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sabato 17 dicembre 2022

MAO museo di arte orientale - mostra Buddha10 - RelAzioni#01 - Torino

"Prima di essere percepito, il mondo è sognato. E il suo sogno è leggero come il respiro che esala nell’aria, che riempie lo spazio fra la terra e il cielo e gli impedisce di crollare. Dalla pesante plasticità delle pietre, dei bronzi e dei legni che supera ogni ordinaria contingenza, si sparge una nuvola, una visione, una storia raccontata molte volte, un’inesauribile azione perenne...." 

 Il "fervore" warshadfilm -  MAO – live performance nell’ambito del progetto t-space

 

scultura in legno e lacca policroma, Cina,
 periodo Ming, XVI sec.

Oggi vi vogliamo proporre un post sulla nostra visita a un museo eccezionalmente bello che ha suscitato in noi curiosità, emozioni, senso di pace e voglia di approfondire i vari aspetti delle   filosofie orientali. Abbiamo visitato il   MAO, museo dell'arte orientale  a Torino (situato presso il palazzo Mazzonis, una dimora signorile  seicentesca in Via San Domenico *v. google maps) che è uno dei più importanti musei in Italia e tra i maggiori in  Europa per la conoscenza, lo studio e la qualità della esposizione  dell'arte orientale.

 


entrata

 

*v. sito ufficiale  *v. visite online su  Google arts&culture

Nel Museo la collezione  (l'allestimento  è stato curato dall'architetto Andrea Bruno) comprende l'esposizione di circa 2000 opere che vanno dal neolitico al secolo scorso tra le quali moltissimi reperti del periodo preislamico e alcune mostre ed eventi temporanei; adesso potete visitare (dal 20 di ottobre 2022 al 3 settembre 2023) "Buddha10 frammenti, derive e rifrazioni dell'immaginario visivo buddhista"

All'ingresso veniamo accolti  da  ampie vetrate laterali che ospitano due  bellissimi giardini Zen  giapponesi,

giardino all'ingresso del museo

 in uno di questi è presente una video-installazione dell'artista Charwei Tsai,  dalla quale risuona la sillaba  Āḥ, (sillaba del "Mantra of Vajrasattva, mantra delle 100 sillabe", il cui significato è: "io sono con te")

Charwei TSAI 蔡佳葳 Ah - video condiviso da you tube

 

Dopo aver visitato al piano terra  la mostra temporanea, attraverso una scala monumentale (o ascensore)  si accede   alle gallerie espositive suddivide  in 5 sezioni: Asia meridionale (India, Gandhara, Indocina), sud-est asiatico (Thailandia, Birmania, Vietnam e Cambogia), Cina, Giappone, La regione Himalayana (Bhutan, Ladakh, Nepal, Sikkim e Tibet), Arte islamica (Turchia, Persia, Asia centrale).

entrata

 

Bodhisattva Guanyin adagiato in mahārājalīlāsana
Manifestazione "Acqua-Luna", artista sconosciuto,
legno laccato, Cina, XVII sec.

Visitando questo museo si ha la sensazione che tutto,  ogni particolare sia espositivo sia organizzativo (ascensori, cartelli, indicazioni grafiche per il visitatore ecc..) sia stato curato nel modo migliore per la sua fruizione  e che tutto  abbia un senso, ad esempio l'androne , con ai lati i giardini zen,  è stato pensato come un passaggio di transizione tra  l'occidente e l'oriente. 

giardino Zen

Dopo i giardini zen si entra nello spazio dedicato alla mostra temporanea.  

 MOSTRA TEMPORANEA BUDDHA10

Video condiviso da youtube - il trailer della mostra


La mostra temporanea Buddha10 ci coinvolge da subito sensorialmente (suoni, luci particolari, oscurità, profumi). Nella parte iniziale del percorso ci troviamo in una stanza  con una composizione  vegetale (progetto site specific) che ha lo scopo di accogliere i visitatori  e purificare l'aria, le persone sono  invitate a trascorrere qualche minuto in questo spazio prima di accedere alla mostra, per “depurarsi” e prendere parte a una sorta di rituale necessario ad affrontare la sacralità degli  oggetti esposti; sulle pareti scorrono dei sutra (=dal sanscrito "filo" un insieme di insegnamenti  espressi in modo breve e sintetico) alternati a considerazione ecologiche. 

composizione vegetale

 Video condiviso da You tube: introduzione alla mostra da parte  di Davide Quadrio direttore del MAO

Dopo la 'purificazione' si accede ad una serie di stanze poste nella semi oscurità  con luci particolari e suoni di sottofondo (colonna sonora composta da Amosphère compositrice e artista visiva cinese) che esaltano  i meravigliosi oggetti esposti:  grandi e bellissime statue  buddiste in legno o pietra di epoche diverse,  accostatate a sculture, tra le quali due stupende teste  in pietra dell'epoca Tang (618-907 d.C.).

statua lignea laccata e dorata, h. 116 cm, larghezza 80 cm, profondità 78 cm, XVII sec, epoca Ming (1368-1644)
Buddha Amitābha (=Budda celeste o trascendente) assiso in posizione del Loto e in meditazione

 

scultura in legno di cipresso dorato, XIV sec. Giappone

particolare

Buddha sdraiato in Parinirvana (=termine sanscrito che significa 'il nirvāṇa finale')

XIX sec | Legno laccato e dorato, tessere di vetro colorato incastonate; onice e madreperla

Buddha10 è una mostra in continua evoluzione, in primavera  subirà un cambiamento   con la sostituzione di opere, percorso espositivo rinnovato e colonne sonore diverse. Collegato alla mostra vi è un programma di concerti -definiti  un rito sonoro collettivo itinerante-  tenuti  da artisti provenienti dal continente asiatico. 



scultura in pietra calcarea, autore sconosciuto, VI sec

Guanyin arcobaleno, artista Xu Zhen, bronzo dipinto a mano, 2016,
è l'opera più recente

Bodhisattva assiso in vitarkamudrā (= gesto di esposizione della dottrina) inversa, statue gemelle,
XVI secolo | Legno e lacca, tracce di policromia


  MAO - LE COLLEZIONI
Vi si accede attraverso uno scalone monumentale
 
scalone di accesso al primo piano
 
per approfondimenti
*v. la pagina youtube" appunti del MAO":  vengono proposti una serie di video dove esperti spiegano il significato di vari oggetti ed elementi esposti (es: cosa è lo stupa? il Kakemono? 
ecc...)  
 
1. Asia meridionale (India, Gandhara, Indocina) e Sud-Est asiatico (Thailandia, Birmania, Vietnam e Cambogia)
In queste gallerie  si possono ammirare opere d'arte indiana  e statue con soggetti buddisti e induisti  di vario periodo storico. 


 
2. Cina e Giappone
Il  percorso  parte dagli oggetti d’arte della Cina antica dal periodo neolitico al X secolo d.C.,  (vasellame, bronzi rituali, lacche, terrecotte) e prosegue  nella parte  dedicata al Giappone, (statue  di ispirazione buddhista,  paraventi, armature dei samurai, dipinti su rotolo verticale e  xilografie:  ukiyo-e, ‘immagini del mondo fluttuante’, un genere di stampa artistica giapponese su carta, impressa con matrici di legno, risalente al periodo Edo, tra l'inizio del XVII e la fine del XIX secolo.

Tenno, Giappone

Guhyasamaja  Manjuvajra 
laboratori imperiali di Pechino
XVIII sec, bronzo parzialmente dorato e pigmenti

 
3. Regione Himalayana (Bhutan, Ladakh, Nepal, Sikkim e Tibet)
Si possono ammirare  opere d'arte buddista tibetana: deliziose sculture in legno e metallo, libri con preziose copertine  di legno intagliate e dipinte.  
 
copertine lignee Tibet
copertine lignee, Tibet

volume agiografico, manoscritto, Tibet, XVI sec.
inchiostro nero e rosso su fogli chiari

Prajnaparamita (= "sutra del cuore" in 8000 versi, Tibet XV sec.,
 manoscritto in oro su fogli indaco

Baishajyaguru, (dal sanscrito Maestro della medicina)
 Tibet XIV-XV sec
bronzo dorato e pigmento

disco con i simboli del Cakravartin
da chakra (ruota) e vartin (colui che gira) il cui significato 
è "colui che gira la ruota" del cosmo


 4. Paesi Islamici (Turchia, Persia , Asia centrale)
Collezioni di vasellame e piastelle da sogno, bronzi, manoscritti, tessuti e pagine di Corano scritte a mano

sezione del Corano con legatura in cuoio,
Siria o Egitto, XIV sec. carta, inchiostro, pigmenti e oro

Diwan, raccolta di poesie, Iran, XVI sec. 
carta, inchiostro, pigmenti e oro

Asia centrale, XV sec. ceramiche smaltate

frammento di decorazione architettonica
ceramica con frase del Corano
piastrelle
piastrelle
Pannello di 9 mattonelle, Damasco, XVII sec., terracotta policroma vetrificata

Ceramica, terracotta, impasto siliceo...
Iran, Siria, Turchia, XV; XVI sec

stoffe rituali, mantelli

 RelAzioni #01

Alcuni giorni dopo la visita al museo, sul sito del Mao, abbiamo letto di un'iniziativa  insolita: un incontro con la comunità cinese e relativo scambio di regali nell'ambito del  Progetto Yizhong. La premessa era curiosa ed interessante, ai partecipanti -massimo 20-, previa iscrizione,  veniva  richiesto di presentarsi con abbigliamento comodo, portare un oggetto di seconda mano da scambiare  e la volontà di mettersi in relazione gli uni con gli altri attraverso il gesto, il corpo e la parola. 
Gli organizzatori, Vincenzo Di Federico, attore italiano, e Lanxin Zheng  sono i fondatori di  Yizhong art project, progetto che favorisce la condivisione della cultura tra Cina e Italia attraverso l'utilizzo delle arti e, in particolare, del teatro performante. L'evento si sarebbe svolto nei locali del museo in piena gratuità. 

Appena arrivate ci siamo rese conto che la maggioranza era rappresentata da  ragazzi e ragazze giovanissimi e asiatici. 
Siamo state accolte  da Lanxin  che gentilmente  ci ha invitate, in un ottimo italiano, ad entrare nel laboratorio, appoggiare le nostre cose e i regali su un tavolo e di seguire quello che avrebbe fatto Vincenzo. 
 
foto di repertorio -  licenza free - fonte web
 
Il sipario si è aperto: a terra, in cerchio, erano state poste 20 piccole luci che rappresentavano le nostre postazioni. Subito dopo è partita la musica e Vincenzo ha cominciato a fare dei movimenti  che tutti  dovevamo ripetere e seguire. 
A noi sembrava di praticare una sorta di Tai Chi, ma gradatamente la musica è cambiata e i movimenti individuali sono diventati collettivi, ci siamo avvicinati gli uni agli altri sfiorandoci leggermente. Abbiamo superato insieme la barriera individuale abbandonando il nostro spazio vitale,  generando in noi una emozione rassicurante.
 
La musica è cessata, Lanxin in cinese e Vincenzo in italiano ci hanno invitati a sederci: ci siamo contati, 18 cinesi e 4 italiani, una evidente sproporzione. 
Gli organizzatori ci hanno spiegato che i ragazzi cinesi sono stati più solerti nell'iscriversi per questo motivo erano in maggioranza e che purtroppo per il vincolo del numero chiuso di partecipanti, sono rimaste fuori altre persone interessate.
Durante le presentazioni individuali abbiamo capito che questa solerzia era legata  anche ai loro interessi culturali e di studio, infatti quasi tutti sono iscritti a corsi di laurea di ambito artistico (la maggioranza all'Accademia delle Belle Arti di Milano).
 
Lo scambio dei doni è avvenuto dopo un momento  di breve presentazione di ciascuno (dal quale  sono emersi anche sentimenti, emozioni,  brevi racconti esperienziali, considerazioni sulla lingua diversa e sull'integrazione) e una specie di gioco  in base al quale  è stato possibile, un pò per scelta  e un pò per casualità,   ricevere  i doni preferiti che sono stati scambiati a coppie con un "rituale di gentilezza". 
 
Noi abbiamo portato due nostri manufatti: il vassoio delle rose blu   e un alberello natalizio  a macramè  ricevendo un Budda  di legno  e una scatola di legno con matite colorate. 
 
Non è importante il valore venale del  dono,  ma lo spirito con cui viene donato, la scelta personalizzata e  la bellezza dello scambio di qualcosa senza altri fini se non il piacere di farlo, il contatto e la relazione con l'altra persona. 

"Una grande grazia e piccoli doni sono meglio di grandi doni e nessuna grazia."
John Bunyan

 YI ZHONG Art project

https://www.instagram.com/yizhongart/



32 commenti:

  1. stupendo, adoro queste cose

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    1. Cara Carlotta, anche noi siamo rimaste ipnotizzate da tanta bellezza. Un abbraccio

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  2. bellissimo museo , gia visitato durante una vacanza a Torino e ne siamo rimasti entusiasti

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    1. E' veramente una sorpresa continua, sia per l'esposizione permanente sia per quella temporanea. Ogni volta ci lascia senza parole. Un abbraccio

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  3. amo tutto quello che è oriente per cui andremo sicuramente a visitare questo museo che avete descritto così bene

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    1. Carissimi Roby e Sara, ve lo consigliamo vivamente. Un abbraccio

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  4. molto interessante, grazie non sapevo che a Torino ci fosse questo bellissimo museo

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    1. Cara Maria, siamo felici di esserti state utili. Ti consigliamo la visita, noi ne siamo state estasiate. Un abbraccio

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  5. hermoso museo, amo todas las formas de arte oriental

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    1. Nosotros también amamos el arte y la filosofía oriental. Deseamos que puedas visitarlo. Saludos desde Italia

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  6. beautiful museum, thanks for the review and information

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    1. Yes, dear friend, it is a very beautiful museum, we wish you to visit it. Greetings from Italy

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  7. questa estate già deciso visita a Torino

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    1. Ottimo programma, avrai molto da visitare: dal museo Egizio a quello del cinema...e molto altro, provincia compresa. Un abbraccio

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    1. Sea, músaem iontach iontach, tá súil agam gur féidir leat é a fheiceáil. Beannachtaí ón Iodáil

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  9. wonders of the past, for me as a Buddhist it is exciting

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    1. Dear Liz, We agree with you, it's an exciting museum and Buddhist thought is the basis of our lives. Greetings from Italy

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  10. 感谢这篇文章,非常有趣

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    1. 我們感謝你的客氣話。我們希望您參觀這個博物館。來自意大利的問候

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  11. grand musée et belle expérience racontée dans votre message

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    1. Merci Brigitte, nous vous souhaitons une visite. Salutations d'Italie

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  12. nice article on this exciting and recommended museum; the exhibition is interesting, thanks for the audio video and the experience you recount with china

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    1. Yes, you're right, it's a very special and so exciting museum that deeply involves those who visit it. Greetings from Italy

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  13. Antonietta Del Pietro17 dicembre 2022 alle ore 07:19

    bellissimo, grazie per questa presentazione con molte foto e anche i video e i suoni che fa capire il contesto e l'emozione

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    1. Cara Antonietta le tue parole ci rendono felici, se puoi visita il museo personalmente, l'emozione è assicurata. Un abbraccio

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  14. molto bello, sicuramene da visitare e consigliare; grazie per la vostra recensione così accurata e invitante

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    1. Grazie a te per aver condiviso le tue impressioni su questo post. Un abbraccio

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  15. sono buddhista e vedere queste cose mi emoziona moltissimo

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    1. Noi proviamo una profonda empatia con tutte le persone interessate all'argomento, non pensavamo di ricevere tante visite e commenti, siamo felici di constatare che siamo numerosi a condividere il pensiero buddista. Un abbraccio Betty

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  16. conosco il museo, altre volte ,precedentemente ,l'ho visitato. mi colpisce però questa splendida iniziativa, dove al percorso visuale delle opere si associa questa integrazione "fisica e di conoscenza" anche, sensoriale ed emozionale. L'unica riflessione immediata è l'umanità, senza vincoli ideologici, nazionalistici , o interessi vari, ha la capacità di confrontarsi, ed includere per tutti , pur partendo da culture diverse. Credo, che se l'obbiettivo del MAO fosse questo, da quello che avete descritto, certamente come museo, si sono avvicinati; in barba a tutte le farfugliate attualmente di "moda"........

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    1. Siamo pienamente d'accordo. Queste iniziative, veicolate da un organo autorevole qual è un museo, sono encomiabili e contribuiscono allo scambio di culture e saperi che sono alla base della convivenza civile e della crescita individuale e collettiva. Sono grandi passi sulla via della pace. Grazie per questa tua riflessione. Un abbraccio

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