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Rivoli - vista panoramica dal castello
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I re sono schiavi della storia.
-Lev Tolstoj-
In fondo al post trovi 2 aggiornamenti:
1. Carnevale di Rivoli. Febbraio 2024
2. Quinta rievocazione storica dello sposalizio di Bianca di Savoia con Galeazzo II Visconti. Settembre 2024
Rivoli (il nome deriverebbe dalla presenza di piccole rive, in latino 'ripulae', vicino al fiume Dora Riparia) è un comune italiano di circa 48000 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.
Si trova all'imbocco della Val di Susa e occupa una parte della Collina Morenica.
Alcuni ritrovamenti archeologici permettono di datare insediamenti già nel Neolitico (5000 a.C.); le prime forme di
urbanizzazione sono attribuite ai Romani, infatti per Rivoli passa la
"strada delle Gallie", collegamento tra Torino e la Francia, fatta
costruire dall'imperatore Augusto e che rappresenta uno dei tracciati
della via Francigena (di cui abbiamo parlato più volte nei nostri post v. pagina)
Uno dei simboli della città, con la sua caratteristica struttura imponente, è il castello, importante testimone della dinastia e della storia sabauda.
(*v. notizie storiche nella sezione approfondimento al fondo del post)
Dopo varie peripezie e abbandoni, nel 1979 il castello è stato sottoposto a
grandi opere di risanamento e di restauro a cura dell'architetto
torinese Andrea Bruno. Dal 1984 è un Museo di Arte Contemporanea, uno dei più importanti d'Europa.
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castello di Rivoli oggi
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Abdica e sii re di te stesso.
-Fernando Pessoa-
27° EDIZIONE DELLA RIEVOCAZIONE STORICA "C'ERA UNA VOLTA UN RE"
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locandina della edizione 2023
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A Rivoli ogni anno, nel mese di settembre dal 1996, nelle strade del centro storico e al castello, si può assistere alla rievocazione storica con la cerimonia di abdicazione del re Vittorio Amedeo II di Savoia in favore del figlio Carlo Emanuele III di Savoia avvenuta il 3 settembre del 1730 al castello di Rivoli.
(*v. notizie storiche relative all'abdicazione del re nella sezione approfondimento al fondo del post)
La nostra recensione
10 settembre 2023, giornata calda e assolata, non potevamo perderci questa manifestazione a due passi da casa. (Curiosità: salendo e scendendo per le strade di Rivoli abbiamo percorso, misurati con l'app 15000 passi che corrispondono a circa 12 chilometri).
La manifestazione per noi è anche un'occasione per soffermarci su palazzi storici solitamente chiusi, chiese e scorci pittoreschi del centro.
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via Piol - figuranti in costume
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Iniziamo il percorso salendo da via Fratelli Piol (strada pedonale del centro storico che collega la fine di corso Francia al castello di Rivoli), è una strada in salita con pendenza sempre più ripida man mano che ci si avvicina al castello, con pavimento acciottolato, considerata dagli abitanti rivolesi la "Via Maestra" che si snoda tra antiche case, balconi in ferro battuto, tracce di finestre medioevali e negozi (molti dei quali addobbati per l'occasione con abiti e accessori dell'epoca).
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figuranti in costume
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Lungo la via troviamo Piazza Garibaldi con palazzi del periodo barocco e neoclassico, successivamente Piazza Matteotti con l'antico Palazzo di Città, di origine duecentesca, modificato in epoche successive e sulla cui facciata si possono notare tracce di archi e finestre del '400; a lato si può osservare Casa Zunino, dimora ottocentesca la cui facciata è decorata con trompe l'oeil policromi e stemmi dei vecchi proprietari.
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Piazza Matteotti
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Piazza Garibaldi
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In queste due piazze ci imbattiamo in personaggi con abiti e parrucche settecenteschi, cortei di
soldati con divise colorate, tamburi, bandiere e armi dell'epoca; in piazza Matteotti, ci sono ricostruzioni verosimili di scene di vita quotidiana, giochi e una zona dove figuranti in costume mostrano balli tipici dell'epoca.
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Piazza Matteotti
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breve video di un ballo in piazza
Dopo
piazza Matteotti, al bivio si scende in via Santa Croce verso Piazza Bollani o si sale verso il castello.
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Via Santa Croce - Chiesa di Santa Croce
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Decidiamo di scendere, perchè abbiamo saputo che la chiesa di Santa Croce è aperta e vogliamo visitarla; (*v. notizie sulla chiesa nella sezione approfondimento al fondo del post)
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chiesa di Santa Croce - esterno
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chiesa di Santa Croce - interni
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L'interno è bellissimo, ma avrebbe bisogno di un bel restauro per essere rivalutata; qui possiamo assistere ad un matrimonio dell'epoca con molti personaggi in costume, madame, cavalieri, gli sposi e un finto officiante.
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chiesa di Santa Croce - matrimonio con figuranti in costumi
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Poco dopo, sul sagrato della chiesa, si sono esibiti i ragazzi del KAAST (è una scuola, di recitazione, canto, tip-tap, danza ecc...con sede a Rivoli). Lo spettacolo è coinvolgente per la bravura dei ragazzi, la scelta delle musiche, i costumi, i testi e la coreografia.
Bravissimi.....
Scendendo in Piazza Bollani abbiamo trovato la ricostruzione di un mercato, una locanda d'epoca ed attori che ci hanno intrattenute con divertenti brani teatrali autoprodotti.
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Piazza Bollani - attori e scene
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panorama dalla Collegiata
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Da qui abbiamo deciso di arrampicarci per varie stradette pittoresche che portano alla Collegiata Alta, dedicata a Santa Maria della Stella (patrona della città) accanto alla quale si trova un campanile in stile gotico del 1300; l'attuale chiesa è stata ricostruita nel '600 e nel '700 è stata inserita una sacrestia, attribuita allo Juvarra, con arredi barocchi. Adiacente alla chiesa si trova l'ex convento dei domenicani ricco di storia che oggi ospita suore di clausura.
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Collegiata Alta |
Purtroppo la chiesa era chiusa e non abbiamo potuto visitarla internamente.
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palazzo del Conte Verde - particolari esterni
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Ripercorriamo di nuovo la via Piol per visitare la casa del Conte Verde che ospita una mostra di Margherita Flora con abiti d'epoca, bozzetti e dipinti delle manifestazioni promosse negli anni precedenti.
La casa del Conte Verde è un'abitazione di fine '300, così chiamata perché apparteneva al Conte Amedeo VI
di Savoia (detto appunto il Conte Verde perchè indossava spesso abiti di quel colore). L’edificio conserva la
struttura medioevale tipica del periodo; oggi è di proprietà comunale e dopo un sapiente restauro è luogo
destinato a esposizioni temporanee.
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palazzo del Conte Verde - interni e particolari della mostra
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Quindi risaliamo e andiamo verso Via al Castello, in lontananza si scorge un torrione (rimanenza delle mura fatte abbattere dai francesi nel 1543) e la Torre della Filanda, testimonianza dell'architettura medioevale di Rivoli, originariamente con funzioni difensive, aperta e visitabile con una mostra di abiti, stoffe e oggetti d'epoca.
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Torre della Filanda
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L'edificio ha grandi finestre dalle quali è possibile osservare scorci panoramici e bellissimi del centro storico
tra i quali il parco di Villa Fiorito del XVII secolo e il campanile, alto 30 metri, in stile romanico, del XIII secolo con un orologio risalente al
Settecento. Restaurato nel 2000 dall’architetto Gianfranco
Gritella, si trova in una proprietà privata e pare che possa essere visitato su prenotazione.
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campanile e villa Fiorito
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(purtroppo anche questo era chiuso)
Alla fine della salita troviamo il castello con la sua maestosità e bellezza al cui esterno è stato realizzato un accampamento d'epoca, con il presidio delle guardie personali del re con divise colorate, bandiere, armi e tamburi.
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presidio e corteo
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Decidiamo di fermarci e aspettare l'arrivo del corteo, previsto per le ore 19. Preceduto dal suono dei tamburi, arriva il corteo formato da una moltitudine di personaggi in costume.
Il comandante impartisce una serie di ordini alle truppe, usa il francese, la lingua colta dell'epoca, poi con un inchino al pubblico comunica che la cerimonia dell'abdicazione e le altre attività previste si sarebbero svolte alle ore 21.
“Per il bene degli Stati sarebbe necessario che i filosofi fossero re o che i re fossero filosofi.”
CONCLUSIONI
Bellissimo il contesto, forse un po' dimesso rispetto alle edizioni precedenti, eleganti i costumi d'epoca (hanno partecipato 18 gruppi provenienti da vari comuni, uno dei quali, 'Nobiltà Sabauda' di Rivoli), suggestivi gli angoli delle piazze con le scene di vita quotidiana e i balli. Abbiamo apprezzato l'apertura di edifici storici quali la chiesa di Santa Croce e la Torre della Filanda... ma qualche nota dolente, di tipo organizzativo, ci preme segnalarla.
Trovare alcune chiese e monumenti costantemente chiusi dispiace, almeno in un giorno di festa sarebbe stato auspicabile poterli visitare.
Il castello ha chiuso i battenti alle ore 18 e di conseguenza anche il bar della Manica Lunga e i bagni. Nel piazzale del castello c'era solo un piccolo furgocino-bar (che vendeva poco o niente, davanti al quale i turisti facevano la fila per acquistare almeno un toast preconfezionato) e due scomodissimi bagni chimici. Tenendo conto che dopo una giornata di "sali e scendi", anche a noi, in attesa della parte conclusiva della manifestazione, avrebbe fatto piacere fermarci li, fare uno spuntino in un luogo tranquillo e poter usare un bagno decente.
Pensiamo che questo problema abbia riguardato tutte le persone già presenti sul piazzale in attesa del corteo e, ovviamente, tutte le comparse e i figuranti in costume che costituivano il corteo e che si sarebbero fermati fino a notte tarda per le attività previste dal programma: la cerimonia dell'abdicazione 'con fuochi e spari' e le danze dei festeggiamenti.
“Rivoli celebra… C’era una volta un Re” è organizzato da TurismOvest in collaborazione con la Città di Rivoli e con il supporto del Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700, Gruppo Storico Nobiltà Sabauda di Rivoli e Gruppo Storico Marsaglia 1693 "Dragoni Rossi della Città di Rivoli".
APPROFONDIMENTO
1. RIVOLI BREVI NOTIZIE STORICHE
L'inizio della dinastia Savoia è incerta, gli storici individuano in Umberto Biancamano il capostipite vissuto in Borgogna nell'anno 1000. Già i suoi primi discendenti possedevano parti del Piemonte e della Valle d'Aosta. E' nel XIV sec. che con Amedeo VI di Savoia, conosciuto come il "Conte Verde", Rivoli ha una riqualificazione urbana ed un periodo di prosperità economica.
A metà del '500 viene eretto il castello come residenza provvisoria* del duca Emanuele Filiberto I di Savoia (figlio di Carlo II di Savoia );
*Con
il trattato di Cateau-Cambrésis del 1559, venne stabilito che il duca
Emanuele Filiberto I di Savoia non potesse abitare in Torino
finché non avesse avuto un erede maschio. È per questo motivo
che la fortificazione venne modificata e ingrandita a
residenza provvisoria del duca; 3 anni dopo il duca ebbe l'erede maschio, Carlo Emanuele I e potè rientrare a Torino.
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castello di Rivoli- foto storica fonte
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In seguito Carlo Emanuele I (nato nel castello di Rivoli da Margherita di Valois e da Emanuele Filiberto di Savoia), decise di trasformare il castello in una sontuosa residenza affidando a Carlo e Amedeo di Castellamonte i lavori che durarono fino a metà del '600 con l'aggiunta della parte chiamata "Manica Lunga".
Durante la guerra di successione spagnola la residenza subì molti danni inferti dai francesi e nel XVIII secolo Vittorio Amedeo II affidò a Filippo Juvarra
la ricostruzione del castello che non venne mai completata. Tra l'800 e
i primi del '900 Rivoli divenne uno dei luoghi preferiti di residenza
estiva della nobiltà e dell'alta borghesia (con l'edificazione di varie
ville nobiliari).
2. PERCHE' LA RIEVOCAZIONE STORICA?
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Vittorio Amedeo II di Savoia - fonte
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Vittorio Amedeo II di Savoia dopo aver sposato morganaticamente (= tipo
di matrimonio che avviene, solitamente tra persone di diverso rango
sociale e che impedisce il passaggio al coniuge dei titoli e dei
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Anna Canalis
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privilegi del consorte di rango superiore).
Anna Canalis, contessa di Cumiana, il 3 settembre del 1730, proprio al castello di Rivoli, abdica in favore del figlio Carlo Emanuele III, (che era subentrato nella discendenza al fratello maggiore e figlio prediletto del re: Vittorio Amedeo Filippo di Savoia morto a 15 anni di vaiolo) e si ritira a Chambery.
Perchè l'abdicazione?
Questo lutto distrusse moralmente il re e si temette che fosse sul punto di impazzire; lentamente si riprese, ma dopo questo episodio la voglia di regnare cominciò a vacillare.
Probabilmente pensò che le nuove nozze con una persona amata, gli avrebbero garantito un periodo di pace, per questo motivo decise di allontanarsi dalla corte dove la sua nuova moglie era invisa da tutti.
Curiosità: L'unione tra il re e la contessa non era ben vista dal Consiglio, perchè lei non era abbastanza nobile per sposare un re, ma una volta vedovi i due, che si
amavano da molti anni, si erano sposati con un matrimonio valido solo per la chiesa. A causa di questa unione pare che abbia avuto origine il motto di casa Savoia, FERT: “Foemina Erit Ruina Tua” (una donna sarà la tua rovina), detto dal Beato Sebastiano Valfrè a Vittorio Amedeo II, quando questi gli confidò la sua intenzione di sposare in seconde nozze Anna Canalis di Cumiana, Contessa di San Sebastiano.
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Carlo Emanuele III di Savoia - fonte
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Pare (non ci sono dati certi) che sotto l'influenza della seconda moglie, Anna Canalis, da lui nominata Marchesa di Spigno, l'ex sovrano ci ripensò e tentò di riprendersi il trono e lo Stato che vedeva vacillare nelle mani di un figlio, secondo lui debole e incapace, e che mai aveva amato.
Così rientrò, ma il figlio inviò più di 1000 soldati e . lo fece arrestare a Moncalieri, imponendogli il soggiorno coatto al castello di
Rivoli, mentre
la moglie venne portata in una casa per prostitute che si erano
ravvedute, presso il Castello di Ceva, in provincia di Cuneo e, solo
successivamente le fu concesso di tornare a Rivoli insieme al marito.
Colpito da ictus nel febbraio del 1731, Vittorio Amedeo II venne trasferito a Moncalieri dove morì il 31 ottobre 1732. E' sepolto nella Basilica reale di Superga, chiesa che in linea d'aria si trova di fronte al Castello di Rivoli.
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cripta reale di Superga - Torino
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Anna fu portata (alcune fonti sostengono che fu lei stessa dopo la morte del marito a scegliere di rinchiudersi in convento) al Convento della Visitazione di Pinerolo dove si spense novantenne nel 1769 e fu sepolta in una tomba senza lapide.
Il re Vittorio Amedeo II regnò per 46 anni e per la sua astuzia e il talento nell’inganno, alla corte di Versailles verrà chiamato fino alla morte la “Volpe Savoiarda”.
3. CHIESA DI SANTA CROCE
La chiesa di Santa Croce
da tempo non viene utilizzata per celebrazioni liturgiche ed è destinata a
ospitare piccole manifestazioni locali. Si trova nel centro storico di
Rivoli ed è un esempio notevole di architettura del '600 con l'impronta del barocco piemontese. All'interno della chiesa, in stile
rococò, si possono ammirare affreschi del XVIII secolo e statue di buona
fattura.
Sul timpano
della facciata si nota una targa con la data di fondazione della
chiesa: 1730.
La
pianta della chiesa è a croce latina con una sola navata e cappelle
laterali. Nella controfacciata è collocato un organo in legno del 1778.
L'altare maggiore, in marmo, è nella posizione originale che prevedeva
che il celebrante desse la spalle ai fedeli.
Il suo campanile, sul lato sinistro, ospita 3 campane
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Aggiornamento
Il Carnevale di Rivoli 2024
L'11 febbraio 2024 a Rivoli, come da tradizione, si è festeggiato il Carnevale con una sfilata di carri allegorici seguiti da bande, sbandieratori, scolaresche, persone Diversamente Abili e tantissimi bambini. Ma ciò che maggiormente ci ha colpite è stato l'imponente afflusso di persone che sono scese in strada per partecipare all'evento. Corso Francia, buona parte di corso Susa, piazza Martiri e via Piol sono state invase da una folla multicolore e festante. Finalmente visi sorridenti, gentilezze, partecipazione... tutti abbiamo voglia di normalità nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando.
Van Gogh, il nostro preferito
l'omino di latta
carri
Gianduia
musica e balli la folla
ed alla fine... una bella pulizia
RIEVOCAZIONE STORICA
Nel centro storico di Rivoli si è svolta la quinta rievocazione storica del matrimonio tra la giovanissima Bianca di Savoia e Galeazzo II Visconti celebrato nel Castello di Rivoli. Le nozze avevano lo scopo di consolidare l'alleanza tra le due casate e garantire uno stabile confine occidentale al dominio visconteo. Dal loro matrimonio è nato, primogenito, Gian Galeazzo Visconte, il ben noto primo duca di Milano che ebbe come maestro Petrarca. Castello di Rivoli, il corteo della sposa quattordicenne si avvia verso l'altare
nobili
nobili
...e non potevano mancare i falchi
gli sbandieratori
Una curiosità: La serata si è conclusa con una cena collettiva in Piazza San Rocco. Nella locandina si prometteva una cena in stile medioevale con polenta e stufato. Peccato che all'epoca del matrimonio, 1350, l'America non era ancora stata scoperta e il mais si sarebbe diffuso in Europa nel 1500.
un'altra curiosità: nella stessa piazza dove si è svolta la cena vi è una chiesa barocca del XVII sec intitolata a Santo Rocco. E' condivisa pacificamente tra cattolici e ortodossi e questa buona pratica ci ha colpite. fonte zona cattolica, zona ortodossa e organopavimento dell'altare