Non solo shabby.. voglia di colore
Tra i commenti al post "Da rospo a principe indiano" alcuni di voi si sono complimentati per l'accostamento insolito dei colori: azzurro, blu, salmone e oro, che abbiamo scelto per il nostro mobiletto.
„Io sono un tuo figlio inetto
Che sulla terra appena cammina
| Tu hai colmato le mie mani povere
Di splendidi colori e di pennelli
Ma ora io non so come dipingerti
(da Tu mi hai colmato le mani“ — Marc Chagall pittore russo 1887 – 1985)
In realtà non abbiamo inventato nulla che non esistesse già nella storia dell'arte, in natura e nell'antiquariato etnico.
Se proprio vogliamo prenderci un merito è quello di aver osservato con altri occhi, cioè senza pre/giudizi un mobiletto insignificante che ci sfidava a dargli nuova vita.
E come nel Kintsugi: l'inferiorità, la frattura è stimolo al cambiamento creativo.
L' osservazione delle opere di grandi artisti, della natura, dell'antiquariato e artigianato etnico, è per noi fonte di ispirazione nella rivisitazione di oggetti e mobili... non è tempo perduto, ma diventa uno stimolo potente, se unito alla spinta e all'istinto creativo personale.
colori della natura
colori dell'arte
Van Gogh - terrazza del caffè la sera |
L'urlo di Munch
La danza di Matisse |
colori dell'artigianto etnico
Mobili tibetani - I colori base tradizionalmente presenti nelle decorazioni tibetane erano il rosso, il giallo e l’arancione, il verde, il blu ed infine l’oro, che si ritrovano anche nelle tradizionali bandierine di preghiera
( foto prese dal web)