Google Translate

giovedì 13 aprile 2023

impressionisti a Torino, tra sogno e colore - la nostra recensione


"In una figura, cercate la grande luce e la grande ombra, il resto verrà da sé." - Eduard Manet

A noi piacciono  tutte le forme d'arte e amiamo molto gli impressionisti (*v. al fondo del post l'approfondimento) perchè  i loro quadri ci regalano emozioni. Uno dei nostri desideri in programma a breve è quello di visitare il Museo   d'Orsay a Parigi che ospita i più grandi capolavori dell'impressionismo e non solo. 

Quando abbiamo letto che a Torino si sarebbe inaugurata la mostra   "Impressionisti tra sogno e colore" con oltre 300 opere tra dipinti, disegni, acquerelli, sculture, ceramiche, incisioni  eravamo ansiose  di andare a visitarla al più presto e di immergerci nei colori e nella luce di questi artisti. (*v.la nostra recensione, purtroppo negativa  più in basso nel post) 

La  mostra  è visitabile al Mastio della Cittadella di Torino dall'11 marzo al 4 giugno 2023.
 
locandina all'ingresso

Siamo state attratte dal titolo  e  avevamo grandi aspettative perchè i nomi degli artisti presenti  erano  altisonantiMonet, Degas, Manet, Renoir, Cezanne, Gauguin, Pissarro (come si legge sui gradini della scala interna che porta ad una sala espositiva)

scala interna alla mostra

Così in una bella giornata di sole primaverile, ci  siamo recate a Torino, alla sede della mostra, situata in  un edificio imponente: il Mastio che è l’unica struttura pubblica rinascimentale esistente in città, che fu commissionato da Emanuele Filiberto di Savoia  a Francesco Paciotto di Urbino nel 1564,  come difesa e simbolo della città.

facciata del Mastio della cittadella


alcuni particolari dell'interno

Inutile dire che eravamo  speranzose  di poterci accostare e vedere opere dei grandi artisti di questo movimento per certi versi rivoluzionario.
Avevamo letto che il progetto   intendeva evidenzare  i cambiamenti dell'epoca, tra i quali cinema e fotografia che contribuirono a mutare  la società e il modo di vivere l'arte e che  il percorso espositivo  era stato organizzato in tre sezioni  partendo dagli albori  del movimento  con i fermenti dell'impressionissmo e i pre impressionisti (con opere di Delacroix, Courbet, Millet Girard ecc..)  per passare poi alle prime mostre, in particolare quella  più famosa e criticata,  nello studio  del fotografo Nadar, (*v. l'approfondimento al fondo del post) e alle opere dei grandi artisti protagonisti (Degas, Pissarro, Cézanne, Gauguin, Manet, Berthe Morrisot, Renoir, ecc..) fino al post impressionismo, l'eredità degli impresionisti (con opere di Bonnard, Toulouse -Lautrec, Utrillo, Bernard ecc..)  di fine ottocento e inizio novecento.
 
Il primo dipinto  che incontriamo (*non abbiamo capito perchè la mostra inizi con questo dipinto del 1914)   è "L'infermiera in preghiera" di Fernand Cormon  che pare sia stato  insegnante di Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Matisse.   Cormon predilige soggetti legati alla Preistoria e  all’Orientalismo. 
*Segnaliamo che l'opera è stata attribuita a F. Cormond, sbagliando a scrivere il cognome.
 
Fernand Cormon, Infermiera in preghiera 
olio su tela, 1914

A seguire   qualche dipinto, litografie (= tecnica di stampa chimico-fisica delle immagini), immagini a puntasecca (= tecnica incisoria di stampa)  documenti, un video d'epoca dei Fratelli Lumière, riproduzioni di abiti  ecc.. un  insieme di documentazione che ha l'intento di introdurre il visitatore nell'atmosfera dell'epoca e al passaggio  dal realismo accademico alla nascita dell'impressionismo. Tutto sommato  forse la parte più interessante, anche perchè aumentavano  in noi le aspettative di un crescendo espositivo e pensavamo "chissà cosa troveremo nelle sale seguenti!"  
 
Jeune Nadar, (Tournachon Adrien, fratello di Nadar, fotografo
Portrait d'une petite fille,
 Portrait d'un petit  garçon,
 fotografia antica a tecnica mista

Nadar, Portrait Aristide Bruant
fotografia

Procedendo nell'esposizione, troviamo  alcune opere tra le quali un'acquaforte (= tecnica calcografica indiretta, nella quale i solchi vengono ottenuti sulla lastra attraverso un'azione di morsura sul metallo esercitata da un acido)  di Vincent Van Gogh, pittore unico nel suo genere che viene annoverato da alcuni come impressionista, o post impressionista, ma in realtà è stato un artista unico e ribelle nel suo genere e pur essendo stato influenzato dagli impressionisti molti de suoi lavori  si discostano da questa corrente. L'acquaforte raffigura  il Docteur Gachet medico psichiatra, amante dell'arte che incontrò Vincent Van Gogh tramite il fratello di lui Theo.  
 
L'homme à la pipe, portrait du Docteur Gachet
acquaforte, Van Gogh
 
Purtroppo dobbiamo segnalare qualche altro elemento che non ci ha convinto,  come ad esempio uno schermo  animato  del quadro di Renoir "la colazione dei canottieri" che secondo noi non aveva molto senso e una riproduzione di carta della   Torre Eiffel, disposta a mimetizzare una porta di uscita di sicurezza 
 
Nel frattempo, nonostante la visione di alcuni dipinti, non dei più conosciuti, (ne riportiamo qualcuno in basso nel post) e di numerose   cornici con piccole  litografie, riproduzioni, schizzi, disegni, studi di quadri ecc.., la delusione  ha cominciato a farsi avanti, ma speravamo che nella sala successiva ci fossero alcuni  dipinti conosciuti  che rendessero giustizia  al titolo della mostra: impressionisti tra  sogno e colore .. invece, purtroppo, nè sogno, ma soprattutto nessun colore.
La mostra procede fino alla fine sullo stesso stile, alcuni dipinti per lo più di artisti minori,  qualche statuetta e molti documenti in bianco e nero  (litografie, stampe, schizzi, studi di quadri, libri ecc..) riguardanti  sì artisti  e rappresentanti   del movimento, anche  tra i più conosciuti, ma secondo noi  gli elementi fondamentali   che mancavano  erano  proprio il colore e l'emozione di trovarsi davanti a  qualche quadro  famoso .. peccato!
Chiude la mostra l'ennesima litografia del famoso  Les Ambassadeurs  di Toulouse-Lautrec
 
Che dire?  siamo uscite amareggiate, certo non pensavamo di trovarci  nel museo d'Orsay, ma sicuramente  ci aspettavamo qualcosa in più, nella qualità delle opere esposte (pochi dipinti, la maggior parte poco conosciuti e/o di artisti minori e  molte  stampe, foto, litografie ecc...) e nell'organizzazione  (nome sbagliato: Cormond al posto di Cormon; alcune descrizioni mancanti del tutto o con informazioni non complete; video   animato del quadro di Renoir: inguardabile; scelta di aprire la mostra  con un dipinto del 1914 che aveva ben poco a che fare con gli albori degli impressionisti o con i post-impressionisti; luci pessime; pannelli ai quali erano appesi i quadri eccessivamente colorati quasi a contrastare l'onnipresente bianco e nero delle litografie ecc...).
Gli organizzatori della mostra hanno dichiarato di aver voluto presentare i fermenti culturali che hanno accompagnato e influenzato la nascita del movimento impressionista quali la fotografia, il cinema, la moda, l'architettura....Ottimo intento didattico se l'avessero esplicitato.
Noi pensiamo che l'arte, in questo caso l'arte figurativa e pittorica,  ha bisogno per essere compresa, apprezzata, fruita certamente di conoscenza, ma non può  mancare un aspetto che noi crediamo fondamentale: quello  emozionale. 
L'emozione è data da vari fattori: luce, ombra, colore, soggetto, tratto, pennellata ecc;  l'emozione è  quella dell'artista  nel momento della creazione dell'opera, ed è quella che passa al visitatore mesi, anni, secoli dopo ed è qualcosa di impercettibile, che tocca certe corde e certa sensibilità,  difficile da spiegare, ma c'è o non c'è e non basta osservare l'opera d'arte su un libro o attraverso una copia o una stampa, litografia  o acquaforte, ma va vissuta nella realtà:  lo spettatore davanti a tu per tu con l'opera vera, reale.
Ecco ciò che è mancato in questa mostra  è proprio l'aspetto emozionale;  la mostra, secondo noi, era purtroppo "squilibrata", forniva alcuni aspetti di conoscenza,  anche se per certi versi "confusi",  ma non l'emozione che ti aspetti  andando a visitare una mostra di questo tipo. 
L'unica nota positiva è che avendo l'abbonamento musei  non abbiamo pagato il costo spropositato del biglietto di entrata. 

 
 Alcune opere in mostra 
 
Gustave Coibert - La Trombe -1870 - attribuito

Gustave Coubert - Sous Bois Dans la Neige- attribuito


Firmin Girard, pittore realista con tratti impressionistici,
Dame aux pivoines

Firmin Girard, Déjeuner sur l'herbe
 

Godfrinon Ernest  - Dame de qualité assise ou salon

Pierre-Auguste Renoir, La loge (=il palco)
 acquaforte-acquatinta, 1874

Pierre-Auguste Renoir, portrait de Wagner, 
litografia, 1900

Pierre-Auguste Renoir,
La Saône se jetant dans les bras du Rhône
pastello, 1913
grande opera 122x159 cm
e disegno preparatorio a destra

 
Pierre Franc Lamy, Coquette

felix Bracquemond, scultura femminile in terracotta bianca


“Ora dipingo con colori italiani che ho dovuto far venire da Torino”. 
Bordighera, 5 marzo 1884 -Messaggio di  Monet ad Alice Hoschedé
- scritta sulla parete sopra il quadro di Monet - 

Claude Monet, Deux canots échoués,  disegno -1857

Edouard Manet, Vaso di fiori

Stanislas Lépine, Portrait de femme 


Paul Gauguin, due statuette:
Idole à la coquille, bronzo con conchiglia in madreperla, 1893
Vase aux dieux  tahitiens, terracotta
 

Ernest Marie Félix Ponthier de Chamaillard, Village breton



Edouard Chappel, Sinfonia in blu, 1889

Maurice Utrillo, Montmarte de la Galette le Sacre Coeur
litografia
 

suggestiva uscita dal Mastio

,

 APPROFONDIMENTO

Chi erano gli impressionisti?

Il termine "impressionisti"  è ripreso da l'opera di Monet "Impression. Soleil Levant" - 1872

Monet "Impression. Soleil Levant" - 1872
che il pittore presentò  alla prima mostra degli impressionisti  insieme ad altri artisti, tra i quali: Boudin,  Cézanne,  Degas, Lepine, Monet, Morisot, De Nittis, Pissarro, Renoir, Sisley,  nello studio fotografico di Nadar: questa mostra   ottenne recensioni negative da critici d'arte, in particolare da  Louis Leroy che scrisse di  questi dipinti che facevano "impressione" nel senso negativo del termine; da  questa sua definizione  nacque il nome del movimento artistico  "Impressionisti",  tra i più amati anche oggi. 
In effetti era difficile che la critica del periodo accettasse positivamente questa specie di rivoluzione caratterizzata dal rifiuto da parte di questi pittori della  pittura ufficiale accademica del periodo.

Questo movimento vide gli albori in Francia  con pittori realisti come  ad esempio Gustave Coubert, che cominciarono a rappresentare temi originali, come  nel modo  di raccontare la realtà con  paesaggi e  scene di quotidianità  (fino ad allora i temi erano soprattutto storici, mitologici o religiosi) e nel modo stilistico di dipingere (uscire  dagli studi di pittura e dalle stanze delle accademie e dipingere all'aria aperta - plein air). 

Uno dei precursori  del movimento fu Boudin  (maestro di Monet) che rappresentava sulle sue tele quello che osservava all'aperto. A seguire Eduard Manet che cominciò a raccontare  la vita parigina nella sua evoluzione di modernità. 

Il pittore più innovativo di tutti fu Claude Monet che con la sua tecnica  a pennellate veloci per immortalare sulla tela l'emozione e il momento, cominciò anche ad attirare più benevolmente i critici.

Ma quali erano le novità di questo movimento?

Soprattutto cambia la rappresentazione della realtà: complice la nascita e lo svilupparsi della fotografia, gli impressionisti non volevano  più dipingere la realtà come se fosse una foto, ma sulla tela volevano riprodurre quello che l'occhio dell'artista vedeva nell'immediatezza e immortalarla attraverso colori, in gran parte accostati e pennellate veloci, distribuite in modo spontaneo e per la maggior parte, senza tenere conto delle costruzioni compositive;  tutto questo in un insieme di colori, forme non definite ed emozioni visive

Quali sono i maggiori esponenti del movimento impressionista?

Anche se con personalità e stili differenti, vengono definiti  come  impressionisti alcuni tra i pittori più conosciuti  come  Édouard Manet, Claude Monet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Berthe Morisot, Gustave Caillebotte, Alfred Sisley, Camille Pissarro

Vincent Van Gogh, uno degli artisti più geniali e famosi del periodo, merita un discorso a parte; viene annoverato da alcuni come impressionista o post impressionista, ma in realtà è stato un artista unico e ribelle nel suo genere e pur essendo stato influenzato dagli impressionisti molti de suoi lavori  si discostano da questa corrente.   



28 commenti:

  1. concordo, peccato sono uscita dalla mostra con un sentimento di delusione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo anche noi, adesso staremo molto arttente alle organizzazioni che allestiscono le mostre e scarteremo quelle che ci hanno deluse. Un abbraccio

      Elimina
  2. Vero! un'occasione persa

    RispondiElimina
  3. ho trovato la pubblicità di questa mostra un pò ingannevole, si rimane delusi perchè non è quello che uno si aspetta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verissimo, il titolo attraeva purtroppo l'allestimento era tutt'altra cosa . Un abbraccio

      Elimina
  4. Risposte
    1. Anche noi, le mostre serie sono sempre appannaggio di musei stabili, staremo più attente. Un abbraccio

      Elimina
  5. Non aspettatevi quadri meravigliosi perchè i dipinti sono pochi , il resto sono tutte stampe, litografie ,bozzetti,ecc

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su 300 reperti i quadri sono 50, molti dei quali di artisti non Impressionisti o minori... purtroppo... Un abbraccio

      Elimina
  6. tutto vero, i miei stessi sentimenti; ci aspettavamo tanto e siamo usciti delusi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì Marika, era sufficiente che ci avvertissero che si trattava di un percorso didattico, avremmo scelto... Un abbraccio

      Elimina
  7. grazie per la recensione e per l'approfondimento sugli impressionisti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te Roby, cerchiamo di fare del nostro meglio. Un abbraccio

      Elimina
  8. Risposte
    1. Purtroppo siamo in tanti ad aver avuto una delusione, speriamo in allestimenti più seri. Un abbraccio

      Elimina
  9. Risposte
    1. Purtroppo come vedi anche in questo spazio i delusi sono proprio la maggioranza. Un abbraccio

      Elimina
  10. puo essere interessante da visitare, se non si hanno troppe aspettative, purtroppo lo stesso titolo , la pubblicità fatta e gli articoli di giornale , hanno creato aspettative diverse e molto più alte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordiamo pienamente, se hai visitato la mostra a palazzo Barolo avrai notato che erano presenti molti quadri di autori impressionisti, più dipinti che in questa mostra specifica. Un abbraccio

      Elimina
  11. leggendo la pubblicità ci si aspetterebbe quasi una succursale del d'Orsay, invece ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari!!!, ci saremmo accontetate di molto meno... Un abbraccio

      Elimina
  12. concordo sulle pecche dell'organizzazione e sulla vostra recensione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, come leggi in questo spazio tutti coloro che hanno scritto sono insoddisfatti, speriamo in fututro in allestimenti più seri .... Un abbraccio

      Elimina
  13. bisognerà andare a Parigi certamente per vedere e godersi gli impressionisti........pubblicità ingannevole o non capacità di usare i giusti termini quando organizzi una mostra? E' il pressapochismo cercato in realtà?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' comunque una pubblicità che non ci piace perchè non rende giustizia al contenuto della mostra ed è la parola "colore" che ci intristisce di più.... Un abbraccio

      Elimina
  14. Quello che colpisce di piu ,in questa mostra è il pressapochismo e la pubblicità fallace. Occorre andare a vedere gli impressionisti direttamente a Parigi,..... non perchè Torino non possa fare una mostra sugli impressionisti ,ma perchè nella pubblicità avviata in questa mostra bisogna dargli un altro titolo

    RispondiElimina
  15. Perfettamente d'accordo...Se il soggeto è "Impressionismo" ci aspettiamo una mostra degna di questo nome, senza tanti modernismi, copie, acqueforti o oggetti....Un abbraccio

    RispondiElimina

Grazie per aver commentato il nostro post..se desideri informazioni scrivici vitadashabby@gmail.com - pa&te