martedì 28 aprile 2020

mobiletto da rospo a principe indiano

The Eager Heroine on Her Way to Meet Her Lover out of Love (Kama Abhisarika Nayika) attribuita a Mola Ran 1800 - Los Angeles County Museum of Art / Public domain.

  "Quando non ho più blu, metto del rosso" - Pablo Picasso -

 

Storia del  mobiletto che nessuno voleva

Questo datato mobiletto da entrata  è stato per anni dimenticato in un angolo del magazzino dove mettiamo provvisoriamente mobili od oggetti che al momento non ci sono utili. Chiunque dei nostri familiari o amici può  prendere ciò che gli occorre con nostra grande gioia poichè si crea un'economia di riciclo virtuoso. Ma questo proprio non lo voleva nessuno quindi, Patrizia ed io, ci siamo sentite investite dal sacro fuoco della trasformazione..... vedi anche il post:


  Materiali e Procedimento
  • cementite 
  • lavabile color corallo , salmone
  • lavabile azzurra e blu 
  • pennelli
  • carta vetrata
  • chalk  blu, albicocca  e oro  
  • finitura trasparente all'acqua opaca

 

1.due mani di cementite
2. due  mani di lavabile color  corallo/salmone sui cassetti
3. una mano di azzurro sul mobiletto + un lavaggio con un blu scuro
4. robusta scartavetrata su tutto il mobiletto
5.dry brush blu sul salmone e lavabile salmone sul blu
6.stencil con vernici chalk: blu e oro, albicocca e oro + lavabile salmone
7. 2 mani di finitura opaca 

 mobiletto finito

mobiletto - particolari cassetto


 




venerdì 24 aprile 2020

non solo shabby: panca di Pino

 

Ta Matete - Paul Gauguin
 
 
"Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori".
(Cesare Pavese)

Mio fratello, non ama lo shabby, ed ha un arredamento anni '60 con particolari di colore nei toni del verde e del  rosso.
La panca, situata nella cucina, è stata dipinta di bianco con la lavabile. 
I decori  ispirati alle cementine sono stati ottenuti con chalk di  sfumature verdi e lavabile salmone/corallo.
 
E' stata rifinita con due mani di finitura trasparente  opaca.


  















mercoledì 22 aprile 2020

non solo shabby: mobiletto etnico

Vincent van Gogh - Vaso con fiordalisi e papaveri
Vincent van Gogh / Public domain
 
 Lasciami, oh lasciami immergere l’anima nei colori;
 lasciami ingoiare il tramonto e bere l’arcobaleno.
(Khalil Gibran)

Questo mobiletto squadrato, scuro e  anonimo è una vera sfida.
Sarebbe stato facile scegliere una tinta neutra, uno stencil romantico per ingentilirlo, qualche cera anticata per impreziosirlo ma,  questo è un mobiletto di mio fratello, che non ama lo shabby ed ha un arredamento anni '60 con particolari di colore sui toni del verde e del  rosso.
Missione impossibile?





Procedimento:
  • una mano di cementite all'acqua (primer)
  • 2 mani di lavabile color  corallo/salmone
  • stencil con vernici chalk: verde salvia, verde brillante, albicocca e oro
  • 2 mani di finitura opaca (flatting)







venerdì 17 aprile 2020

tutorial: pulizia dei metalli con prodotti naturali

manifesto vintage - fonte Pinterest

 
"I metalli si riconoscono dal suono, le persone dalle parole e, soprattutto, dalle azioni.“ 
  Baltasar Gracián (scrittore e filosofo spagnolo 1601-1658)

Ci sono numerosi metodi e prodotti costosi per pulire i metalli che abbiamo in casa, noi li lucidiamo con metodi naturali ed ottimi risultati.
Vediamo nel post  come pulire e lucidare  rame, alluminio, argento, alpacca, ottone, acciaio inox. 

1. RAME E ALLUMINIO

occorrente
  1. sale fino
  2. limone o aceto
  3. acqua
procedimento
  • Appoggia mezzo limone su un piattino con sale fino,
  • strofina il rame premendo leggermente il limone per farne fuoriuscire il succo 
  • continua a strofinare e ad attingere sale fino a lucidare tutto l'oggetto.
  • Sciacqua e asciuga
  • passa un po' di bicarbonato con uno straccio asciutto per maggiore luminosità








pentole di rame decorative lucidate

pentole di rame ripulite

pentole ossidate

2. ARGENTO
alpacca o argentone o argento tedesco ( è una famiglia di leghe rame-zinco-nichel)
 

occorrente
  1. foglio di alluminio
  2. sale grosso,
  3. bicarbonato
  4. acqua bollente

procedimento
  • Hai un lavandino di acciaio o ceramica? metti il tappo.
  • prendi un foglio di alluminio grande come la base del tuo lavello
  • metti sopra di esso una manciata di sale grosso e due cucchiai di bicarbonato
  • appoggia sopra gli oggetti d'argento
  • versa sopra il tutto una pentola di acqua molto calda
  • lascia riposare per 30 minuti circa (anche meno)
  • sciacqua e asciuga





Altro materiale per pulire l'argento e simili

occorrente:
  1. acqua bollente nella quale hai lessato le patate

procedimento
  • Hai bollito delle patate? non gettare l'acqua di cottura ma versala sull'oggetto d'argento che vuoi lucidare.
  • lascia agire qualche minuto
  • sciacqua e asciuga

3. OTTONE
 

  occorrente
  1. aceto bianco, 
  2. sale fino 
  3. bicarbonato
  4. dentifricio a pasta bianca.
procedimento
  • Smonta le maniglie o i pomelli in ottone ossidati.
  • mettili a bagno in aceto bianco e sale fino per almeno due ore
  • con un vecchio spazzolino da denti lucida con pasta dentifricia e bicarbonato oppure aceto e bicarbonato
 










4. ACCIAIO INOX
 
occorrente
  1.  aceto bianco
 
procedimento
  • Sulle pentole pulite passate un panno imbevuto di acqua e aceto. Asciugate.
  • Il lavandino in acciaio inox diventa lucidissimo e profumato se passate la spugnetta imbevuta di aceto e lo asciugate con un panno in microfibra o un vecchio strofinaccio, inoltre spariscono le macchie di calcare.



giovedì 16 aprile 2020

Luis Sepùlveda - Adiòs, caro Maestro

 
Luis Sepùlveda 
Ovalle, 4 ottobre 1949 – Oviedo, 16 aprile 2020)
 
 Adiòs, caro Maestro

La más bella historia de amor
Luis Sepùlveda


L’ultima nota del tuo addio
mi disse che non sapevo nulla
e che arrivavo
al tempo necessario
di imparare i perchè della materia.
Così, fra pietra e pietra
seppi che sommare è unire
e che sottrarre ci lascia
soli e vuoti.
Che i colori riflettono
l’ingenua volontà dell’occhio.
Che i solfeggi e i sol
raddoppiano la fame dell’orecchio
Che è la strada e la polvere
la ragione dei passi.

Che la via più breve
fra due punti
è il giro che li unisce
in un abbraccio sorpreso.

Che due più due
può essere un pezzo di Vivaldi.
Che i geni gentili
stanno nelle bottiglie di buon vino.
Una volta imparato tutto questo
tornai a disfare l’eco del tuo addio
e al suo posto palpitante scrissi
la Più Bella Storia d’Amore
ma, come dice l’adagio,
non si finisce mai
d’imparare e aver dubbi.

Così, ancora una volta
facilmente come nasce una rosa
o si morde la coda un a stella cadente,
seppi che la mia opera era scritta
perchè La Più Bella Storia d’Amore
è possibile solo
nella serena e inquietante
calligrafia dei tuoi occhi