru consiste in una corsa che vede i sette canton (Borghi) di Grugliasco sfidarsi in una gara di velocità e resistenza nella quale quattro persone per ogni borgo  trainano un carro dal peso di circa 65 Kg con sopra una  Gru stilizzata in legno, simbolo di Grugliasco. Siamo felici della scelta di non utilizzare animali vivi in questa rievocazione.
La corsa è preceduta da una sfilata in costume con bande musicali e sbandieratori e dalla sagra paesana con hobbisti, antichi mestieri, pittori, bancarelle, cibo  di strada e "Pompieropoli", dove i bambini si arrampicano su una parete rocciosa, camminano su un ponte tibetano e partecipano a vari giochi.

sfilata storica
 
Sono presenti numerosi pittori tra i quali:

 il centro storico

Chiesa di San Cassiano
edificio millenario, più volte restaurato,
la facciata, in stile classico,  risale al 1881


Torre Campanaria 
eretta in epoca medioevale per scopi difensivi e civici





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12 commenti:

  1. Risposte
    1. E' stato molto interessante visitare questi mercati, li consigliamo. Un abbraccio

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  2. Risposte
    1. Cara Sara, è vero, ci abbiamo messo un anno a scrivere e pubblicare questo post, ma ci siamo divertite. Un abbraccio

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  3. quando si racconta di storia , di folklore e di arte va sempre bene

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    1. Storia, arte, artigianato sono le nostre passioni e il blog lo certifica.....

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  4. ciao grazie per la menzione se volete possiamo fare un articolo/post sui didgeridoo, la scuola, i massaggi vibroacustici, la musica e le altre cose....

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    1. Certamente, siamo molto interessate e incuriosite dalla produzione dei didgeridoo, questi insoliti strumenti aborigeni. Mandaci pure una relazione sulla tua produzione strumentale e artistica, la pubblicheremo

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  5. belle le sagre, interessanti gli accenni storici, buon lavoro per la ricerca di questi eventi, un piccolo appunto ........non sempre le bancarelle hanno le originalità che si richiedono........per questi eventi....comunque interessanti le storie di queste sagre e le loro evoluzioni.......ad oggi

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    1. Hai colpito nel segno, le bancarelle offrono spesso prodotti industriali, ma noi sia alla ricerca di manufatti artigianali che sono molto migliori sia dal punto di vista funzionale sia estetico. Un abbraccio

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  6. Che belli che sono questi mercati! Davide 6 anni

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    1. Carissimo Davide sei il nostro lettore più giovane, ti ringraziamo molto per il tuo commento. Un abbraccio

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Grazie per aver commentato il nostro post..se desideri informazioni scrivici vitadashabby@gmail.com - pa&te