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sabato 29 luglio 2023

Alpignano (To) XXIII Palio dij cossot - rievocazione storica

 "Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“
- Lalla Romano -
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/

Domenica calda di fine luglio, che fare?...si va per sagre o rievocazioni storiche? ok!! 



Tra le varie possibilità ne abbiamo scelta una abbastanza vicina a casa e alla quale non avevamo mai partecipato: il Palio dij Cossot* (o coussot = zucchino) ad Alpignano Comune della città metropolitana di Torino
*La manifestazione è iniziata il 21 luglio ed è terminata il 23 luglio con la corsa dei Cossot, cioè delle zucche.
locandina 2023

Sinceramente siamo andate senza molte aspettative, invece siamo state  piacevolmente  colpite da varie attrazioni, alcune di buon livello, come la partecipazione  del gruppo musicale dei Valkanorr,

Valkanorr (*v.video e informazioni più avanti nel post)

la divulgazione letteraria con la scrittrice brasiliana Tatiane Paiva (Follow the stars - romanzo storico - Land editore)

Tatiane Paiva con il suo libro

e la presenza delle Belly...ssime, un  gruppo amatoriale di danza orientale e Tribal Bellydance con indirizzo Global Caravan Bellydance e Medieval Tribal...

 Belly...ssime (*v.video e informazioni più avanti nel post)

e poi molto altro ancora:  accampamenti pittoreschi,

battaglie con armature,

spettacoli di giocoleria, giochi per bambini, tiro con l'arco,

uso dei trampoli

tiro con l'arco

gastronomia,


laboratori ludici, cortei con numerosissimi personaggi in abiti settecenteschi

ballo dei "nobili", rappresentanza del gruppo storico di  Nichelino 

 

falconieri,

 
numerose bancarelle con prodotti artigianali,
 

ricostruzione di ambienti abitativi del 1600,

Nota curiosa il  concorso (assaggi di preparazioni artigianali) dell’Hippocrasso, che è un'antica bevanda medievale, antenata del vermouth,  a base di vino aromatizzato, fermentato e addolcito con miele  
nella foto preparazione dell'Ippocrasso nel medioevo fonte Wikimedia
 
 
entrata dell'Istituto Missioni Consolata

La manifestazione si è svolta su un'ampia zona verde all'interno del Castello Provana e dell'Istituto Missioni Consolata siti nel Comune di Alpignano ed è dedicata ai festeggiamenti del patrono San Giacomo. 

Castello dei Conti Provana

Il palio celebra la figura del Conte Provana ricordato con le sue figlie e la futura sposa. Durante la rievocazione viene ricostruita una battaglia realmente  combattuta nel 1678 tra l'esercito di Luigi XIV di Francia, comandato da De la Croix, e il  Conte Francesco II Provana di Alpignano che  difese il suo territorio grazie anche all'aiuto dei soldati del Duca di Savoia: insieme respinsero con successo l'avanzata di Luigi XIV  (*v. approfondimento al fondo del post)

la battaglia con picche, spade e mazze

 
Noi abbiamo assistito alle manifestazioni programmate nell'ultimo giorno del palio e ci soffermiamo sugli aspetti che ci hanno maggiormente interessate.
Non conoscevamo il gruppo torinese dei Valkanorr e abbiamo apprezzato la proposta musicale di questo insolito quartetto formato da due cornamuse e due percussionisti. I brani musicali e i loro costumi ricordano ritmi celtico-medioevali e vi assicuriamo che sprizzano energia da ogni nota. Accompagnava, non ufficialmente, la band una giovane ragazza che ha ballato  con una grazia ed una intensità fuori dagli schemi interpretando con movenze personali la musica dei Valkanorr
 
"Urla di cornamuse e rombi di tamburi. 
  Melodie antiche e ritmi viscerali"
 

 

 gioia pura sotto il porticato di Alpignano al Palio dij cossot! Con l'immancabile e travolgente danza di Falka! Video condiviso dalla pagina dei Valkanorr su facebook

 


 Valkanorr  e  Belly..ssime 

*v. per  video, informazioni e foto sui Valkanorr

- Facebook

- You tube

- Instagram

Anche la presenza delle Belly...ssime è stata una piacevole sorpresa. Il gruppo amatoriale, con sede ad Avigliana, è guidato dalla maestra-coreografa Delfina Maria Sigot. Sono all'incirca una decina di signore di ogni età che si autogestiscono sia nella scelta delle musiche sia per i costumi, gli attrezzi e le coreografie. Sono molto affabili e ci hanno raccontato che il loro percorso è iniziato con le danze del ventre e si è evoluto con il Tribal e le contaminazioni medioevali. 



 Belly..ssime e la musica dei  Valkanorr

*v. per video informazioni e foto sulle Belly...ssime

- Facebook

- You tube 

Non stupitevi, le novità non sono terminate, in una saga paesana si è trovato anche lo spazio per parlare di letteratura. Gli incontri letterari sono stati distribuiti su due giorni, noi abbiamo seguito quelli della domenica. Al mattino è stato presentato l'ultimo libro per ragazzi dello scrittore-insegnante Roberto Correnti dal titolo "Luca, stai fermo un attimo!", storia di un bambino iperattivo.
 

Al pomeriggio un'altra autrice di origine brasiliana, Tatiane Paiva, laureata in Economia aziendale, ha illustrato ad una platea attenta il suo romanzo storico "Follow the stars, il principe che mi amava" (=Segui le stelle). I protagonisti sono Vittorio Emanuele II di Savoia e Rosa Vercellana, meglio conosciuta come "la Bela Rosin", storicamente sposa morganatica del re.

Tatiane Paiva intervistata da Elisa Serra

Ha chiuso la manifestazione il Palio dei Cossot che consiste in una staffetta iniziata da concorrenti donne che devono trasportare di corsa delle zucche piene d'acqua e passarle a concorrenti maschi che effettuano lo stesso percorso e terminano la corsa. Vince chi raggiunge il punteggio più alto per velocità e per il maggior contenuto dell'acqua nelle zucche,  quest'anno ha vinto il Borgo Sassetto. La corsa è liberamente ispirata alla leggenda del Patrono di Alpignano, San Giacomo apostolo,  che in pellegrinaggio portava sulla spalla una zucca piena d'acqua per dissetarsi.

Nota positiva: per questo palio non sono stati utilizzati animali 

il palio delle zucche - foto della Proloco di Alpignano ( fonte)


 

Approfondimento

 

Alpignano  è un comune della bassa  Val di Susa che conta circa 17000 abitanti.  Si trova  su una catena di colline moreniche formatesi durante l'ultima glaciazione, tra i 230 000 e 185 000 anni fa. Il fiume Dora Riparia attraversa il territorio comunale e lo divide in due parti unite da un ponte originario dell'età romana "il Ponte Vecchio". Oltre a questo,  in epoca fascista,  fu  costruito un secondo ponte:  il "Ponte Nuovo" diventato tristemente famoso per l'elevatissimo numero di suicidi.

In passato il territorio  fu abitato da popolazioni celto-liguri, in seguito dai Galli e infine divenne colonia romana.

Dopo il periodo romano non si hanno più notizie  fino all'anno 1000. Nel 1294 Amedeo V di Savoia cedette Alpignano e i domini del Piemonte, da Rivoli in giù, al nipote Filippo I (Principe d'Acaia) e per 200 anni  fu una castellania (=territorio tenuto, sfruttato e protetto da un castello) di un discendente di Monbel.

Nel XV secolo, alla morte senza eredi di Carlo di Montbel, Emanuele Filiberto cedette il feudo di Alpignano,  insieme ad altri della zona, ad Andrea Provana che ricostruì il castello sui resti di quello medioevale. I Provana erano una delle famiglie nobili   più antiche ed  illustri del Piemonte.

Il castello dei Provana oggi

Il castello ha subito un bombardamento durante l'ultima guerra mondiale ed il suo aspetto è molto cambiato. Restano pochi tratti dell'antica dimora
pochi tratti del castello che sono rimasti con le  forme antiche

Morto l'ultimo erede dei Provana alla fine del '700 il castello passò al demanio e fu venduto all'avvocato Paroletti, in seguito  venne ceduto all'Istituto Missioni della Consolata. 

Nelle vicinanze del castello potete visitate una chiesetta millenaria

Cappella comunale di Sant'Antonio, ora cappella dei Caduti, la cui presenza era già documentata nel 1031


"La Torre", risalente al Trecento, imponente costruzione in cotto; 
dal 1700 è stata trasformata in campanile

passeggiando per Alpignano


Curiosità
:
per Alpignano passa la Via Francigena, ramo del Moncenisio, che si dirige verso Collegno e poi Torino attraverso corso Francia.

Una piccola critica:
se ci possiamo permettere vorremmo segnalare un disagio. Erano presenti dei bagni chimici, lodevole iniziativa per la partecipazione di numerosi visitatori, ma troppo piccoli e claustrofobici. Noi donne li abbiamo trovati particolarmente scomodi soprattutto per i bambini. 
Vi suggeriamo di pensare ad altre soluzioni in previsione di nuovi raduni collettivi.



 


mercoledì 26 luglio 2023

Parco d'arte RespirArt, il più alto d'Italia

 


Cerco la tua somma, il bordo del bicchiere in cui
il vino si fa luna e specchio,
cerco quella linea che fa tremare un uomo
nella sala di un museo.
E poi ti voglio bene nel tempo e nel freddo
(Cerco la tua somma, Julio Cortazar)

Abbiamo ricevuto da un nostro amico, foto e informazioni su un  Parco d'Arte Contemporanea  situato a 2000 metri di altezza in un territorio dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'umanità, nel cuore delle DolomitiRespirArt  che si trova  in Val di Fiemme a Teseroin provincia di Trento.  

Fra i musei a cielo aperto* presenti in Italia, RespiraArt  è quello situato più in  alto

Abbiamo deciso di presentarvelo in quanto è veramente originale nel suo genere  e  ospita 36 installazioni d'arte ambientate e  immerse nella natura lungo un percorso di 3 km,  tra i 2000 e i 2200 m di altezza, raggiungibile con la seggiovia Agnello o a piedi dopo aver lasciato l'auto in un parcheggio più a valle.

RespirArt è nato  nel 2011 da un progetto della giornalista e curatrice d’arte Beatrice Calamari e dall’artista Marco Nones

Il parco attrae artisti da tutto il mondo. Completano le loro opere gli elementi della natura, l'aria incontaminata, gli agenti atmosferici  e lo splendido panorama. Tutte le installazioni sono create con elementi naturali per cui la pioggia, la neve, il vento e il sole    fanno parte anch'essi  delle opere, completandole e mutandole, ed esse con il tempo subiranno  gli stessi  cambiamenti naturali del paesaggio circostante. 

v. sito RespirArt

*I Parchi  con istallazioni artistiche en plein air  (a cielo aperto) nascono in Scandinavia nel diciannovesimo secolo, diffusi in seguito in tutta Europa si contrappongono ai musei tradizionali, per la fruibilità delle opere d'arte e per unire Arte e Natura  in armonia con il visitatore.   In Italia  sono numerosi, nati all'incirca negli anni Sessanta,   sono giardini a picco sul mare,  foreste, prati, montagne,   che custodiscono sculture e installazioni artistiche dialoganti  con la natura. 

Ne segnaliamo alcuni: 

arte sella a Borgo Valsugana (Tn)

Fiumara arte a Tusa (Me)

museo di arte contemporanea di Monterone (Lc) ; 

mupa di Portofino (Ge); 

art park di Villa di Verzegna (Ud); 

Rifugio Mont Fallère in  Valle  Aosta;  

museo a cielo aperto Maria Lai in provincia di Nuoro;

museo all'aperto Bilotti a Cosenza;

parco dei mostri di Bomarzo a Viterbo

il giardino dei tarocchi a Capalbio (Gr); 

parco sculture del Chianti (Si)

 

“Una cima raggiunta è il bordo di confine
tra il finito e l’immenso.”
Erri de Luca


 
Natura Viva 

L’opera, creata nel 2012, inquadra il Latemar (=gruppo montuoso dolomitico). L'artista esprime con questa cornice ideale la sacralità della Natura.

 

 Conversazioni virtuali,

 Piergiorgio Doliana, 2017


L’artista di Tesero (Trento) nel 2017 ha espresso la sua nostalgia per i dialoghi senza fretta, creando un’installazione con quattro sedie in legno di cirmolo oscillanti.


altra opera d'arte

Il nodo della strega 

Mariano Vasselai, 2018


L’artista ha installato  un’opera dedicata alla “Strega del Cornon” davanti all'omonimo monte in ricordo dei processi a numerose donne del 1500 che si conclusero con 28 roghi. Si narra che le streghe gettavano in strada una corda pieni di nodi impossibili da slegare perchè legati ad un maleficio. Chi la raccoglieva doveva cercare una strega per farsi togliere il “maleficio”.


Remake di Valanghe di bolle di pensiero 

Thorsten Schütt, 2023


L’artista tedesco Thorsten Schütt ha creato nel Parco  un rifacimento dell’opera “Valanghe di bolle di pensieri” scolpita a Pampeago nel 2012. Le sue sfere in legno di larice richiamano la forma dei pensieri che travolgono ogni artista durante  l'ispirazione, una specie di brainstorming (=tempesta di cervelli) individuale. La cascata di sfere è visibile anche dalla Seggiovia Agnello. 


 Déodat de Dolomieu 

Giovanni Bailoni, 2019


L’artista di Riva del Garda (Trentino) nel 2019 ha dedicato una statua al geologo che ha scoperto la Dolomia (=roccia sedimentaria carbonatica). L’opera è stata ideata riciclando i tetti in lamiera di vecchie baite del luogo.


 Acutis, 

Cosimo Allera, 2017

Nel 2017, l’artista di Gioia Tauro (Reggio Calabria) ha creato un’installazione a raggiera con l’acciaio corten. Con quest'opera Cosimo Allera invita l’osservatore a individuare le misteriose “autostrade del cielo”  


Conifera,

 Marco Nones, NEW 2023


L'artista italo-svizzero, fondatore del Parco RespirArt, ha progettato un'installazione conica altra 6 metri. L’opera, molto originale, nasce utilizzando il legno di abete rosso colpito da un parassita: il bostrico tipografo. Questo insetto con le sue curiose incisioni ha distrutto molti abeti in Val di Fiemme.  Il cono, posizionato all’arrivo della Seggiovia, simboleggia un albero cavo, ideato per permettere ai visitatori di sostare all'interno, e sperimentare la sensazione di essere una conifera.


Mind’s Eye (=Occhio della mente)
Olga Ziemska, 2015

È la prima installazione in Italia della land artist (=artisti della terra) di Cleveland (Ohio). Nel 2015 l'artista con rami di betulle, cirmoli e noccioli ha creato un mosaico in cui ogni ramo rappresenta una cellula umana. Lo spazio vuoto, che rappresenta la mente, si volge verso il Latemar. La struttura risulta statica, in contrapposizione alla natura che è in continuo movimento. “L’uomo, spesso, si pone come osservatore statico della bellezza che lo circonda – ha spiegato l’artista -, senza rendersi conto che lui stesso è natura, natura in movimento”.



Ouverture

La scultura, in tronco di larice e lastre d’acciaio, rappresenta un albero nudo aperto al cielo, pronto a ricevere energia, aria, acqua, calore e luce con un senso di gratitudine verso la natura ed il cielo benevolo. 

Harmonia
Dorota Koziara, 2016,

L’installazione, sorta nel 2016 con legno e canapa, creata dall’artista, designer e architetto, che lavora fra Milano e la Polonia, raffigura due corpi, schiena contro schiena, pronti a ricevere l’energia universale fra le Dolomiti. L’opera invita a sedersi per ammirare le Dolomiti e la natura circostante.

Sleipnir XLVII Latemar 2797
Duilio Forte, 2018

L’artista e architetto italo-svedese,  ha creato un'opera legata alla mitologia scandinava. Sleipnir, il mitico cavallo dalle otto zampe di Odino, rimanda idealmente al rapporto uomo/natura. Fra le sue zampe possiamo vivere un’esperienza  temporale autentica.


  Il giardino di Danae

Il celeberrimo artista giapponese (Tonei, in Manciuria, 30 ottobre 1940–Ponderano (Biella) 24 marzo 2018) nel 2013 ha realizzato per il museo  un'opera con pietre di porfido trentino,  dedicata a Danae, una eroina   della mitologia greca. Il labirinto di pietra racchiude al suo interno un masso circondato da fiori. Si racconta che Nagasawa avendo intrapreso un lungo viaggio in bici dal Giappone all’Europa, ed essendo superstizioso e fatalista, decise di fermarsi a vivere a Milano, perché qui gli fu rubata la bicicletta che avrebbe dovuto portarlo "altrove".



Sicurezza
Reinhard Mader, 2018 (foto tratta dal sito del museo)

L’artista di Englburg (Germania) nel 2018 ha bloccato nella roccia un moschettone che ha scolpito in un blocco di granito della Foresta bavarese. Secondo Mader, quando ci assalgono dubbi esistenziali, possiamo salire su una vetta per riconnetterci all’immensità.

la Natura è un'opera d'arte, arcobaleno nel parco

Curiosità: tutte le opere  del museo sono state donate gratuitamente dagli artisti
La descrizione delle opere è stata tratta dal sito del museo: https://respirart.com/parco-darte/allestimenti
Tutte le foto sono del fotografo Elio Loccisano
 
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“Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna.”
Jeffrey Rasley