mercoledì 5 febbraio 2025

GAM, Berthe Morisot, Maria Morganti, Mary Heilmann, Grasso, le collezioni

locandine mostre  GAM

 

  L’arte deve confortare il disturbato e disturbare il comodo.
 Banksy


Ci siamo recate  alla GAM -Galleria d'Arte Moderna- di Torino per visitare la mostra della pittrice impressionista Berthe Morisot e siamo state piacevolmente sorprese  da una  bella novità: dal 16 ottobre 2024 è stato aperto al pubblico il secondo piano dell'edificio chiuso da 20 anni. 
Qui il visitatore si trova immerso nel "Deposito vivente" dove trovano spazio, collocati su scaffali, griglie e, talvolta, nelle loro casse d’imballaggio dipinti, disegni e sculture che, in più di un caso, non si mostravano al pubblico ormai da tempo.fonte
 
Nel post:  GAM il deposito vivente, l'impressionismo di  Berthe Morisot , Maria Morganti, Mary Heilmann, GRASSO di Giuseppe Gabellone e Diego Perrone.
 
 
 
deposito vivente -@ fonte
 
Che scopo ha il Deposito Vivente? 
Le collezioni della GAM si compongono di oltre 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie a cui si aggiungono disegni, incisioni, film d'artisti, patrimonio giacente in nove depositi.  La Direttrice ha ipotizzato di esporre le opere a rotazione in modo da permettere ai visitatori di ammirare i vari  capolavori.
 
"Noi davanti a tante opere d'arte siamo colte dalla meraviglia, gli occhi non sanno dove posarsi e proviamo un turbinio di emozioni"
 
Un piccolo disguido ci riporta però alla realtà: vicino alle opere ci sono dei numeri e se vogliamo aver certezza degli autori dobbiamo munirci di una pratica guida cartacea o scaricare un'App inquadrando un QR con il cellulare.
 
 

Un'altra piacevole novità: troviamo una sala di riposo, inondata dalla luce naturale come nel progetto originario del 1959, accoglie arredi, sculture e dipinti della prima metà del Novecento.
 
1. Carlo Bassi, Goffredo Boschetti, sedie per la sala conferenze della Gam, 1959,  Ico Parisi, Tavolino modello 735, 1956 legno e metallo
2. Carlo Turina, armadio cassettiera, 1936, legno di radica
3. Carlo Turina, comò, 1936, legno di radica
 
Nel post: oltre al "deposito vivente" ,  Berthe Morisot, Maria Morganti, Mary Heilmann, Grasso di Giuseppe Gabellone e Diego Perrone 
 
L'IMPRESSIONISMO DI BERTHE MORISOT


dal 16 ottobre 2024 al 9 marzo 2025 - GAM, Torino

La mostra inizia con le opere di Stefano Arienti che hanno come soggetto la pittrice Morisot o dipinti di Édouard Manet. La tecnica pittorica è originale per l'utilizzo di cera pongo su poster montati su pannello. Arienti ha collaborato con la direttrice della Gam Chiara Bertola all'allestimento della mostra dimostrando una sensibilità rara nell'accostare i quadri della Morisot a raffinate tappezzerie che riprendono fedelmente i colori pastello dei dipinti.

Stefano Arienti, Berthe Morisot distesa da Édouard Manet, 2024
cera pongo su poster montato su pannello

Stefano Arienti, Berthe Morisot su un sofà da Édouard Manet,2024
cera pongo su poster montato su pannello

Stefano Arienti, Caffè concerto da  Édouard Manet,2024
cera pongo su poster montato su pannello

Musica alle Tuileries  Édouard Manet,2024
cera pongo su poster montato su pannello

Berthe Morisot con un mazzo di violette da Édouard Manet,2024
cera pongo su poster montato su pannello
 
"Si è molto scritto sulla relazione tra Berthe Morisot e Édouard Manet, la loro storia è tutta negli undici ritratti che l'artista dipinse in sette anni. Documenti, lettere d'amore, se mai sono esistiti, sono andati distrutti. Parlano gli sguardi, le luci, i colori di quegli undici quadri. Il capolavoro è Berthe con un bouquet di violette e un cappellino nero con il sottogola che non riesce a domare i riccioli, le labbra semichiuse come sul punto di dire qualcosa di impertinente. La giovane impaurita affacciata al balcone è adesso una donna sensualee sicura. In quattro anni è trasformata. Miracoli dell'amore?" Brunella Schisa
 
Berthe Morisot, Eugène Manet all'isola di Wight, 1875
olio su tela
 

Berthe Morisot, Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival, 1881
olio su tela
 

Berthe Morisot, Ritratto di ragazza (Isabelle Lambert)
pastelo su carta
 
 
Berthe Morisot, Ragazza sdraiata, 1893
olio su tela
 
Berthe Morisot, Pasie mentre cuce nel giardino di Bougival, 1881
olio su tela, (Paisie è la domestica)
 

Berthe Morisot, Ritratto di signora, 1880,
olio su tela

Berthe Morisot, bambina con bambola (interno di cottage), 1886,
olio su tela

Berthe Morisot, Donna con ventaglio (al ballo), 1875,
olio su tela

Berthe Morisot, Su una panchina al Bois de Boulogne, 1894,
olio su tela
 

Berthe Morisot, Paesaggio, 1882,
olio su tela


Berthe Morisot, Corso d'acqua nel Bois de Boulogne, 1886,
olio su tela


Berthe Morisot, Cupola dell'arena Rue Pergolese, 1893,
olio su tela
 
Berthe Morisot, Barche attraccate, 1875,
acquerello su carta


 Édouard Manet,Giovane donna tra i fiori, 1879,

 Berthe Morisot, Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival, 1881
olio su tela
 
questa tela mostra la vicinanza di stile e di soggetti tra La Morisot ed Édouard Manet, i tocchi veloci danno alla composizione un tocco di non finito.
 
"Ufficialmente la signorina Morisot è nubile. Manet la ritrae sempre in nero: con indosso una mantella, nascosta dietro un ventaglio, di tre quarti, adagiata su un sofà. Berthe posa per Manet e dipinge. Aspetterà di compiere 33 anni prima di sposare senza passione il fratello Eugène Manet. Un modo indiretto per sentirsi «la signora Manet». Rimanere in famiglia. E mentre i suoi quadri sono in tutti i musei del mondo, Berthe Morisot riposa nel cimitero di Passy accanto a Édouard". Brunella Schisa

Berthe Morisot, La Roche-Plate au Portrieux,1894
olio su tavola
 
Berthe Morisot, Giovane donna e bambina nell'isola, 1883, olio su tela

Berthe Morisot, Il flagioletto, 1890,
 olio su tela (il flagioletto è un piccolo flauto a becco in legno o in avorio)
 
Berthe Morisot,pastorella nuda sdraiata - 1981 - olio su tela  
 
Quaderno dei disegni (uno dei 4) della Morisot
1885, 1887, 1888
 


Berthe Morisot - biografia
Berthe Morisot (1841-1895) è stata una pittrice francese e una delle figure di spicco del movimento impressionista, celebre per la sua rappresentazione luminosa e intima della vita quotidiana e della condizione femminile nella Parigi del XIX secolo. Fu una delle poche donne a entrare nel gruppo impressionista e lasciò un segno indelebile nella storia dell'arte.
Nacque il 14 gennaio 1841 a Bourges, in Francia, in una famiglia borghese e colta. Fin da giovane, la madre incoraggiò lei e sua sorella Edma a studiare arte, un passatempo considerato adatto a giovani donne dell'alta società. Tuttavia, lei mostrò subito una passione e un talento fuori dal comune. Studiò pittura con Joseph Guichard, un allievo di Ingres, e successivamente si avvicinò al paesaggismo sotto l'influenza della scuola di Barbizon.
Incontro con Édouard Manet e l'Impressionismo
Nel 1868, Berthe incontrò Édouard Manet, uno degli artisti più controversi e innovativi del tempo, che ebbe un impatto decisivo sulla sua carriera. 
Manet rimase affascinato e spesso la ritrasse nei suoi dipinti, ma, pur influenzandosi a vicenda, Berthe sviluppò un suo stile unico. Nel frattempo, strinse amicizia con altri artisti del movimento impressionista, come Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir e Edgar Degas.
Partecipò alla prima mostra impressionista del 1874 e a quasi tutte le successive. Fu una delle prime a staccarsi dai canoni accademici e a sperimentare l'uso di colori chiari e pennellate veloci per catturare la luce e il movimento.
I suoi dipinti rappresentavano spesso scene domestiche, ritratti, paesaggi e momenti di vita privata, con un'attenzione particolare alle donne e all'infanzia. Usava una tavolozza delicata ma vivace, creando atmosfere intime e poetiche. Tra le opere più celebri vi sono:
- Il balcone (1869), dipinto da Manet ma con Morisot come modella.
- La culla (1872), che ritrae sua sorella Edma con il suo bambino.
- Ragazza con il ventaglio (1874) nella mostra
- Donna alla toletta (1875).
 

Berthe era consapevole delle difficoltà che una donna artista affrontava in un mondo dominato dagli uomini, ma sfidò gli stereotipi con la sua determinazione e il suo talento. Fu spesso descritta come "femminile" per il suo stile, ma riuscì a imporsi come un'artista innovativa e moderna.
Nel 1874, sposò Eugène Manet, fratello di Édouard. Eugène, anche se pittore dilettante, sostenne pienamente la carriera di Berthe, lasciandola libera di dedicarsi all'arte. La coppia ebbe una figlia, Julie, che divenne una presenza ricorrente nei dipinti di Berthe.
 
Curiosità
Un rifiuto iniziale al Salon: Berthe, nonostante il suo talento, subì alcune delusioni all'inizio della sua carriera. I suoi primi lavori furono respinti dal Salon ufficiale di Parigi, spingendola a unirsi al gruppo degli impressionisti, che offriva un'alternativa alle rigide regole accademiche.
La musa ribelle di Manet: Sebbene fosse ritratta più volte da Manet, Berthe rifiutò di sottomettersi completamente alla sua influenza artistica. Quando lui suggeriva modifiche ai suoi lavori, spesso ignorava i suoi consigli, dimostrando grande fiducia nella propria visine.

"Manet aveva conosciuto la giovane pittrice al Louvre, dove andava a copiare i maestri scortata dalla madre. Una borghese di ventisette anni, timida e introversa, che si era messa in testa di fare la pittrice in un'epoca in cui l'Accademia era negata alle donne. Tanto infervorata da non preoccuparsi di trovare un marito". Brunella Schisa

Julie Manet e il diario della madre: La figlia di Berthe, Julie, pubblicò un diario che offrì uno sguardo intimo sulla vita di sua madre e sugli artisti impressionisti che frequentavano la loro casa. È una testimonianza preziosa della dinamica umana e artistica del periodo.
Berthe Morisot morì prematuramente di polmonite nel 1895, all'età di 54 anni. La sua morte fu un duro colpo per il mondo dell'arte. Nel corso del tempo, il suo contributo è stato rivalutato e oggi è riconosciuta come una delle figure più importanti dell'Impressionismo.
 

 

MARIA MORGANTI 
Maria Morganti, nata nel 1965 a Milano, è una pittrice italiana nota per il suo approccio sperimentale al colore e alla materia pittorica. Dopo aver studiato tra Milano e New York, si è stabilita a Venezia, dove vive e lavora dal 1992. La sua ricerca artistica si basa sulla stratificazione del colore, che utilizza come mezzo per registrare il tempo e l’esperienza quotidiana. Ogni opera diventa un diario visivo, in cui il colore si accumula in una narrazione astratta e personale. Le sue installazioni e dipinti sono stati esposti in diverse mostre in Italia e all’estero, consolidando la sua posizione nel panorama artistico contemporaneo.


Ciotola  'per sostituto GAM Torino', 2019, pittura a olio e tazza in porcellana
Ogni giorno la pittrice forma il colore all'interno di una ciotola simile, questa è la sua tavolozza.
Progressone lunga 1 e 2, 2008, stampe serigrafiche su carta, scatola in cartone telato
 

Quadro ciotola 2022#1, olio su tela
 
Maria Morganti, Antonio Balestra, Confronto con Balestra dopo il restauro, 2024, olio su tela, 4 elementi, olio su dipinto a olio su tela del XVII-XVIII sec di Antonio Balestra
 
Ostensione#1, 2024, sedimentazioni, tele di 4 diverse dimensioni


Scatti 2012, stampa digitale su carta di cotone

Gemmazione#7, 2024, olio su tela
Impronta gemmazione, 2021, olio su legno e metallo

Partitura#2, 2023, stampa su carta cotone e pittura a olio
(è la disposizione in ordine cronologico di 22 anni di pittura, è lo scorrere del tempo pittorico)

Collezione libri diari, 2022, 304 libri
(presentati come una linea del tempo)
 
 

 
MARY HEILMANN
Mary Heilmann (nata nel 1940 a San Francisco) è una pittrice statunitense che ha rivoluzionato il linguaggio dell’astrazione con un approccio spontaneo e giocoso. Dopo aver studiato ceramica e scultura, si è avvicinata alla pittura, trasferendosi a New York nel 1968. Le sue opere combinano geometrie rigorose con colori brillanti e forme fluide, spesso ispirate alla cultura pop, alla musica e ai paesaggi della sua infanzia. Heilmann ha esposto in musei e gallerie di prestigio a livello internazionale e il suo lavoro continua a influenzare le nuove generazioni di artisti astratti.


French Screen, 1978, acrilico su tela

Robert's Garden, 1983, olio su tela

El Niño, 1983, olio su tela

Good Luck, Square, 2013, ceramica smaltata
Totem, 1993, olio su tela
West, 1996, olio su tela

Moira, 1998, olio su tela

Driving At Night, 2016, acrilico su tela


Blue Tile Piece, 1993 ceramica smaltata
Right, 2015, acrilico su pannello di legno
Pal Al, 2011, olio su tela

GRASSO DI  GIUSEPPE GABELLONE E DIEGO PERRONE

dal 2/11/24 al 16/3/25

L’esposizione GRASSO è dedicata ai primi sette numeri della rivista ideata nel 2016 da Giuseppe Gabellone e Diego Perrone.
Il nome risponde alla  grandezza della rivista, un vero  fuori formato
(2 m x 3 m).

Noi abbiamo visto il 7° numero intitolato Amedeo Special, nome di un cocktail* inventato negli anni Quaranta da Amedeo Gandiglio, barman dello storico locale torinese Chatam.

*Il cocktail Amedeo Special è a base di: Tannqueray Ten (=gin distillato da agrumi), panna chiarificata, tè alla menta, limone, zucchero.

 




 *v. anche 
 
 

10 commenti:

  1. bellissima mostra

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    1. Anche noi siamo rimaste sorprese e meravigliate dall'allestimento curato e originale della mostra . Un abbraccio

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  2. vista e visto anche il secondo piano .. consiglio

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    1. Anche noi, il secondo piano è un ambiente unico nell'ambito museale... Un abbraccio

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  3. mi piace i post, molto interessante e curato

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    1. Grazie Rob, la mostra è veramente completa e curata nei minimi particolari. Un abbraccio

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  4. museo vero e mostre vere , merita

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    1. Finalmente, abbiamo visto una mostra con quadri 'veri', niente artifici multimediali o oggettistica 'riempitiva'. Un abbraccio

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  5. bella la copertina , l'avete fatta voi?

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  6. Sì, il collage all'inizio del post è stato ricomposto graficamente da noi (è Patrizia l'esperta), partendo da fotografie scattate fuori e dentro il museo. Un abbraccio

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Grazie per aver commentato il nostro post..se desideri informazioni scrivici vitadashabby@gmail.com - pa&te